Mongolia e Buriazia (Russia): Incontro con gli sciamani
Laghi - Monastero nel deserto - Buriazia (Russia) - lago Baikal
17 giorni/15 notti
N.B.: chi desidera partecipare al viaggio deve segnalarcelo al più presto per le difficoltà di prenotazione dei voli per Ulaanbataar.
PROGRAMMA DEL VIAGGIO
Si ricorda che l’itinerario previsto può subire modifiche dovute a fattori naturali e climatici.
Giorno 1. Partenza per Ulaanbaatar
Volo dall'Italia per la capitale della Mongolia, via Mosca.
Giorno 2. Ulaanbaatar – City Tour - Monastero di Gandan
Arrivo ad Ulaanbaatar, trasferimento e sistemazione in albergo. Incontro con la guida e presentazione del programma di viaggio. Visita al Monastero di Gandan, il principale della Mongolia, costruito più di 300 anni fa, la piazza centrale di Sukhbaatar. Visita della residenza invernale dell’ultimo imperatore mongolo – Bogd Gegeen VIII. Pernottamento in albergo. Pensione - pranzo, cena.
Giorno 3. Ulaanbaatar – Nomadic day – monastero Amarbayasgalant
Dopo la colazione partenza per il campo turistico Mongol Nomadic per passare la giornata con i nomadi assistendo alla performance di usi e costumi tradizionali. Nel pomeriggio si parte per il monastero Amarbayasgalant, uno dei più belli ed importanti della Mongolia. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.
Giorno 4. Monastero di Amarbayasgalant - escursioni nei d'intorni - Erdenet - Bulgan - Khutag Undur
Visita del monastero costruito nel 1737 e dedicato a Zanabazar, primo imperatore-lama, scienziato e grande scultore, la cui salma venne trasportata qui nel 1779. Escursione attorno al monastero, fino alla montagna degli otto stupa. Visita del cimitero degli Unni – “khirgisuur”. Pranzo, partenza per il parco Nazionale di Khubsugul attraversando le città Erdenet e Bulgan. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa
Giorno 5. Khutag Undur - Murun - Lago Khubsugul
Partenza per il Parco Nazionale del lago Khubsugul, uno dei più profondi laghi di acqua dolce dell'Asia Centrale (262 m.). Arrivati al parco, dopo pochi minuti scoprirete uno dei luoghi più incantevoli della Mongolia dove potrete ammirare il paesaggio mozzafiato. La gita sulla catena montuosa Saridag situata nelle vicinanze del lago Khubsugul, da cui si gode un bellissimo panorama delle montagne che la compongono, dove la cima più alta è il monte Khoridol Saridag. Possibilità di incontrare alcune famiglie degli Tsaatan – l’etnia del popolo delle Renne. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.
Giorno 6. Lago Khubsugul - Murun - Jargalant
Passando il capoluogo della provincia di Khubsugul - Murun, scendete verso il paese Jargalant. In serata arriverete al campo turistico di Jargalant. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa
Giorno 7. Jargalant - Lago Terkhiin Tsagaan - vulcano Khorgo
Trasferimento verso il lago Terkhiin Tsagaan, circondato da crateri di vulcani spenti, il più "giovane" dei quali è il Khorgo. La strada si dipana tra monti e vallate, e dal punto più alto si può godere un panorama d'inimmaginabile bellezza. Visita al vulcano Khorgo, in pochi minuti si raggiunge la sommità del cratere. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.
Giorno 8. Lago Terkhiin Tsagaan - Tsetserleg - museo di Zaya Gegeen - Kharkhorin (Karakorum) - Complesso imperiale - monumento di tartaruga
Dopo la colazione partenza verso Tsetserleg, situata nella provincia di Arkhangay. La strada passa il canion del fiume Chuluut, l'albero sacro di cento rami e la roccia Taikhar. A Tsetserleg fate la visita del Tempio di Zaya Gegeenii, costruito nel 1586 che ospitava oltre 1000 monaci. Possibilità di visitare il mercato quotidiano. Partenza per Kharkhorin, antica capitale politica, culturale ed economica del paese, sotto l'egida del leggendario Gengis Khan. Dell’antica capitale si conservano solo 2 tartarughe di pietra, originariamente erano quattro e segnavano i confini di città. Visita del Complesso imperiale costruito nel 2004. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa
Giorno 9. Museo di Karakorum - monastero di Erdene Zuu – Parco Nazionale di Khustai
Visita al monastero-museo di Erdene Zuu, costruito sui ruderi di Kharkhorin, il monumento dell'epoca - la tartaruga di pietra, Visita del museo dedicato alla storia di Karakorum. Dopo il pranzo partenza per il parco nazionale di Khustai, istituito nel 1993 per la protezione dei Takhi, razza equina originaria dell’Asia centrale. Escursione fino al centro del parco per l’avvistamento di questi splendidi cavalli selvaggi e delle altre specie faunistiche che vivono nel parco, per esempio, i cavalli selvatici di Przevalsky. Visita delle rocce del periodo degli Unni con raffigurazioni delle renne. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.
Giorno 10. Parco di Khustai – Ulaanbaatar – Museo di Storia nazionale – incontro con la sciamana
L’ultimo tratto del percorso odierno si percorre per rientrare ad Ulaanbaatar. Arrivo e sistemazione in albergo. Visita del museo di Storia Nazionale. Nel pomeriggio incontro con la sciamana (dipende dalla disponibilità). Possibilità di assistere al rituale del fuoco (opzione a pagamento). Pernottamento in albergo. Pensione completa.
Giorno 11. Museo di dinosauri – treno per Ulan Ude
Visita del museo di dinosauri e di storia naturale. Dopo il pranzo spostamento per la stazione. Alle 15.22 si parte per la capitale buriata Ulan Ude. Pernottamento in treno. Pensione completa. (In treno la cena è al sacco)
Giorno 12. Ulan Ude – Lago Baikal
Presto mattina si arriva alla stazione di Ulaan Ude da dove si parte direttamente per il lago Baikal. Arrivo e sistemazione al campo. Tempo libero da trascorrere lungo la riva del più grande e più profondo lago del mondo di acqua dolce. Pernottamento in campo turistico. Pensione completa.
Giorno 13. Lago Baikal – Baia Chivyrkui
La baia Chivyrkui è la più profonda al lago Baikal. Le rive delle baie di Chivyrkuisky sono ricoperte di taiga e i loro fondali ricoperti di tappeti di alghe; in una giornata tranquilla ogni lama è visibile sul fondo, così come le secche dove si alimentano i pesci. Pernottamento in campo turistico. Pensione completa.
Giorno 14. L’isola Olkhon
La mattina si parte con la barca per la più grande isola del Lago Baikal – l’isola Olkhon, che con i suoi paesaggi pittoreschi e le baie di sabbia ne fanno una vera Isola del Tesoro. Il più famoso centro spirituale dell’isola è la Roccia dello Sciamano. Questo luogo sacro, è circondato da misteri e leggende. Un altro posto interessante è il Capo Burkhan (Dio). Molti reperti archeologici come monete del 18° secolo, coltello di nefrite, ascia, oggetti di pietra, oro ed altri oggetti sono stati scoperti in questo posto. Nel pomeriggio si ritorna al campo turistico. Pernottamento in campo turistico. Pensione completa.
Giorno 15. Lago Baikal – Ulan Ude
Dopo la colazione si parte per la capitale della Buriazia a Ulan Ude. Si visita la città passando i posti più interessanti del posto, dopo pranzo si visita il museo etnografico. Pernottamento in albergo. Pensione completa.
Giorno 16. Monastero di Ivolga – incontro con lo sciamano
Situato a 40 chilometri da Ulan Udè, il Monastero di Ivolga è considerato il fulcro del buddhismo buriato. All’interno di uno dei templi del monastero è conservato il corpo del lama Daši-Doržo Itighelov (1852-1927), monaco buddhista buriato. Il corpo del lama è conservato com'era al momento della sua morte: seduto nella posizione del loto. Nel 1927 Itighelov entrò in uno stato di meditazione talmente profondo dal quale non ne uscì più... motivo per cui la gente del luogo crede che egli sia ancora vivo. Dopo il pranzo l’incontro con lo sciamano buriato. (Rimane in opzione il rituale di fuoco.) Pernottamento in albergo. Pensione completa.
Giorno 17. Volo per Mosca, ritorno in Italia
La mattina dopo colazione trasferimento all’aeroporto. Volo per Mosca e in coincidenza per l'Italia.
Fine di nostri servizi.
Quota individuale
Base 4-5 pax: 3350 €
Base 6-7 pax: 2950 €
Base 8 pax: 2800 €
Base 10-12 pax: 2500 €
La quota comprende:
- minivan 4x4, autista, benzina/gasolio;
- albergo a Ulaanbaatar e Ulan Ude (da scegliere da 4 a 3 stelle), camera doppia (supplemento stanza singola* 40 € per notte);
- campi turistici / alberghi locali, 1 gher per 3-4 persone (1 gher per 2 persone*, supplemento 20 € per ogni notte, solo nel caso di disponibilità delle gher) e 3-4 persone in stanza al campo turistico al lago Baikal;
- pensione completa (colazione - Breakfast, pranzo - Lunch, cena - Dinner) / pasti secondo il programma;
- La guida in lingua inglese per la parte di viaggio in Mongolia e la guida d’italiano per la Buriazia, che parte con il gruppo dalla Mongolia;
- ingressi per musei, monasteri, parchi nazionali indicati nel programma;
- tutti trasferimenti in città secondo il programma;
- tutti trasferimenti da e per aeroporto/stazione;
- tasse locali;
- treno a/r UB-Sainshand;
- Treno per Ulan Ude (scompartimenti da 4 cuccette);
- affitto della barca per l'isola Olkhon
La quota non comprende:
- i visti;
- i voli internazionali;
- l’assicurazione sanitaria, medico e bagaglio;
- l’assicurazione annullamento (facoltativa);
- il soprappeso nei voli nazionali ed internazionali;
- il noleggio dei cavalli e dei cammelli;
- le bevande non menzionate o consumate dal minibar in camera, se presente;
- pasti non menzionati o ordinati in camera o consumati in ristoranti diversi da quelli previsti;
- le mance, i facchinaggi, le spese personali e le escursioni facoltative;
- tutto quanto non menzionato ne "la quota comprende".
IMPORTANTE:
1. Dal 2020 gli orari dei treni da Ulaanbaatar per Ulan Ude sono cambiati, ora sono 3 volte alla settimana, anziché ogni giorno. Perciò dobbiamo collegare o aggiornare o cambiare l’itinerario in base agli orari dei treni
2. Per la visita individuale è prevista un’offerta 50 € direttamente alla sciamana. (vale sia per la sciamana mongola sia per lo sciamano buriato)
3. Non è prevista la visita in gruppo dalla sciamana mongola. (Per la visita di gruppo dallo sciamano buriato è da concordare)
4. Il rituale del fuoco è un’opzione. Il costo del rituale è 400 € per gruppo (con la sciamana mongola) e 200 € per gruppo (con lo sciamano buriato)
5. Essere munito di visto per la Mongolia e per la Russia.
Clima e attrezzatura
Il clima è mediamente piuttosto secco, le temperature previste sono tra i 15 e i 30 gradi, con possibili punte minime notturne di 5 gradi. Per la notte al monastero di Shank è meglio avere a disposizione un sacco a pelo il cui gradiente termico minimo consigliato è di zero gradi; se richiesto potremo procurarlo localmente sia a noleggio (€ 25), fornendo anche un sacco lenzuolo da utilizzare all’interno dello stesso, che acquistandolo a € 50. NB: per chi segue l’estensione il sacco a pelo è necessario. Nelle gher vengono comunque fornite lenzuola pulite e coperte. Prevedere un abbigliamento che possa essere resistente ad acqua e vento, scarponcini tipo trekking leggeri possibilmente con l’interno in goretex, portare creme protettive per il sole e occhiali.
Alcuni cenni generali e storici
La Mongolia è vasta quasi cinque volte l’Italia e la maggior parte del territorio è situata a quote piuttosto elevate, con un’altezza media di circa 1600 metri e poche aree coltivabili. La popolazione di circa 2,4 milioni si disperde con una densità di solo 1,3 abitanti per chilometro quadrato; la matrice culturale dei mongoli è tipicamente nomadica e nei contenuti abbina tratti di sciamanesimo alla sofisticazione del buddismo tibetano. L’ambiente naturale presenta quattro aree principali: a nord il territorio della taiga, dei grandi laghi e delle foreste di conifere, a ovest i monti dell'Altai, dal centro ad est le steppe e la regione degli altopiani, mentre il sud è il regno del deserto del Gobi.
Le origini della Mongolia secondo le fonti storiche si individuano nella presenza di tribù di stirpe unna a partire dal V secolo e di stirpe turca dal VII secolo. Nel XII secolo la figura mitica di Gengis Khan porta all’unificazione territoriale e sono di questo periodo le più antiche testimonianze documentate. La massima espansione dell’impero mongolo giunse al Mar Giallo ad est ed alla piana del Danubio ad ovest, grazie alla capacità combattiva degli indomabili guerrieri nomadi mongoli, abilissimi cavalieri che seppero adottare strategie razionali ed equipaggiamenti efficienti.
L’occupazione sovietica nel secolo scorso è stata devastante, sia per il tentativo di rendere sedentaria una popolazione storicamente nomadica, sia per la furibonda repressione culturale: al tempo dell’instaurazione del regime sovietico nel 1921 circa 100.000 monaci vivevano in 700 monasteri, ma nei decenni successivi le cerimonie furono dichiarate fuorilegge ed i luoghi di culto furono inizialmente chiusi e poi quasi tutti distrutti. Furono risparmiati solo alcuni dei monasteri principali ed oggi in tutta la Mongolia se ne contano solo una ventina. La libertà di culto è stata reintrodotta solo dal 1990 e da allora l’antico legame con il buddismo tibetano si va rinsaldando; sono attivi anche missionari cristiani appartenenti in maggioranza a chiese minori nordamericane a caccia di conversioni.
Oggi la Mongolia è indipendente ma drammaticamente priva di risorse; si trovano alcuni insediamenti urbani industrializzati fondati durante l’impero sovietico del dopoguerra dove si trovano strutture educative e sanitarie. Il sostentamento della popolazione nomadica è costituito dall’allevamento di animali quali cammelli, yak, cavalli, pecore e capre; la maggioranza dei nomadi vive nelle gher, le tipiche tende mongole.