Volo dall'aeroporto scelto con destinazione Ulaanbaatar

Arrivo a Ulaanbaatar, trasferimento e sistemazione in albergo. Incontro con le guide e presentazione del programma di viaggio. Visita al Monastero di Gandan, il principale monastero della Mongolia, costruito più di 300 anni fa, della piazza centrale di Sukhbaatar. Visita al Museo di Bogd Khan: palazzo invernale dell’ultimo imperatore-lama. Pernottamento in albergo. Pensione - pranzo, cena.

 

Dopo la colazione si parte per il Parco Nazionale di Baga Gazryn Chuluu, famoso per le formazioni di roccia granitica, che nel XVII secolo offrirono rifugio a Zanabazar, il primo capo spirituale del buddhismo tibetano. Arrivo e sistemazione al campo turistico. Trekking tra le rocce del parco.

Circa 250 km di strada asfaltata e qualche km di sterrata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

Partenza per Dalanzadgad, il capoluogo della provincia di Umnugobi. Lungo il percorso sosta per il pranzo a Mandalgobi, capoluogo della provincia di Dundgobi. Arrivo a Dalanzadgad e sistemazione in albergo locale; passeggiata serale nel parco dei dinosauri.

Circa 350 km di strada sia asfaltata sia sterrata. Pernottamento in albergo locale. Pensione completa.

 

Prima di lasciare Dalanzadgad andiamo a visitare il museo, ricco di reperti paleontologici e molte testimonianze collegate alla vita degli allevatori di cammelli. Proseguimento per il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan ("Le Tre Bellezze"). Visita della Valle Yolyn am, uno stretto e profondo canyon sempre all'interno del Parco del Gobi Gurvan Saikhan, dove si trovano vari ghiacciai. Potrete godervi un po' di refrigerio dopo il caldo torrido del deserto. Passeggiando nella valle potrete rendervi conto  di quale contrasto termico può esistere nel medesimo deserto. Con un po' di fortuna sarà possibile vedere in lontananza gli stambecchi e l'aquila della valle. Trasferimento al campo turistico.

Circa 300 km di strada asfaltata e qualche km di sterrata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

Trasferimento alle dune di Khongoryn Els. Escursione sulle dune, una delle maggiori attrazioni della Mongolia. Le imponenti dune che  sembra cantino quando il vento le lambisce. Visita a una famiglia di allevatori di cammelli, con la possibilità di effettuare una escursione a dorso di cammello. La sera ammirerete lo spettacolare tramonto nel deserto con i meravigliosi colori prodotti dal sole calante. 

Circa 230 km di strada sterrata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

Proseguendo il viaggio si arriva al campo turistico situato a pochi metri da Bayanzag - "Vette infuocate", dove nel 1924 la spedizione americana di Roy Chapman Andrews ha fatto grandi scoperte paleontologiche, trovando un'impressionante quantità di reperti tra cui uova, componenti e scheletri interi di dinosauri di tante specie sconosciute fino ad allora. Trekking dal campo per la terra dei primi padroni della Terra e ritorno al campo. 

Circa 200 km di strada sterrata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

Partenza per il Monastero Onghin, che è situato sulle sponde del fiume dal quale ha preso il nome e fu distrutto durante le epurazioni staliniste negli anni '30. Visita del monastero restaurato da poco tempo dai monaci. 

Circa 200 km di strada sterrata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

Partenza per Karakorum (il nome moderno è Kharkhorin), l’antica capitale politica, culturale ed economica del paese, sotto l'egida del leggendario Gengis Khan. Dell’antica capitale si conservano solo 2 tartarughe di pietra, originariamente erano quattro e segnavano i confini della città. 

Circa 250 km di strada sterrata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

Visita al monastero-museo di Erdene Zuu e del museo di Karakorum per conoscere la storia del posto. Salita sulla collina per vedere il monumento d'epoca - la tartaruga di pietra e l’Ovoo collocati in un posto sacro sciamanico protetti dall'UNESCO. Shopping al mercato locale di Kharkhorin.

Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

Partenza verso il campo di Nomadic, dove il giorno successivo si assisterà alla performance sulla vita nomade. Arrivo in serata. Pranzo lungo la strada.

Circa 350 km di strada asfaltata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

In mattinata assiste alla piccola performance durante la quale verranno presentate alcuni tradizionali modi di vita, lavori d’allevamento del bestiame, lavorazione del feltro, giochi tradizionali mongoli, ecc. Si potrà fare l'esperienza di cavalcare il cavallo, lo yak o il cammello. Durante la performance si assiste inoltre allo spettacolo tradizionale con musica e canto tipico di gola eseguiti dai nomadi locali.

Nel pomeriggio partenza per il Parco Nazionale di Khustai, è la riserva che ospita i cavalli selvaggi di Prjevalsky. Visita del centro informativo del Parco. Ritorno al campo.

Circa 120 km di strada asfaltata. Pernottamento in campo turistico di Gher. Pensione completa.

 

La mattina dopo la colazione si parte per Ulaanbaatar. Arrivo, visita del Museo di Storia, dove potrete conoscere lo sviluppo della storia umana nelle terre mongole e i costumi tradizionali delle varie etnie mongole. Visita del museo di Chinggis Khaan, che è stato inaugurato nel novembre del 2022, dedicato alla storia dei grandi khan della Mongolia del XIII secolo. All’ultimo piano nell'ottobre 2023 è stata collocata la statua d’orata, dell'altezza di 7 metri, di Chinggis khan creata in Italia, da scultori fiorentini.

Circa 100 km di strada asfaltata. Pernottamento in albergo. Pensione completa.

 

Visita al Narantuul, il Mercato centrale della Mongolia. Spettacolo di musica, canto e danza tradizionali mongoli, che vi farà rivivere le atmosfere e le emozioni del vostro viaggio: gli orizzonti senza confini, i cavalli al galoppo liberi come il vento, l’aria densa dei profumi dell’erba selvaggia. Shopping e tempo libero.

Pernottamento in albergo. Pensione completa

 

La mattina presto, dopo la colazione trasferimento in aeroporto. Volo per l’Italia. Fine di nostri servizi.

 

- minivan  coreano 4x4 per la maggior parte del viaggio, autista,  benzina/gasolio;

- albergo in Ulaanbaatar, Kempinsky Hotel o simile, 5 stelle, TWN;

- campi turistici / alberghi locali, 1 gher per 3-4 persone (1 gher per 2 persone, supplemento 60 euro/notte, solo nel caso di disponibilità);

- pensione completa (colazione - pranzo - cena) / pasti secondo il programma;

- guida/interprete parlante italiano; 

- ingressi a musei, monasteri, parchi nazionali come indicati nel programma;

- ingresso allo spettacolo folcloristico a Ulaanbaatar; 

- tutti trasferimenti in città secondo il programma;

- tutti trasferimenti da e per aeroporto;

- tasse locali;

- Performance al Mongol Nomadic Camp.

- i visti;

- i voli internazionali;

- l’assicurazione sanitaria, medico e bagaglio;

- l’assicurazione annullamento (facoltativa);

- il noleggio dei cavalli e dei cammelli;

- le bevande non menzionate o consumate dal minibar in camera, se presente;

- pasti non menzionati o ordinati in camera o consumati in ristoranti diversi da quelli previsti;

- le mance, i facchinaggi, le spese personali e le escursioni facoltative;

- tutto quanto non menzionato ne "la quota comprende".

 

La Mongolia è vasta quasi cinque volte l’Italia e la maggior parte del territorio è situata a quote piuttosto elevate, con un’altezza media di circa 1600 metri e poche aree coltivabili. La popolazione di circa 2,4 milioni si disperde con una densità di solo 1,3 abitanti per chilometro quadrato; la matrice culturale dei mongoli è tipicamente nomadica e nei contenuti abbina tratti di sciamanesimo alla sofisticazione del buddismo tibetano. L’ambiente naturale presenta quattro aree principali: a nord il territorio della taiga, dei grandi laghi e delle foreste di conifere, a ovest i monti dell'Altai, dal centro ad est le steppe e la regione degli altopiani, mentre il sud è il regno del deserto del Gobi.

Le origini della Mongolia secondo le fonti storiche si individuano nella presenza di tribù di stirpe unna a partire dal V secolo e di stirpe turca dal VII secolo. Nel XII secolo la figura mitica di Gengis Khan porta all’unificazione territoriale e sono di questo periodo le più antiche testimonianze documentate. La massima espansione dell’impero mongolo giunse al Mar Giallo ad est ed alla piana del Danubio ad ovest, grazie alla capacità combattiva degli indomabili guerrieri nomadi mongoli, abilissimi cavalieri che seppero adottare strategie razionali ed equipaggiamenti efficienti.

L’occupazione sovietica nel secolo scorso è stata devastante, sia per il tentativo di rendere sedentaria una popolazione storicamente nomadica, sia per la furibonda repressione culturale: al tempo dell’instaurazione del regime sovietico nel 1921 circa 100.000 monaci vivevano in 700 monasteri, ma nei decenni successivi le cerimonie furono dichiarate fuorilegge ed i luoghi di culto furono inizialmente chiusi e poi quasi tutti distrutti. Furono risparmiati solo alcuni dei monasteri principali ed oggi in tutta la Mongolia se ne contano solo una ventina. La libertà di culto è stata reintrodotta solo dal 1990 e da allora l’antico legame con il buddismo tibetano si va rinsaldando; sono attivi anche missionari cristiani appartenenti in maggioranza a chiese minori nordamericane a caccia di conversioni.

Oggi la Mongolia è in fase di espansione economica sotto la spinta delle immense risorse minerarie, con una distribuzione del benessere fortemente disuguale; si trovano alcuni insediamenti urbani industrializzati fondati durante l’impero sovietico del dopoguerra dove si trovano strutture educative e sanitarie. Il sostentamento della popolazione nomadica è costituito dall’allevamento di animali quali cammelli, yak, cavalli, pecore e capre; la maggioranza dei nomadi vive nelle gher, le tipiche tende mongole.