Giorno 01 24/07: Volo Italia - Delhi
Giorno 02 25/07: Delhi – Leh
Arrivo a Delhi e volo in coincidenza per Leh; dall’aereo di godono panorami stupendi sull’Himalaya dell’India. Arrivo a Leh disbrigo delle pratiche di ingresso in Ladakh e trasferimento in hotel; sistemazione in uno dei migliori hotel della città (Hotel Royal Ladakh o simile). Si riposa per favorire l’adattamento alla quota; Leh è posta a 3500 mt di altezza. Nel pomeriggio tempo libero a disposizione per una eventuale tranquilla passeggiata a Sankar Gompa, un piccolo monastero situato tra i campi e le tipiche case dei contadini ladakhi. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 03 26/07: Leh - Tingmosgang
Si lascia Leh seguendo la valle dell’Indo verso ovest. Proseguendo, oltre la spettacolare confluenza col fiume Zanskar ci si reca alle grotte di Saspol: custodiscono affreschi di sorprendente bellezza in un luogo che fu casa di santi eremiti. Si prosegue per Tingmosgang dove una volta giunti si visita la splendida valle. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 04 27/07: Tingmosgang - Dha Hanu – Mulbeck
Dopo colazione si parte, seguendo ancora il flusso del grandioso fiume Indo, che qui scorre impetuoso tra profonde valli desertiche, e si prosegue oltre Khaltse fino all’aerea ad accesso ristretto dell’etnia dei Dha Hanu. Dopo la visita dei villaggi Dha Hanu Dopo la visita si prosegue lungo la strada che serpeggia verso ovest; superato il Fatu La (4147 mt) e oltre il valico del Namika (3760 mt) si arriva a Mulbekh, dove si alloggia in una semplice locanda.
Giorno 05 28/07: Mulbeck – Kargil – Rangdum
A Mulbeck, oltre alla famosa statua rupestre di Buddha Maitreya (VII secolo), si trovano due monasteri posti su di un vicino, ripido colle; sono interessanti da visitare e la posizione è stupenda. Dopo la visita si prosegue per Kargil e da qui si imbocca la strada che porta verso lo Zanskar. La zona è un po’ più arborea rispetto al Ladakh ed a maggioranza mussulmana; ogni villaggio ha una piccola moschea con il minareto, molti uomini hanno lunghe barbe ma le donne non sono velate. Il Nun ed il Kun, le più alte vette di quest’area himalaiana (7135 mt), dominano un’ampia ansa del fiume Suru in cui si tuffano le possenti seraccate di ghiaccio, che si ammirano proprio di rimpetto alla strada oltre il vorticoso fiume. Superate le gole ai loro piedi si procede lungo una valle spettacolare, ornata da ardite vette di granito da cui si protendono poderosi ghiacciai, che porta al plateau dove, tra le pasture degli yak ricche di stelle alpine, regna solitario il monastero di Rangdum. Si alloggia in un campo fisso.
Giorno 06 29/07: Rangdum – Sani - Padum
Valicato il Pensi La (4400 mt), che offre visuali spettacolari sui ghiacciai a meridione, si entra nelle valli dello Zanskar e seguendo il flusso del fiume Doda si arriva nella vasta piana formata dalla confluenza dei fiumi Doda e Tsarap, il cuore dello Zanskar, dove si trovano i principali villaggi e monasteri, tra cui Sani. Il Gompa di Sani, di scuola Kagyupa, protetto da un muro di cinta ed ombreggiato da alberi, che qui sono rari, custodisce la statua di Naropa che fu uno dei capostipiti della scuola, lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno all’anno mille, e affreschi attribuiti a Zadpa Dorje. Dal Gompa, se si è interessati, una piacevole passeggiata tra i campi dell’oasi porta al convento femminile; tempo permettendo ci si reca sulla collina che sovrasta il villaggio dove è situato un interessante monastero, immerso tra preziosi alberi, da cui si gode anche di uno stupendo panorama. Giunti alla vicina Padum, la nuova “capitale” dello Zanskar con alcuni negozietti e un punto telefonico, si alloggia in un semplice alberghetto, lo Zhambala o simile; la quota qui è di circa 3600 mt.
Giorno 07 30/07: Padum – Anmo – Mune – Bardan – Padum
Si imbocca la strada sterrata che risale la stretta valle del vorticoso fiume Tsarap: la meta è il villaggio di Anmo (circa 3800 mt), dove la strada termina; sul percorso si notano i monasteri di Bardan e Mune, che verranno visitati al ritorno. Tornando verso Padum si visitano i Gompa di Mune, dove il villaggio sopravvive in un ambiente decisamente molto selvaggio, e Bardan, un monastero di circa 400 anni costruito su una rupe a picco sul fiume che contiene interessanti affreschi. Arrivati a Padum si alloggia nel medesimo alberghetto.
Giorno 08 31/07: Padum – Karcha – Thongde – Zangla
Si segue la strada che percorre verso nord il versante orientale del fiume Zanskar, formato dalla confluenza del Doda e dello Tsarap, attraversato il ponte sullo Tsarap, si transita da Pipiting e si attraversa il fiume Doda arrivando al bel villaggio di Karcha, dominato dal grande monastero di scuola Gelupa costruito sulle rupi rocciose, il principale dello Zanskar, dove oggi si svolge la prima giornata del festival del “Gustor”, la ricorrenza più importante dell’anno. Qui si svolgono diversi temi e rappresentazioni eseguite da monaci agghindati con sgargianti costumi tradizionali e maschere che raffigurano animali, piccoli demoni e anche figure eleganti, come nella danza dei cappelli neri, quando vengono rappresentati gli yogi delle montagne. I due personaggi principali sono Mahakala (il “Grande Nero”), una divinità terrificante il cui aspetto serve a mettere in fuga le negatività, ed è quindi in realtà un’entità protettrice; l’altro è Yamantaka, una forma tantrica del Buddha della saggezza, rappresentato irato nelle sembianze di un demoniaco toro. La visita del Gompa rivela diverse sale e alcuni affreschi dell’XI secolo; sul monte antistante è situato l’antico convento femminile, ricco di sorprendenti reperti artistici. Si prosegue quindi per Thongde, un interessante monastero con diversi templi ed interessanti affreschi e statue, posto su di una rupe da cui si gode un’indimenticabile visuale sulla valle. Si prosegue quindi per Zangla (20 km), la vecchia capitale dello Zanskar, dove se sono presenti si potranno incontrare il Gyalpo dello Zanskar e la sua famiglia e visitare la loro vecchia residenza, che noi considereremmo umile visto il loro stato nobiliare, ma che in questa regione è una vera reggia. Si visitano l’antico castello, sede storica del Gyalpo, posto in una bellissima posizione che domina la valle dove si trovano anche molti chorten, di cui il più recente è quello di Bakula Rinpoche, l’Abate del Ladakh recentemente scomparso; nell’oasi è situato anche un interessante convento femminile. Si alloggia in una locanda o, se possibile, nella casa del Gyalpo.
Giorno 09 01/08: Inizio trekking: Zangla – Pishu – Hanamur (3420m – 06 ore circa)
Distanza: 18.9 km
Si scende fino a raggiungere e costeggiare il fiume, in circa 3/4 ore si raggiunge il villaggio di Pidmo, per poi continuare lungo lo Zanskar attraverso una zona di grandi blocchi di roccia. Dopo aver attraversato un paio di corsi d'acqua ci si accampa ad Hanamur, bucolico campamento con alberi e ruscello. All’arrivo sistemazione in campo. Pernottamento in campo.
Giorno 10 02/08: Hanamur - Purfi La - Snertse (3748m – 06 ore circa)
Distanza: 12.4 km
Una giornata discretamente lunga, inizialmente si costeggia il fiume per poi affrontare la salita al ripido e stretto Parfi-La pass (3900m). Scesi sull'altro versante si attraversa il fiume Zingchan-Topko, geografico confine tra Zanskar e Ladakh , e si risale gradualmente il polveroso sentiero che porta all'accampamento di Snertse. Pernottamento in campo
Giorno 11 03/08: Snertse - Hanuma La - Lingshed (3880m – 09 ore circa)
Distanza: 17.8 km
Tappa lunga e la prima impegnativa di questa seconda parte del trekking. Una partenza mattutina per inoltrarsi in una valle di ghiacciai e torrenti e raggiungere l'Hanuma-La pass (4877m) da cui si gode una visione mozzafiato su Lingshed, le sue montagne le sue vallate e tutta la catena delle montagne dello Zanskar. Si scende poi lungo una cresta si attraversa una valle e si risale un costone fino a portarsi nei pressi del villaggio di Lingshed. All’arrivo sistemazione in campo. Pernottamento in campo.
Giorno 12 04/08: Lingshed - Singge La Base Camp (4500m – 07 ore circa)
Distanza: 11.9 km
Partenza presto al mattino per raggiungere Lingshed e visitare il Gompa IVI situato. Dopo aver visitato il Gompa si risale al Neuke-La pass (4199m) si discende nella vallata sottostante e si affronta la ripida salita a zigzag che porta al Khyupa-La pass (4400m). Da lì con un tranquillo saliscendi ci si porta all'accampamento nei pressi della salita al passo Singge-La. Pernottamento in campo.
Giorno 13 05/08: Singge La Base Camp - Singge La - Photoksar (4140m – 08 ore circa)
Distanza: 20.1 km
Anche oggi sveglia presto, dopo un'ora di cammino in piano si affronta la salita al Singge-La pass (5199m), a volte innevato, giunti in cima lo sguardo può spaziare sull'immensità degli spazi, delle montagne, della geologia del Ladakh. Lungo la discesa si attraversa un guado che a seconda della giornata, più o meno soleggiata, può essere impegnativo. Si giunge nel tardo pomeriggio al villaggio di Potaksar. Pernottamento in campo.
Giorno 14 06/08: Photoksar - Sir Sir La – Hanupatta (3760m – 06 ore circa)
Distance: 16.6 km
Oggi l'ultimo alto passo del trekking il Sisir-La (4850m). Una salita tranquilla e graduale ci porta in cima al passo, dall'altra parte ci attendono delle visioni mozzafiato, pinnacoli, torri, colori mai visti. Dal passo discesa fino a Hanupatta dove viene installato il campo in riva al fiume. Pernottamento in campo.
Giorno 15 07/08: Hanupatta – Wanla - Lamayuru (3600m – 08 ore circa)
Distance: 20.5 km
Al mattino, attraversata Hanupatta, piano piano ci si infila nelle gole formate dallo Spong River e poi dalla congiunzione di quest'ultimo con il Photang River, in totale quasi 10 km di canyon di una suggestione incredibile, dopo giorni di immensi spazi ci si ritrova chiusi tra pareti di calcare, di conglomerati, di granito, di rocce colorate, di ponti e archi naturali. Finito il canyon si raggiunge la località di Phanjlla e da lì lungo la strada a Wanla, ridente villaggio immerso in mezzo a campi di grano e alberi di albicocche. Qui è preservato un antichissimo monastero (XI secolo) appartenente all’esoterica scuola Drikung, restaurato da un gruppo di svizzeri, la cui fondazione viene attribuita a Rinchen Zangpo. Seguendo uno stretto letto fluviale asciutto si sale al passo Prinkiti-La per
poi scendere attraverso campi coltivati al villaggio di Lamayuru. Sopra il villaggio è il famoso monastero omonimo. Pernottamento in hotel
Giorno 16 08/08: Lamayuru – Rizong, birdwatching nella valle di Rizong - Lamayuru.
Dopo colazione si lascia Lamayuru e scendendo per la valle della luna si percorre una spettacolare gola e si scende fino alla confluenza con l’Indo e dopo averlo seguito per un tratto lo si lascia con una deviazione verso nord incontrando un interessante convento femminile e poco oltre il monastero di Rizong, ritenuto tra i più ascetici del Ladakh, che sembra quasi sospeso alla chiusura di una stretta valle; l’abate, Rizong Rinpoche, è l’attuale “Ganden Tripa”, ovvero il capo della scuola Gelupa. Dopo la visita si ritorna a Lamayuru e ci si accomoda presso il medesimo hotel.
Giorno 17 09/08: Lamayuru - Athitse - Lamayuru - Leh.
Dopo colazione si percorre la strada che serpeggia verso ovest; prima del passo si devia a destra e si segue una stradina che porta all’eremo di Athitse, il piccolo gompa di Je Paljin, un luogo di ritiro del monastero di Lamayuru. Dopo la visita si ritorna a Lamayuru e scendendo per la valle della luna si ripercorre la spettacolare gola che scende fino alla confluenza con l’Indo e ripercorrendo la panoramicissima strada si rientra a Leh. Giunti a Leh sistemazione e pernottamento in hotel.
Giorno 18 10/08: Leh
Tempo libero a disposizione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 19 11/08: Leh – Delhi
Volo del mattino per Delhi. La gran parte dei voli di rientro parte in tarda serata o nelle primissime ore del mattino. Se fosse utile, in funzione degli orari di volo o altro, si può prenotare un hotel e predisporre ogni altro servizio richiesto.
Giorno 20 12/08: Delhi – Italia
Arrivo a destinazione