Tashigang, Bumthang, Gangtey, Paro, Thimphu, Punakha, Haa
PROGRAMMA DEL VIAGGIO
1°g. 16 marzo 2024: Arrivo a Paro. (2,280m) (Volo Kathmandu – Paro)
Volo diretto per Paro da Kathmandu con Druk Air, la compagnia aerea nazionale del Bhutan.
L'anteprima a ciò che il Bhutan ha da offrire inizia immediatamente una volta a bordo del volo, mentre ammiri con gli occhi le maestose cime dell'Himalaya orientale. Dopo aver goduto della vista sulle più alte cime del mondo, il Monte Everest e anche il Monte Kanchenjunga, potrai osservare la parte della catena montuosa con alcune delle vette selvagge o inviolate del Bhutan..
Incontro con la guida e inizio dell’esplorazione delle gemme nascoste della Valle di Paro. In primo luogo, una visita di buon auspicio al Kyichu Lhakhang, un monumento costruito nel 659 d.C. dal re tibetano Srongsen Gampo. Questo monastero è uno dei 108 costruiti dal re tibetano per sottomettere una demone che giaceva lungo tutto l’arco della regione himalayana.
La visita successiva sarà al Memoriale di Dilgo Khyentse Rinpoche; Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche (1910-1991) è noto come uno dei grandi maestri della meditazione ed educazione del buddhismo tibetano del 20 ° secolo. Il termine "grande" si riferisce all'ampiezza del suo apprendimento, alla profondità della sua compassione e alla immensità della sua saggezza. Completerà le visite il Drukgyel Dzong. Pernottamento in Hotel/resort a Paro
2°g. 17 marzo 2024: Paro – Tashigang (volo domestico)
Dopo colazione trasferimenti in aeroporto in coincidenza con il volo domestico per Tashigang, un paesino grazioso del Bhutan orientale con una piccola piazzetta circondata da case tradizionali. All’arrivo sistemazione in hotel e poi visita allo Dzong, una bella struttura posta in posizione dominante sulla ripida vallata. Pernottamento in Hotel/resort.
3°g. 18 marzo 2024: Tashigang - TashiYangtse (Gomphu Kora Festival)
Il tempio di Gomkora è situato a poco più di mezz’ora di guida da Tashigang, lungo la sponda occidentale del possente fiume che fluisce da Tashiyangtse e da Tawang in Arunachal Pradesh; è costruito in un luogo dove secondo la tradizione meditò Guru Rinpoche e vi risiede una piccola comunità di monaci. E’ un sito tranquillissimo tutto l’anno ma per il festival si riempie di persone che giungono dai diversi distretti del Bhutan orientale: si radunano, oltre ai bhutanesi, le genti di Sakten, folti gruppi di Monpa provenienti da Lumla e Tawang in Arunachal Pradesh e altre etnie minori. Il programma non è sempre fisso, è un evento vivo che di volta in volta presenta delle varianti: nella giornata di oggi si prevedono diverse cerimonie nel tempio ed alcune danze. La gente fa ressa per visitare la fonte d’acqua che si dice sia stata fatta sgorgare dal grande Guru; ma il festival è anche un’occasione di incontro per i giovani che giungono qui con la speranza di trovare un’anima gemella, se non per la vita, almeno per il festival… Tutti eseguono innumerevoli volte la circumambulazione del sito fino a tarda notte, secondo le regole di una antica tradizione; attorno alla zona sacra vi sono tantissimi banchetti che offrono cibi, birra, chang e merci, oltre ad un gran numero di diversi giochi d’azzardo – che prevedono piccole puntate – a cui i bhutanesi non sanno assolutamente rinunciare: non di rado si vedono anche dei monaci impegnati nelle scommesse! L’insieme è così decisamente folcloristico e vivace, ben diverso da quanto troviamo nelle grandi celebrazioni dei grandi Dzong, che sono molto più formali. Dopo questa prima immersione nel festival si procede alla volta di Tashiyangtse seguendo una strada che offre panorami particolarmente belli e selvaggi, arrivando per il pranzo; il tempo di percorrenza è di circa due ore. Si visitano il vecchio Dzong che risale al 1656, situato su di un colle che si erge nel centro della valle prima del paese, che oggi ospita una scuola monastica, il famoso stupa di Chorten Kora costruito in stile nepalese, una gemma bianca che si erge sul bordo del fiume che scorre impetuoso, il nuovo Dzong amministrativo ed il tempio di Rinchengang. Pernottamento in Hotel/resort Tashiyangtse. Si rientra quindi a Trashigang.
4°g. 19 marzo 2024: TashiYangtse (Gomphu Kora Festival) - Tashigang
Si parte presto per tornare a Gomkora: verso le 8 del mattino si svolge infatti la grande cerimonia del Thongdrol, l’esposizione della sacra tangka che è di ottimo auspicio ammirare. Il grande rotolo di tessuto viene portato dal tempio in processione con grande solennità circumambulando il terreno sacro della fonte d’acqua e fino alla spazio delle danze rituali, con un elegante seguito di monaci e dignitari bhutanesi. La grande tangka viene quindi issata e la gente forma una lunghissima coda per poterla toccare mentre iniziano le cerimonie e quindi le danze. Si rientra quindi a Tashigang. Pernottamento in Hotel/resort.
5°g. 20 marzo 2024: Tashigang - Bumthang
Sveglia presto e colazione. Partenza per il Bumthang lungo un tragitto che richiede l’intera giornata. Si scende fino al fiume Kuru (650 mt) e da qui ci si inerpica pian piano osservando diversi tipi di ambienti arborei, dalle foreste tropicali ai boschi di rododendri e pini himalaiani, seguendo la strada che in alcuni tratti sembra letteralmente sospesa alle pareti ripidissime fino al passo di Thrumshing. Si arriva a 3750 mt, il punto più alto di tutto il percorso; con il tempo limpido si godono spettacolari visioni della catena himalaiana dell’est del Bhutan. Scendendo verso il Bumthang si visita il villaggio di Ura, dove risiede la famiglia che detiene un importante lignaggio Nyingmapa e si trova un bel tempio. Arrivo a Jakar e sistemazione in hotel. Pernottamento in Hotel/resort.
6°g. 21 marzo 2024: Bumthang
La valle del Bumthang è il cuore religioso del Bhutan e patria di alcuni dei più antichi templi buddhisti. Racconti di Guru Padmasambhava e delle sue reincarnazioni si possono sentire ancora in tutto il Bumthang. Le visite di oggi (se non effettuate il giorno precedente) comprendono:
Jambey Lhakhang: Il monastero fu costruito nel 7° secolo dal re tibetano Songtsen Gampo. E' uno dei 108 monasteri che ha fatto costruire per sottomettere gli spiriti maligni nella regione himalayana. Il suo attuale aspetto architettonico risale all’inizio del 20° secolo.
Kurje Lhakhang: Situato oltre la valle, Kurje Lhakhang si compone di tre templi. Quello a destra o il più antico di questi templi, fu costruito nel 1652 sul sito di una grotta contenente un sasso con l'impronta del corpo del Guru, ed è quindi considerato come il più sacro.
Jakar Dzong: Costruito, inizialmente come un monastero, nel 1549 dal bisnonno del primo Shabdrung. E' stato restaurato nel 1646, dopo che lo Shabdrung vi aveva definitivamente stabilito il suo potere. La leggenda narra che quando i Lama si riunirono per decidere sul sito per costruire il Jakar Dzong, un grande uccello bianco è volato improvvisamente in aria e si è posato su uno sperone della collina dove poi è stato costruito il «Castello dell’uccello bianco». Il Jakar Dzong è ora utilizzato come centro amministrativo per la valle del Bumthang, e ospita anche l'ente regionale monastico. Pernottamento in Hotel/resort nel Bumthang
7°g. 22 marzo 2024: Bumthang to Gangtey / Phobjikha Valley (3,000m)
Dopo colazione partiamo per una piacevole escursione nella valle di Phobjekha, giardino naturalistico e ritrovo invernale delle leggendarie gru dal collo nero provenienti dal Tibet e dalla Siberia. La valle è un luogo bellissimo e autentico con un nuovo hotel, un pittoresco villaggio con case agricole e un antico tempio da visitare.
Phobjekha è una valle glaciale alla periferia nord-occidentale del Black Mountain National Park. La valle è un'area di conservazione e si trova sul confine settentrionale della catena del Jowo Durshing. Le persone a volte si riferiscono all'intera regione come Gangtey prendendo il nome del tempio che si trova su una cresta che si affaccia sulla valle di Phobjekha.
Visiteremo il centro di osservazione della gru dal collo nero, dove potremo conoscerne le abitudini, l'habitat naturale e il punto di riferimento per la sua conservazione.
Pernottamento in Hotel/resort a Gangtey
1°g. 22 marzo 2024: Arrivo a Paro. (2,280m) (Volo Kathmandu – Paro)
Volo diretto per Paro da Kathmandu con Druk Air, la compagnia aerea nazionale del Bhutan. Inizio visite della Valle di Paro. Pernottamento in Hotel/resort a Paro.
8°g. 23 marzo 2024: Gangtey / Phobjikha Valley - Paro
Oggi ritorniamo a Paro, lungo il percorso effettueremo una breve sosta al Wangdue Dzong. Il monastero è arroccato su uno sperone alla confluenza di due fiumi. È notevole in quanto domina con una veduta impressionante entrambe le direzioni. Si prosegue per il Dochu La e quindi per Paro. Iniziamo con una visita di buon auspicio al Kyichu Lhakhang, un monumento costruito nel 659 d.C. dal re tibetano Srongsen Gampo. Questo monastero è uno dei 108 costruiti dal re tibetano per sottomettere una demone che giaceva lungo tutto l’arco della regione himalayana. Si prosegue per il Memoriale di Dilgo Khyentse Rinpoche; Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche (1910-1991) è noto come uno dei grandi maestri della meditazione ed educazione del buddhismo tibetano del 20 ° secolo. Il termine "grande" si riferisce all'ampiezza del suo apprendimento, alla profondità della sua compassione e alla immensità della sua saggezza. Passeggiata serale attraverso le strade della parte vecchia di Paro attraverso i negozi o semplicemente per godersi l’atmosfera accattivante che pervade tutto. Pernottamento in Hotel/resort a Paro
2°g. 23 marzo 2024: Paro
Colazione e continuazione con le visite di Paro e dintorni. Nel pomeriggio incontro con il resto del gruppo proveniente da Gagtey. Pernottamento in Hotel/resort a Paro.
9°g. (3°g) 24 marzo 2024: Paro, Tsechu Chhenmo
Ci si reca allo Dzong prima dell’alba per seguire il Lam Nittam, l’abate di Paro, che al suono dei corni guida la processione che porta a spalle solennemente e con grande reverenza la gigantesca tangka (Thongdrol) al sito delle danze, dove viene issato. Di fronte al palazzo su cui viene posizionata la tangka è allestito un lungo altare riccamente ornato di offerte dove siedono i monaci officianti; la gente si accalca per poter toccare il gigantesco drappo. Si torna quindi in hotel e dopo un breve riposo si torna allo Dzong per assistere all’uscita dei monaci che da uno dei templi interni formano una seconda processione, ora alla luce del giorno, per dare inizio alle danze (Cham) che chiudono lo tsechu. Le rappresentazioni di oggi sono le più interessanti e attese, in particolare il Guru Tshen Gye, ovvero la danza delle otto manifestazioni di Guru Rinpoche, quando vengono esposte con magnifica pomposità le forme che il Guru assunse per portare il messaggio di liberazione ai vari tipi di esseri. Si trascorre qui la giornata, mescolati alla folla di bhutanesi. Pernottamento in Hotel/resort a Paro
10°g. (4°g) 25 marzo 2024: Paro - Taktsang
Giornata dedicata all’escursione al Monastero di Taktsang, che significa letteralmente “nido della Tigre”.
Il monastero è un sito molto spettacolare, arroccato su una parete rocciosa che precipita per 800 metri. Sarà una camminata di due ore con partenza dai piedi della parete. C'è anche la possibilità di affittare dei cavalli con guida, che possono essere prenotati prima di affrontare la salita, considerando un viaggio di quattro ore fra andata e ritorno.
Taktsang è uno dei siti di pellegrinaggio più importanti benedetto da Guru Padmasambhava che si ritiene sia volato in questo punto sul dorso di una Tigre nella sua forma irata chiamata Guru Dorji Drolo. Si crede che la sua consorte Yeshey Tshogyal si fosse trasformata nella Tigre che lui cavalcò. Guru Padmasambhava aveva meditato nel sito per tre mesi dando al tempio uno status altamente sacro e quindi rendendolo una popolare destinazione di pellegrinaggio per i buddhisti non solo del Paese ma anche ovunque nel mondo. Nel 1684, il quarto Desi (sovrano temporale) del Bhutan, Gyalsey Tenzin Rabbye, costruì un monastero sul sito e lo chiamò Taktshang attingendo dalle origini nelle leggende di Padmasambhava. Pernottamento in Hotel/resort a Paro
11°g. (5°g) 26 marzo 2024: Paro - Thimphu
Dopo colazione partenza per Thimpu, la capitale, che dista circa 65 km; un percorso che richiede quasi 2 ore: la velocità è sempre moderata per via delle curve e il limite ufficiale è comunque di 40 km/h - si ha così modo di sostare per una visita al Ta-Chogang Temple e di gustare gli stupendi panorami. Arrivo a Thimpu e sistemazione in hotel. Iniziamo le visite con il sito del Changri Kuensel Phodrang per ammirare l’enorme statua del Buddha Dordenma, alta 50 m, che domina l’ingresso alla valle di Thimphu. L’imponente trono, grande come una casa a tre piani, sarebbe in grado di ospitare numerose cappelle, mentre il corpo della statua contiene 125.000 statue più piccole del Buddha. Dalla cima della collina si potrà godere delle splendide vedute di Thimphu. Si prosegue la mattutina al National Memorial Chorten. E’ un chorten in stile tibetano costruito nel 1974 in memoria del defunto re Jigme Dorji Wangchuk deceduto nel 1972. È una delle strutture religiose più visibili dalla città e per molte persone è il centro del culto quotidiano: ricordati di camminare intorno al Chorten almeno una volta per ottenere merito e buona fortuna. Apprenderemo della ricca cultura del Regno al Museo del patrimonio popolare. Il museo è una casa tradizionale di fango e legname tradizionale restaurata a tre piani inaugurata da Sua Maestà la regina Ashi Dorji Wangmo Wangchuk nel 2001. Mostra i tradizionali artefatti usati ora e in passato, il che aiuta a capire vita rurale bhutanese delle persone. Avremo il tempo per visitare rapidamente la fabbrica della carta bhutanese. L'arte del giornale fatto a mano in Bhutan risale all'8° secolo, sebbene l'uso fosse limitato principalmente a scopi religiosi. Oggi è considerato un elemento importante nella conservazione del patrimonio culturale del Bhutan. La fabbrica consente di visualizzare il processo di creazione della carta. Pernottamento e cena in hotel a Thimpu.
12°g. (6°g) 27 marzo 2024: Thimpu – Punakha (1300m)
Partenza per Punakha a 1300 m, una regione più calda. Punakha è la residenza invernale del corpo del monastico ed è una delle terre agricole più ricche. La valle è attraversata da uno dei più grandi fiumi del Paese. Lungo il percorso effettueremo una breve sosta al Wangdue Dzong. Il monastero è arroccato su uno sperone alla confluenza di due fiumi. È notevole in quanto domina con una veduta impressionante entrambe le direzioni. Proseguiamo il passo di Dochu La a 3050 metri e godremo di una splendida vista panoramica sull’Himalaya. Durante il periodo estivo questo passo di montagna è coperto da nebbie che ne impediscono la vista. Il punto di attrazione del Dochu La sono i Wangyel Chortens - 108 stupa costruiti sulla montagna nello schema del mandala, che rendono più affascinante il passaggio. Da questo Passo scenderemo nella regione più calda di Punakha. Durante la discesa noteremo il cambiamento nella vegetazione e nella temperatura. Lo Dzong di Punakha è il più bello e storicamente importante del paese, meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan, che vi risiede con i circa 1600 monaci che costituiscono il suo seguito nei sei mesi più freddi dell’anno, per il clima mite di questa valle: lo Dzong è situato a 1250 mt di quota, mentre Thimpu, dove è situata la sede estiva, è a 2300 mt. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra dalla qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, che era stato danneggiato da un’inondazione. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non si trovano facilmente rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. L’antica arte iconografica qui è … nel presente.
Escursione fino al Punakha Sospension Bridge, considerato il più lungo del suo tipo in Bhutan. Collega i due lati del fiume Po Chhu ed è stato costruito per i Lama dello Dzong che dovevano attraversare il fiume molto spesso per visitare i villaggi vicini. Questo ponte, arroccato a circa 30 metri dal suolo, è uno dei più antichi ponti sospesi al mondo. Fu costruito dal monaco buddhista Thangtong Gyalpo. Nel corso degli anni ha subito varie ristrutturazioni, ma era uno degli otto ponti che servivano da precursore di molti dei nostri moderni ponti sospesi. La lunghezza della sospensione è di metri 160!
Pernottamento in Hotel/resort a Punahka
13°g. (7°g) 28 marzo 2024: Punakha - Paro - Haa excursion
Dopo colazione partiamo per Paro e da qui proseguiamo per la Valle di Haa. Per raggiungere la Panoramica Haa Valley che si trova a 65 km da Paro, ci vogliono solo due ore. La scenografica strada che conduce a nord prosegue oltre la valle di Talung e il Chhundu Lhakhang, per terminare a Damthang, che sorge a 15 km dal centro abitato di Haa. Durante il viaggio verso la valle di Haa attraverso foreste lussureggianti, si attraversa il Chele-La Pass, una delle strade motorizzate più alte del Bhutan situata a 3988 m sul livello del mare, dove si può avere una visione chiara del Monte Chomolhari e Jichu Drake. Uno spettacolo di estrema e straordinaria bellezza, è un luogo perfetto per godersi il panorama con una breve passeggiata e magari una bevanda calda.
Il distretto di Haa si trova lungo il confine occidentale del Bhutan. A nord-ovest confina con il Tibet, a sud-ovest con il distretto di Samtse, a sud-est con il distretto di Chukha e a nord-est con il distretto di Paro. Haa Dzongkhag copre un'area totale di 1905 kmq. La parte meridionale del distretto copre alcune aree subtropicali. Tuttavia, il distretto è in gran parte una zona alpina temperata. La sua parte settentrionale è sopra la linea degli alberi.
Nel 2002, in seguito alla 79a sessione dell'Assemblea nazionale, la valle è stata aperta al turismo straniero. Lo dzongkhag ha 41 lhakhang, che sono di proprietà del governo, della comunità e dei privati. I gewog di Bje, Kar-tshog, Eusu e Samar Gewogs si trovano nel raggio di 15 km dall'amministrazione dzongkhag. Hanno una rete stradale abbastanza buona, elettricità, connettività telefonica, approvvigionamento idrico e strutture sanitarie.
La cittadina di Haa si estende lungo le sponde dell’Haa Chhu ed è divisa in due aree distinte. Gran parte della zona meridionale è occupata dal campo dell’Indian Military Training Team (IMTRAT), un centro di addestramento dell’esercito bhutanese. Nelle vicinanze si trovano lo dzong e il monastero. Il bazar centrale, a nord, ospita la maggior parte dei negozi e dei ristoranti di cucina locale.
Le tre colline a sud della città prendono nome dal Rigsum Goempo, la trinità composta da Chenresig, Chana Dorje e Jampelyang, e rappresentano anche le tre divinità protettrici della valle. Pernottamento in Hotel/resort.
14°g. (8°g) 29 marzo 2024: Haa - Paro
Dopo colazione iniziamo la perlustrazione della Valle.
Haa Dratshang: I 70 monaci non dimorano presso lo dzong, ma nell’Haa Dratshang, noto anche come Lhakhang Kharpo (Cappella Bianca), all’ingresso meridionale della città. Ogni anno, l’ottavo e il nono giorno dell’ottavo mese lunare qui si tiene uno tsechu mentre il decimo giorno presso il Wangchulo Dzong viene esposto un grande thangka. Alle spalle del dratshang (corpo monastico centrale) ha inizio un percorso che in una decina di minuti di cammino conduce al Lhakhang Nagpo (Cappella Nera), da cui si dipartono alcuni sentieri che portano allo Shek Drak.
Shek Drak: Una breve escursione risale la valle a partire dal retro dell’Haa Dratshang, portando allo Shek Drak, un minuscolo centro di ritiro spirituale, aggrappato al versante della collina. Imboccate la strada secondaria immediatamente a sud dell’Haa Dratshang, accanto al villaggio di Domcho, e proseguite per circa 3 km e mezzo, fino a metà altezza lungo il versante, in direzione del Takchu Goemba. Da qui, una passeggiata di 10 minuti risale alla piccola e incantevole cappella accudita da un lama e un monaco.
Templi neri, bianchi e Haa Gonpa: Gli storici locali sostengono che due importanti templi nel distretto di Haa, il Tempio Nero (lhakhang Narpo) e il Tempio Bianco (lhakhang Karpo), furono costruiti contemporaneamente al Tempio Kichu di Paro nel 7° secolo d.C. I due templi si trovano l'uno vicino all'altro nel sito sacro noto come Miri Punsum, o "Le tre colline del fratello". Un terzo tempio, Haa Gonpa, fu costruito più a monte della valle nel sito in cui un piccione zoppo, in realtà un bodhisattva in forma mascherata, fu trovato da un contadino locale che fu attratto dal luogo da un misterioso incendio visto in diverse notti successive e dai suoni inspiegabili di oboi e trombe (strumenti musicali strettamente associati ai monasteri bhutanesi e tibetani). Vicino ai templi bianco e nero c'è uno speciale stupa o chorten che segna il sito in cui un'impronta del corpo e del cappello di Guru Padmasambhava può essere trovata in una grande roccia.
Ritorno a Paro in serata. Pernottamento in Hotel/resort.
15°g. (9°g) 30 marzo 2024: Volo Paro – Kathmandu e in coincidenza per l’Italia
Dopo colazione ci trasferiamo in aeroporto per il volo per Kathmandu.
Il volo è molto spettacolare: si ha una visione dell’arco himalayano dal Chomolhari al Kanchendzonga fino al Makalu e all’Everest. A Kathmandu coincidenza con il volo per l’Italia.
Per chi prosegue con l'estensione in Nepal:
15°g. (9°g) 30 marzo 2024: Volo Paro – Kathmandu – Valle di Kathmandu
All’arrivo a Kathmandu si viene accolti dal corrispondente nepalese e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio ci si reca a visitare Swayambhu, l’antichissimo stupa che si erge sulla valle, i templi circostanti e le colline adiacenti di Manjushri e Saraswati. Pernottamento in hotel a Kathmandu.
16°g. (10°g) 31 marzo 2024: Valle di Kathmandu: Pashupatinath, Bodanth e Patan
Si inizia l’esplorazione da Pashupatinath, l’antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Si prosegue con lo Stupa di Bodnath, nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri, tra cui i più importanti sono quello Nyingma di Sechen, sede della reincarnazione del grande Lama Dilgo Kyentse Rinpoche, e il “monastero bianco” Ka-Nying di tradizione Kagyu e Nyingma fondato da Urgyen Tulku. Da Bodnath ci si sposta a Patan, una delle tre capitali della valle di Kathmandu. La piazzetta centrale è un gioiello dell’architettura newari; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro e il Kumbeshwor. Pernottamento in hotel a Kathmandu.
17°g. (11°g) 01 aprile 2024: Baktapur - Kathmandu: Durbar Square
Si dedica la giornata alle altre due capitali della valle iniziando da Baktapur, il cui nome significa “città dei devoti”; la più preservata tra le tre antiche capitali della valle di Kathmandu. Qui è più facile rivivere l’atmosfera che permeava la vita della gente prima del recente avvento della ‘civiltà’ moderna. Oltre al piacere di curiosare, questa città-villaggio offre esempi stupendi di architettura newari, tra cui la Nyatapola Mandir, una pagoda a cinque livelli, e le tre piazze di Durbar, Tumadhi e Dattatraya. Si rientra a Kathmandu dove nel pomeriggio ci si dedica alla visita del centro storico, Durbar Square e dintorni con i magnifici templi, l’antico palazzo reale e la galleria nazionale d’arte; ci si reca anche a Indra Chowk, il grande mercato con tantissimi negozi circostanti. Pernottamento in hotel a Kathmandu.
18°g. (12°g) 02 aprile 2024: Kathmandu – Italia
In funzione dei voli intercontinentali scelti ci si imbarcherà da Kathmandu per l’Italia.