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FORMALITA’ BUROCRATICHE: Necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza. L'Italia è stata recentemente inserita tra i 175 Paesi i cui cittadini possono fare domanda di visto online. Per coloro ottenere il Visto online: https://visa.nadra.gov.pk/tourist-visit-visas/ in tal caso si forniranno i documenti (lettera d’invito, licenza dell’operatore locale, la lista degli hotel prenotati e i documenti personali dell’Amministratore del nostro corrispondente) necessari alla compilazione. Chi preferisce, può richiedere alla nostra agenzia di occuparsi di tutta la procedura; il costo del servizio è di € 80. - I viaggiatori sono tenuti a scaricare l'app "Pass track" e a inviare i propri dati personali entro 48 ore prima dell'arrivo. In alternativa, i viaggiatori possono compilare il modulo online "Pass track".
Info utili:
Il Pakistan, ufficialmente Repubblica Islamica del Pakistan è considerato una culla della civiltà e in precedenza fu sede di diverse culture antiche, tra cui quella Mehrgarh del neolitico e la civiltà della valle dell'Indo dell'età del bronzo. In seguito vi succedettero regni di fedi e culture diverse, tra cui indù, indo-greci, buddhisti, musulmani, turco-mongoli, afgani e sikh. Vi dominarono numerosi imperi e dinastie, tra cui l'Impero Maurya bengalese, l'impero Achemenide persiano, Alessandro di Macedonia, il califfato omayyade e quello abbaside arabo, il sultanato di Delhi, l'Impero mongolo, l'Impero Mughal, l'Impero Durrani, l'Impero Sikh e l'Impero britannico.
Il Pakistan è una repubblica parlamentare federale composta da quattro province e quattro territori federali. Si tratta di un paese etnicamente e linguisticamente diversificato. Il Paese ha un'economia semi-industrializzata con un settore agricolo ben integrato ed è considerata una delle economie in maggior crescita del mondo. Negli anni ha goduto di notevoli progressi nella riduzione della povertà arrivando al secondo più basso tasso di povertà organico dell'Asia del Sud.
Origine del nome
L'origine del nome Pakistan è controversa, in urdu e in persiano pak significa puro di spirito, per cui aggiungendo il suffisso -stan (terra), il significato sarebbe "terra dei puri". La prima apparizione del nome, nella forma Pak(i)stan risale al 28 gennaio 1933 nell'opuscolo "Now or Never. Are we to live or perish forever?" di Choudhary Rahmat Ali (noto anche come Rehmat Ali Khan), uno dei principali sostenitori dell'indipendenza dello Stato islamico. Nelle intenzioni dell'autore il nome nasce dalla contrazione dei nomi delle regioni nell'area che lui individuava come patria dei musulmani del nord dell'India e cioè Punjab, Afghania (l'attuale Khyber Pakhtunkhwa), Kashmir, Indus, Sindh e Belucistan.
Indipendenza e Pakistan moderno
Dal 14 agosto 1947 fino al 1971, la nazione fu costituita dal Pakistan occidentale e dal Pakistan orientale, essenzialmente bengalese, i cui territori erano però separati dal Bengala indiano. Nel 1971 il Pakistan orientale si ribellò e, con l'aiuto di truppe indiane, divenne lo Stato indipendente del Bangladesh, anche se l'India non concesse mai al suo Stato del Bengala di riunificarsi col Bangladesh.
Dall'indipendenza, il Pakistan è anche sempre stato in disputa con l'India sul territorio del Kashmir, portato "in dote" dal suo sovrano hindu all'Unione Indiana, al momento della divisione del sub-continente, malgrado la netta prevalenza musulmana della popolazione che teoricamente avrebbe dovuto comportare l'adesione al Pakistan della regione.
Nel frattempo (1956) venne proclamata la repubblica facendo decadere i Windsor nella persona di Elisabetta II.
Subito dopo l'indipendenza, India e Pakistan entrarono in guerra tra di loro, a seguito dell'invasione di Jammu e Kashmir da parte di «elementi tribali» pakistani. Ulteriori guerre furono combattute nel 1965 e nel 1971. Nonostante le numerose battaglie, lo status del Kashmir rimane in un limbo: tale disputa ha complicato le relazioni tra i due Paesi.
Nel 1956 il Pakistan divenne una repubblica islamica; i militari presero però il controllo nel 1958 e tennero il potere per più di 10 anni. Il governo civile ritornò a essere eletto dopo la Guerra indo-pakistana del 1971.
Dal 1988 al 1998 il Pakistan ebbe un governo civile, guidato alternativamente da Benazir Bhutto e Nawaz Sharif, che furono entrambi eletti due volte e deposti con la consueta accusa di corruzione dai militari. La crescita economica declinò verso la fine di questo periodo, tarpata da politiche economiche errate, associate a corruzione politica e clientelismo. Altri fattori limitanti sono stati la crisi finanziaria asiatica e le sanzioni economiche imposte al Pakistan dopo i suoi primi test nucleari nel 1998. Questi test avvennero poco dopo che anche l'India aveva testato armi nucleari, accrescendo le paure di una corsa agli armamenti nucleari nell'Asia meridionale. L'anno successivo, il conflitto del Kargil in Kashmir minacciò di sfociare in una guerra su vasta scala.
Nell'elezione del 1997 che portò nuovamente Nawaz Sharif a essere Primo ministro, il suo partito ricevette un'ampia maggioranza dei voti, ottenendo abbastanza seggi nel parlamento per modificare la costituzione ed eliminare i controlli formali che limitavano il potere del Primo ministro.
Il crescente autoritarismo e le voci di corruzione del governo di Sharif portarono a una vasta sollevazione popolare, culminata nel 1999 nel colpo di Stato militare del generale Pervez Musharraf, che assunse il titolo di capo dell'esecutivo e nominò un Consiglio nazionale di sicurezza composto da otto membri come organo di governo. Musharraf ha in seguito accentrato nelle sue mani anche la presidenza del paese, prorogando il mandato fino al 2007 con un referendum svoltosi nell'aprile 2002.
Nel 2004 Musharraf ha adottato una serie di misure per far ritornare la nazione a una certa qual formale democrazia, essendosi impegnato a dimettersi da capo delle forze armate per la fine del 2004. Nonostante il suo impegno formale, il 14 ottobre 2004 il Parlamento pakistano ha approvato una legge che ha consentito a Musharraf di mantenere entrambe le cariche, «per continuare la lotta al terrorismo e salvaguardare l'integrità territoriale del Pakistan». Musharraf si è infine dimesso da capo delle forze armate solo dopo che la Corte Suprema ha convalidato la sua rielezione a Presidente della Repubblica del 7 ottobre 2007.
Mentre le sue riforme economiche hanno portato alcuni benefici, il programma di riforme sociali sembra avere incontrato una certa resistenza. Il potere di Musharraf è minacciato dai fondamentalisti islamici, che si sono rafforzati dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001 e sono particolarmente irritati dalla stretta alleanza politica e militare di Musharraf con gli Stati Uniti. Per ironia della sorte, tale alleanza si è creata proprio in seguito all'attacco alle Torri Gemelle, quando gli statunitensi cercarono un appoggio contro l'Afghanistan.
Negli ultimi mesi del 2007 il Pakistan è stato teatro di aspre rivolte dovute alla situazione politica instabile. Il 27 dicembre 2007 il capo del partito dell'opposizione Benazir Bhutto è stata uccisa in un attentato dopo una manifestazione nella città di Rawalpindi.
Il 18 agosto 2008, in seguito all'accusa di aver violato la costituzione e alla conseguente apertura di una procedura di impeachment, Musharraf ha annunciato le sue dimissioni pur dichiarando la sua innocenza. In seguito alle sue dimissioni le funzioni di Presidente della Repubblica sono state assunte dal Presidente del Senato Mohammedian Soomro, conformemente alla Costituzione pakistana. Il 6 settembre 2008 Asif Ali Zardari, già marito di Benazir Bhutto, è stato eletto nuovo Presidente.
Nel 2013 Musharraf torna in Pakistan ma viene arrestato; si svolgono le elezioni, nonostante le violenze dei talebani; prevale Nawaz Sharif che diventa primo ministro per la terza volta.
Geografia
Il Pakistan si trova nell'Asia meridionale, si estende tra i 24° e i 37° di latitudine nord e i 61° e i 77° di longitudine est occupando una superficie di 796 095 km², questo dato non comprende i territori settentrionali dell'Azad Kashmir e del Gilgit-Baltistan amministrati dal Pakistan ma contesi con l'India e quindi non conteggiati nei dati ufficiali. Da nord a sud lo Stato si estende per 1.500 km, a est confina con l'India per 2.912 km; a ovest, l'Iran ha 909 km di confine con il Pakistan. A nord ovest si trova l'Afghanistan, il cui confine comune misura 2.430 km. Infine a nord est ci sono 523 km di confine con la Cina. A sud si affaccia sul Mare Arabico per uno sviluppo costiero di 1.046 km.
Morfologia
Le aree settentrionali e occidentali del Pakistan sono montuose. La parte del Kashmir amministrata dal Pakistan comprende alcune delle montagne più alte del mondo, tra cui la seconda in altezza, il K2. Vi si concentra anche la più alta percentuale di foreste, pascoli, biodiversità, piante medicinali e aree protette della nazione. Il territorio viene utilizzato come terreno arabile, da pascolo o per la silvicoltura, in base sia al clima sia all'altitudine, all'aspetto fisico-geografico, all'umidità del terreno e alle condizioni socio-economiche. Oltre il 90% della regione è composto da montagne a forte pendenza, con uno strato molto sottile e fragile di suolo. Generalmente, l'instabilità di questi territori li rende poco coltivabili e piuttosto aridi.
Idrografia
Il territorio, a eccezione per i fiumi Dashte e Hingol, comprende gran parte del bacino dell'Indo, cosa molto importante se si considera che l'economia del Pakistan, paese assai arido, è essenzialmente condizionata dalla disponibilità di acqua che questo fiume e i suoi tributari possono fornire. Superato il settore trans-himalayano del suo corso, volge verso sud e nella depressione di Peshāwar è raggiunto dal Kabul, che raccoglie le acque dell'Hindukush afghano; quindi, dopo un lungo tratto pressoché parallelo alla catena dei Sulaymān, riceve gli apporti dei fiumi del Punjab. Questa regione, che si può considerare come un unico grande conoide di deiezione ai piedi dell'Himalaya, è una delle più ricche e popolose del Pakistan. I “cinque fiumi” che lo attraversano (punj significa appunto cinque, e ab significa "acqua") drenano il versante esterno himalayano, da cui fuoriescono dopo corsi tortuosi in valli profonde, trasportando spesso, con furia devastatrice, ingenti quantitativi di detriti. I maggiori fiumi del Punjab sono il Chenāb, il Rāvi e il Sutlej, il principale. L'Indo dopo la confluenza con il Sutlej non riceve più consistenti tributi. Il suo regime dipende dalle piogge monsoniche e dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacci. Così come quelle del Gange, le piene dell'Indo conoscono violenze incalcolabili, anche per le loro enormi masse alluvionali; per contro l'effetto benefico di queste colossali piene è evidente: esse permettono l'irrigazione delle colture estive e, dove è possibile, lo sbarramento delle acque, anche di quelle invernali.
Clima
Il Pakistan ha un clima tendenzialmente arido, con alcune caratteristiche simili a quelle mediterranee, ben distinto perciò dal clima tropicale monsonico prevalente in India. Sul territorio gli influssi monsonici dell'Oceano Indiano giungono assai attenuati e si fanno sentire soprattutto sui versanti himalayani, mentre il Pakistan è aperto ai venti caldi e asciutti provenienti da sud-ovest.
D'estate le precipitazioni sono molto scarse, almeno su gran parte del Paese. Più rilevanti, invece, le precipitazioni invernali, determinate dal regime di basse pressioni che si forma ai margini delle alte pressioni continentali, così come nel Mediterraneo. Le precipitazioni annue complessive variano da zona a zona: in tutta la sezione centrale e meridionale del Paese non superano i 400 mm; si elevano un po' nel Punjab e più considerevolmente sui primi rilievi. In media però raramente superano i 500 mm annui e in alcune zone non raggiungono neppure i 200 mm. Dal punto di vista termico si può parlare per il Pakistan di un clima di tipo continentale, specie nella pianura dell'Indo, dove le temperature sono elevate, con sensibili differenze tra gennaio e luglio.
Nelle zone montuose si hanno le stesse escursioni stagionali, però con valori nettamente più bassi. Diverse sono le condizioni nella fascia costiera: per l'azione mitigatrice dell'oceano, sono più elevate le temperature dei mesi freddi con medie di 22-23 °C e assai più basse quelle dei mesi estivi (28 °C).
Demografia
La popolazione è di circa 225 milioni di abitanti corrispondente al 2,83% della popolazione mondiale che ne fa il quinto paese più popolato del mondo. Al momento della divisione del 1947, il Pakistan aveva una popolazione di 32,5 milioni, ma aumentò di circa il 57,2% tra il 1990 e il 2009. Il Pakistan è classificato come una " nazione giovane", con un'età media di circa 22 anni e 104 milioni di persone con un'età inferiore ai 30, secondo stime del 2010. Il tasso di fertilità del Pakistan è 3,07, superiore alla sua vicina India (2,57). Circa il 35% degli individui ha meno di 15 anni di età.
La grande maggioranza che risiede nel Pakistan meridionale vive lungo il fiume Indo e Karachi è la città commerciale più popolosa. Nella zona orientale, occidentale e settentrionale del Pakistan, la maggior parte della popolazione vive in un arco formato dalle città di Lahore, Faisalabad, Rawalpindi, Sargodha, Islamabad, Gujaranwala, Sialkot, Gujarat, Jhelum, Sheikhupura, Nowshera, Mardan e Peshawar.
Etnie
Il gruppo etnico più numeroso è il punjabi seguito da quello sindhi; altre minoranze, di stirpe iranica, sono i pashtun (che hanno nell'Afghanistan la loro patria originale) e i beluci (presenti sia in Afghanistan che nell'Iran sud-orientale). Infine vi sono i muhajir (lett.: "emigrati"), propriamente non un gruppo etnico, in quanto con questo termine si designano i profughi musulmani giunti dall'India dopo la spartizione. Ci sono anche apprezzabili minoranze di altri gruppi etnici immigrati come i bengalesi, concentrati a Karachi. In Pakistan, anche se è uno Stato musulmano, vi sono pure minoranze di religione cristiana, buddhista e animista. Questo è dimostrato anche dalla bandiera: la fascia bianca rappresenta la parte delle minoranze non musulmane.
Salute
Nel 2013, la spesa per l'assistenza sanitaria è stata pari a circa al 2,8% del PIL. Sempre nello stesso anno, la speranza di vita alla nascita era di 67 anni per le donne e 65 anni per gli uomini. L'80% delle visite ambulatoriali mediche viene svolto nel settore privato. Circa il 19% della popolazione e il 30% dei bambini sotto i cinque anni soffre di malnutrizione. Nel 2012, la mortalità dei bambini sotto i cinque era di 86 per 1.000 nati vivi.
Religione
Il Pakistan è il secondo Paese con la maggioranza musulmana più popolosa del mondo, e in particolare la seconda più grande popolazione sciita del mondo, dopo l'Iran. Circa il 97,0% dei pakistani è musulmana e appartiene a diverse scuole, chiamate Madhahib (singolare: Madhhab) cioè "Scuole giuridiche", anche 'Maktab-e-Fikr' (Scuole di Pensiero in Urdu). Circa il 75% di essi è sunnita e circa il 25% è sciitia. La maggioranza dei musulmani sunniti segue la scuola hanafita e una minoranza quella hanbalita nelle correnti, definite wahhabita o degli Ahl-e Hadith. La scuola hanafita ha poi correnti barelvita e deobandita. Sebbene la maggioranza degli sciiti pakistani sia duodecimana, è presente una discreta minoranza ismailita, composta da Nizari e Musta'li. Gli Ahmadiyya sono un ulteriore gruppo religioso di minoranza pakistana, tuttavia pochi ne fanno parte e sono ufficialmente considerati non-musulmani in virtù del secondo emendamento della costituzione pakistana. Inoltre, vi sono anche diverse comunità di coranisti. Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 avvenuti negli Stati Uniti, la violenza settaria tra i gruppi musulmani è aumentato con uccisioni frequenti tra sunniti e sciiti. Nel 2013, vi sono state proteste in tutto il paese da parte di entrambe le scuole che chiedevano la fine delle violenze settarie, il rafforzamento della legge e dell'ordine e sollecitando l'unità tra i due rami dell'Islam. Gli ahmadi sono particolarmente perseguitati, soprattutto a partire dal 1974, quando è stato proibito loro di definirsi musulmani e a partire dal 1984 i loro luoghi di culto non possono più essere chiamati "moschee". Dal 2012, il 12% dei musulmani pakistani si considera come musulmano non confessionale.
In una certa misura, l'Islam è stato contaminato da influenze pre-islamiche, che ha portato a una religione in cui sono presenti tradizioni diverse da quelle presenti nel resto del mondo islamico. Due esponenti sufi, i cui santuari ricevono una grande devozione a livello nazionale, sono Abu l-Hasan 'Ali al-Hujviri a Lahore (XII secolo circa) e Shahbaz Qalander a Sehwan, in Sindh (anch'esso XII secolo circa). Il sufismo, una diffusa tradizione mistica islamica, vanta una lunga storia e un grande seguito popolare in Pakistan. La cultura popolare sufi è incentrata su incontri notturni di giovedì nei santuari e su feste annuali caratterizzate dalla musica sufi e dalla danza. I fondamentalisti islamici contemporanei criticano il suo carattere popolare, che a loro avviso, non riflette con precisione gli insegnamenti e le pratiche del Profeta e dei suoi Compagni.
Dopo l'islam, l'induismo e il cristianesimo sono le più seguite religioni in Pakistan, con 2.800.000 (1,6%) aderenti per ciascuna, secondo un'indagine del 2005. Nel 1998, a seguito di un censimento, sono stati individuati anche fedeli Bahá'í, con un seguito di 30.000 persone, e seguaci del Sikhismo, Buddhismo, Zoroastrismo e animisti (soprattutto i Kalash di Chitral), con circa 20.000 aderenti ciascuna, e una piccola comunità di giainisti. Vi è una comunità cattolica romana a Karachi che è stata introdotta a Goa e nelle aree Tamil da immigrati, quando le infrastrutture di Karachi vennero sviluppate dai britannici durante l'amministrazione coloniale tra la prima e la seconda guerra mondiale. Solo circa l'1% della popolazione si dichiarava ateo nel 2005. Tuttavia, questo valore sembra essersi raddoppiato nel 2012.
Lingue
Più di sessanta lingue vengono parlate in Pakistan, tra cui un certo numero di dialetti. L'urdu è la lingua franca, un simbolo di identità musulmana e di unità nazionale, ed è parlata da oltre il 75% dei pakistani ed è la principale forma di comunicazione linguistica a livello nazionale, tuttavia rappresenta solamente l'8% della lingua principale della popolazione. L'urdu e l'inglese sono le lingue ufficiali del paese, ma l'inglese viene utilizzato principalmente negli atti governativi, negli affari, oltre che dall'élite urbana; il dialetto locale è conosciuto come il "pakistano inglese". Oltre a queste due lingue, quasi tutti i pakistani parlano lingue indoeuropee mutuamente correlate, tra le quali la più comune è il punjabi, seguito dal sindhi; diffuse sono anche alcune lingue appartenenti al ceppo iranico come il pashtu e il beluci.
La lingua punjabi è la più comune in Pakistan ed è lingua madre del 66% della popolazione, per lo più abitanti o autoctoni del Punjab. Tra di essi il 48% parla il punjabi originale, mentre gli altri utilizzano dialetti regionali come il Saraiki e l'hindko. Il dialetto Saraiki viene parlato principalmente nel sud del Punjab da circa il 10% della popolazione complessiva del Pakistan, mentre il dialetto hindko viene parlato in Khyber Pakhtunkhwa dove la lingua pashtu è la lingua locale ma viene ben compreso anche in Sindh e Belucistan. La lingua Sindhi è parlata comunemente nel Sindh mentre la lingua beluci è predominante nel Belucistan.
Ambiente: Flora e fauna
L'animale nazionale del Pakistan è il markhor e il suo uccello nazionale il chukar, detto anche chakhoor in urdu. La grande varietà di habitat e di climi del Pakistan permette lo sviluppo di una vasta varietà di animali e uccelli. Le varie foreste possono essere formate da conifere alpine e sub-alpine, come abeti, pini e cedri dell'Himalaya, sulle montagne settentrionali o da alberi decidui, come lo shisham, simile al gelso, sui Monti Sulaiman a sud. Sulle colline occidentali crescono ginepri e tamerici, oltre a sparuti ciuffi d'erba ed arbusti. Lungo le coste meridionali gran parte delle paludi costiere sono formate da foreste di mangrovie.
Nel sud, i coccodrilli nuotano nelle acque fangose delle foci dell'Indo, mentre sulle rive del fiume vivono cinghiali, cervi, istrici e piccoli roditori. Nelle boscaglie sabbiose del Pakistan centrale si trovano sciacalli, iene, gatti selvatici, pantere e leopardi e negli azzurri cieli sovrastanti volano sparvieri, falchi e aquile. Nei deserti sud-occidentali sopravvivono i rarissimi ghepardi asiatici. Sulle montagne settentrionali è diffusa una gran varietà di specie minacciate, tra cui pecore di Marco Polo, pecore urial, markhor, stambecchi, orsi neri asiatici, orsi bruni dell'Himalaya e il rarissimo leopardo delle nevi. Nell'agosto 2006, il Pakistan ha donato un cucciolo orfano di questo felino, chiamato Leo, agli USA. Un'altra specie rara è il delfino di fiume dell'Indo, completamente cieco, del quale si ritiene sopravvivano circa 1100 esemplari, protetti nella Riserva del Delfino di Fiume dell'Indo, nel Sindh. Negli ultimi anni il numero di animali selvatici uccisi per il commercio di pelli e pellicce ha portato all'istituzione di una nuova legge che vieta la loro uccisione e la creazione di numerosi santuari della fauna selvatica e di riserve di caccia. Da allora il numero dei cacciatori è notevolmente diminuito.
Tradizioni e Folclore
Il Pakistan ha una tradizione culturale molto ricca che risale alla civilizzazione della valle dell'Indo, 2800–1800 a.C. La regione che oggi corrisponde al Pakistan nel passato è stata invasa e occupata da molte popolazioni, tra cui gli unni bianchi, i persiani, gli arabi, i turchi, i mongoli e vari gruppi europei. La cultura pakistana ha pertanto le sue origini nella sovrapposizione di varie culture, cui l'ultima, la islamica, che si perpetua dall'VIII secolo, fornisce la nota dominante. Ci sono differenze culturali tra i diversi gruppi etnici come vestiti, cibo e religione, specialmente dove gli usi preislamici differiscono dalle pratiche islamiche. La crescente globalizzazione ha accresciuto l'influenza della «cultura occidentale», specialmente tra la parte più ricca della popolazione che ha facile accesso a prodotti, televisione, mass media e cibi occidentali. Molte catene di ristoranti occidentali sono entrate nel mercato pakistano, e si possono trovare nelle principali città. Allo stesso tempo, c'è anche un movimento reazionario all'interno del Pakistan che vuole allontanarsi dalle influenze occidentali, tornando alle radici più tradizionali dell'Islam. C'è una notevole diaspora pakistana, soprattutto nel Regno Unito, negli USA, in Canada e Australia ma anche nelle nazioni scandinave. Molti pakistani vivono anche nel Medio oriente. Questi emigranti e la loro prole influenzano culturalmente ed economicamente il Pakistan, sia con i loro viaggi interni alla nazione, che in particolare tornando in patria o facendo degli investimenti. Le città di Lahore, Karachi, Peshawar, Islamabad, Faisalabad, Sialkot e Quetta sono specialmente note per i grandi contrasti, dai fiorenti bazàr ai moderni centri commerciali multipiano. In particolare, Lahore e Karachi sono costellate di colorate aree con all'interno centinaia di negozi di tecnologia. Molti di questi sono piccoli, con offerte speciali incredibili e servizi di riparazione per praticamente ogni prodotto tecnologico. Ci si può trovare di tutto, dagli ultimi telefonini a CD e DVD davvero economici. Il bazar tecnico più famoso di Lahore è l'Hafeez Center, situato sul Gulberg Main Boulevard. Appartiene alla tradizione del folklore pakistano il Barmanou, un tipico criptide che possiede caratteristiche simili sia alla scimmia sia all'uomo.
Gastronomia
La cucina pakistana è simile alla cucina di altre regioni dell'Asia meridionale, dal momento che gran parte di essa ha origine dalle cucine reali degli imperatori Mughal del XVI secolo. Tuttavia, il Pakistan vanta una maggiore varietà di carne rispetto al resto del sub-continente. La maggior parte di questi piatti affondano le radici nella cucina britannica, in quella dell'Asia centrale e del Medio Oriente. La cucina pakistana sovente utilizza grandi quantità di spezie, erbe aromatiche e condimenti.
Aglio, zenzero, curcuma, peperoncino rosso e garam masala vengono utilizzati nella maggior parte dei piatti e la cucina casalinga comprende regolarmente il curry. Un tipico piatto a base di carne, verdure e curry è costituito dal balti. Il chapati, una sottile focaccia di grano, è un alimento di base, servito con curry, carne, verdure e lenticchie. Anche il riso è un alimento comune.
Il lassi è una bevanda tradizionale nella regione del Punjab. Tè nero con latte e zucchero è popolare in tutto il Pakistan e viene bevuto quotidianamente dalla maggior parte della popolazione. Il Sohan Halwa è un piatto dolce popolare della regione meridionale della provincia del Punjab ma si può gustare in tutto il Pakistan.