Il Sud dell’Etiopia è ancora capace di sorprendere anche il più esperto dei viaggiatori. Da anni, le regioni meridionali dell’Etiopia sono percorse dai fuoristrada del turismo organizzato. I popoli del Grande Sud non sono più sconosciuti. I circuiti degli operatori turistici sono diventati percorsi battuti mille e mille volte.
Ma vi sono regioni, nella valle dell’Omo, ancora lontane, quasi segrete, invisibili. Basta scartare itinerari consolidati. Raggiungere vallate e colline solitarie, lontane dall’asfalto delle strade principali. Vi sono villaggi e popolazioni che hanno difeso il loro equilibrio con la natura. Gente che conserva, con orgoglio, tradizioni e storia.
Questo è il nostro viaggio. Usciamo dalle rotte abituali del turismo occidentale. Andremo in cerca dei mercati tradizionali, visiteremo villaggi di contadini, cacciatori e pescatori, saremo accolti da piccole comunità di uomini e donne. Navigheremo lungo la corrente del fiume Omo fino al suo delta. E’ un viaggio diverso, è l’esplorazione di un’Africa nera, uno dei cuori più belli e incontaminati del continente.
Etiopia: L’altro Sud. Viaggio fra i popoli della valle dell’Omo.
Partenze confermate con gruppo minimo 2 persone
PROGRAMMA
Giorno 1 giovedì: Addis Abeba – Zway: in auto lungo la savana della Rift Valley in direzione sud, fino al lago di Zway, in Oromia, ai confini dell’Arsi occidentale 183 km 3:30 ore
Arrivo ad Addis Abeba colazione e breve visita della città. Addis Abeba è una capitale che vive di un’energia positiva, proiettata verso la modernità economica ma legata alle proprie tradizioni culturali e alla sua “etiopicità”
Visita: Addis Abeba National Museum. Il Museo è nel quartiere di Arat Kilo, uno dei posti più vivi e gradevoli della città, ed è noto soprattutto per Lucy, l’ominide antenato dell’uomo scoperto nell’alta Rift Valley nel 1974. I suoi scopritori scelsero il nome ispirati da un brano dei Beatles; gli etiopi hanno preferito essere affettuosi: Lucy per loro è “Dinqnesh”, “Sei Meravigliosa”. Dopo la visita del museo partenza per la Rift Valley in fuoristrada.
La Rift Valley ha differenziato gli ambienti naturali dell’acrocoro lungo un tratto che in Etiopia va dal Mar Rosso al Lago Turkana
La Rift Valley è la grande frattura nel continente africano che dal Mar Rosso prosegue fino al Mozambico. Tra qualche milione di anni questo vasto territorio sarà occupato dal mare dell’Oceano Indiano. Seguendo la mappa dell’Etiopia la Rift Valley corre dal Mar Rosso fino al Lago Turkana ai confini con il Kenya. Il Rift ha diviso in due l’altopiano: il massiccio del nord e quello sud orientale dei monti Bale e Chercher. Tutta la Rift Valley ospita una serie di laghi. Pranzo lungo la strada e arrivo al lago Zway nel primo pomeriggio. Gita in barca sul lago fino all’isola di Gelila. Zway è una cittadina rurale della Rift Valley sulle sponde di un lago omonimo che è un grande hot spot per l'avvistamento degli uccelli e ospita il più antico monastero del Sud Etiopia. Hotel: Haile Resort Zway
Giorno 2 venerdì: Zway - Maze Park: 287 km 5:30 hours Asfalto/Pista
Partenza la mattina in fuoristrada e poco dopo Zway sosta al parco Abyata e Shala. Visita: Abjata Shala park
Il Parco Nazionale dell'Abjata Shala nella Rift Valley ospita nei suoi laghi numerose varietà di uccelli e decine di migliaia di fenicotteri
L’Abjata e lo Shala sono due laghi separati da uno stretto istmo di terra ma mentre l’Abjata è placido e profondo solo quattordici metri, lo Shala arriva fino a 260 metri di profondità e ha numerose sorgenti di acqua calda. Il Parco fu istituito per proteggere le colonie di uccelli ed in particolare i fenicotteri che durante la stagione delle piogge arrivano fino a 50mila esemplari. Il viaggio prosegue verso sud e dopo la cittadina di Sodo ci si inoltra tra le colline del territorio della popolazione Wolaita e Gamo. La zona è fertile e la campagna ordinata, con le tipiche capanne contornate da orti. Arriveremo nel pomeriggio al parco di Maze. ll Parco Nazionale del Maze attraversa la provincia di Basketo e Sawla. E’ un parco recente, interessante per i birdwatchers e per la presenza di bufali e dell’antilope di Swayne. Campo nel parco.
Giorno 3 sabato: Maze Park – Gamo Village: esplorazione del parco del Maze e in auto verso un villaggio Gamo. Campo nel villaggio
MAZE PARK GAMO VILLAGE: 50 km 1:30 hours Pista
Attraversemo la regione del Gamo: Il Gamo è una zona verdissima a ovest di Arba Minch. Alcuni mercati Gamo cominciano dopo il tramonto, e durano fino a notte. Gamo significa “la forza del leone”. I Gamo sono contadini e allevatori di bestiame che hanno amministrato le risorse della terra secondo un sistema di leggi tradizionali che per funzionare devono essere bilanciate e in armonia tra di loro. Il sabato è giorno di mercato ma è un mercato che ha tempi e un'atmosfera diversi rispetto ad altre zone d’Etiopia: comincia di sera, dopo il tramonto, e dura fino a notte inoltrata alla luce delle lanterne. Sawla Catholic Church campo
Giorno 4 domenica: Gamo Village – Jinka in auto dalla regione dei Gamo attraversando le colline abitate dagli Ari fino alla cittadina di Jinka, nella valle dll’Omo. GAMO VILLAGE JINKA: 110 km 2:30 hours Pista
Dal villaggio Gamo saliremo sulle montagne del Senegal che dividono la regione del popolo dei Male da quella Ari. E ci avvicineremo alla parte sud del fiume Omo.
La valle dell’Omo è ambiente delicato e complesso. L’antropologo tedesco Ivo Strecker ha passato trent’anni tra le tribù dell’Omo Valley. Imparò la lingua degli Hamer e in un suo diario di bordo così annotò l’incontro con un uomo Hamer di nome Baldambe: “Baldambe raccontò del suo paese, della sua gente, di suo padre, della sua famiglia e di se stesso. Quanta poesia ed espressività nelle sue descrizioni. Queste descrizioni e il ritmo del suo parlato dovrebbero essere riprodotti in un libro: i passaggi veloci e le esitazioni, le accelerazioni, l’ondeggiamento della sua voce… Sarà un lavoraccio riprodurre questi nastri. Ma se solo riuscissimo a tradurre senza perdere il suo modo di raccontare potrebbe uscirne qualcosa di meraviglioso.” (dai diari di Ivo Strecker)
Lungo la strada sosta in un villaggio Ari. Gli Ari sono l’etnia maggioritaria nella zona di Jinka, sparsi in un territorio che va dal nord del Mago Park fino alle colline attorno a Jinka e più a nord. Arrivati a Jinka visita al South Omo Research Center, il centro culturale per prepararsi a cogliere gli stimoli che offriranno le escursioni nell’ambiente e tra la gente della Valle dell’Omo. Hotel: JInka Resort hotel o similari
Giorno 5 lunedì: Jinka – Mursi – Benna: escursione nel Mago Park dove vivono i Mursi. Ritorno verso Jinka e campo in un villaggio Benna 237 km 5:00 hours Pista
La mattina andremo alla scoperta del Mago park che attraverseremo per incontrare il popolo dei Mursi.
Il Mago Park è un ambiente selvaggio, di savana aperta e di foreste di acacie. Con il Parco dell’Omo è una riserva naturale per uccelli, antilopi, dik dik, bufali, zebre e anche leoni e leopardi. I Mursi sono una tribuù di 5000 persone che vivono vivono nell’area tra i due fiumi Mago e Omo e sono noti per la tradizione delle donne di deformare il labbro inferiore con piattelli di argilla. Le tradizioni più note tra i Mursi sono legate al matrimonio, sia per gli uomini che per le donne. Quella che riguarda le donne è uno dei soggetti più noti per chi abbia avuto qualche frequentazione con riviste o documentari sull’Africa: l’usanza di deformare il labbro inferiore con piattelli di argilla. Dopo il ritorno a JInka proseguiremo verso un villaggio Benna. I Benna sono un gruppo etnico che vive in un territorio a nord degli Hamer e dei quali sono un sottogruppo. Le tradizioni dei Benna sono le stesse degli Hamer ma decorazioni e acconciature sono diverse: capelli a treccine e ornamenti fatti di perline blu e azzurre. Le donne portano in testa un copricapo fabbricato con una zucca tagliata a metà. Notte in Campo
Giorno 6 martedì: Benna – Karo – Turmi: visita a villaggi e dei Benna e dei Karo e in auto a Turmi, da cui si effettuano le escursioni nel basso Omo
200 km 3:30 hours Pista
La mattina ci sveglieremo nel villaggio e dopo colazione partiremo insieme alla gente del villaggio per il grande mercato del martedì
Il mercato settimanale di Alduba è di martedì ed è punto di incontro di Tsemay e Benna, clan del gruppo etnico Hamer. I Benna sono soprattutto pastori e vendono soprattutto tabacco, miele, pelli di capra, burro e frutta stagionale. Dopo il mercato proseguiremo verso un’altra etnia: i Karo che vivono sulla sponda del fiume Omo. I Karo sono di origine omotica e si dipingono il corpo con colori naturali. Sono uno dei gruppi meno numerosi tra le tribù dell’Omo. Arrivo a Turmi. Hotel: Buska Lodge
Giorno 7 mercoledì: Turmi – Omorate – Turmi; esplorazione della regione degli Hamer e a Omorate esursione in barca sull’Omo fino ai villaggi Dassanech. Ritorno a Turmi 160 km 3 ore
Omorate è un Villaggio di frontiera, pochi km e siamo in Kenya, qui vive il popolo dei Desanech. Percorreremo in barca una parte del fiume Omo.
I Dassanech vivono in un territorio nella zona del delta dell’Omo, dalla sua riva occidentale fino a sud, dove il fiume entra nel lago Turkana. Nei pressi di Omorate si può visitare un villaggio e partecipare alla vita lungo il fiume. La loro origine potrebbe essere nilotica. I Dassanech, chiamati anche Galeb, sono pastori e pescatori e in parte coltivatori, secondo un modello misto comune a molte economie di sussistenza che si basano sulle risorse e sui cicli delle stagioni. Ritorno a Turmi in un villaggio Hamer,dove passeremo la notte. Gli Hamer vivono nel vasto territorio tra l’Omo River e il Chew Bahir e i loro principali villaggi sono Turmi e Dimeka. Riti di iniziazione e decorazioni del corpo fanno parte delle tradizioni. Campo
Giorno 8 giovedì: Turmi – Konso: esplorazione della zona degli Hamer e in auto verso la savana di Key Afer e poi in direzione nord verso le colline terrazzate dei Konso 230 km 4:00 ore Asfalto/Pista
Partenza per Konso dove si svolge il mercato settimanale.
Dopo il mercato visiteremo il museo: Il museo di Konso conserva testimonianze della cultura dei Konso, tra cui le famose “waka”, le stele funerarie in legno
I Konso occupano l’ultimo tratto di dolce altopiano verso la valle dell’Omo prima che diventi savana. Una zona patrimonio Unesco per come i Konso hanno terrazzato i terreni salvandolo dall’erosione. Notte in un villaggio Konso Notte in campo
Giorno 9 venerdì: Konso – Arba Minch: dalle colline terrazzate dei Konso in auto lungo la Rift Valley verso la cittadina sulle rive dei laghi Chamo e Abay e poi verso nord nella regione del Walayta 210 km 3:30 ore
La mattina partenza per Arba Mich e gita in barca sul lago nel parco del Nec Sar.
Il parco del Nech Sar e i laghi Chamo e Abay sono punti di osservazione per i birdwatchers; ma tra safari sulle quattro per quattro ed escursioni sui laghi si possono osservare zebre, coccodrilli e ippopotami. Il parco nazionale del Nech Sar protegge zone di savana, colline, praterie e paludi: le praterie del Nech Sar, "White Grass", da cui prende il nome; un'ampia parte dei laghi Chamo e Abaya; e l'istmo di terra che li divide, che è chiamato "Egzer Dilday", il "Ponte di Dio". Proseguimento per Arba Minch. Hotel: Hailè Resort
Giorno 10 sabato: Arba Minch – Langano: 180 km 3:00 ore via Shashamane
Dopo Arba Minch attraverseremo il territorio del popolo dei Dorze che vivono sulle montagne a nord di Arba Minch.
E’possibile fare una piacevole passeggiata per visitare il villaggio, con le loro capanne di bamboo e assistere al procedimento di utilizzo delle foglie dell’albero chiamato “falso banano” IL sabato è giorno di mercato. Proseguimento fino al lago di Langano. Hotel: Sabana Lodge
Giorno 11 domenica: Langano - Addis Abeba: 315 km 5:30 ore
Il lodge è su un lago, il più piccolo della Rift Valley e l’unico balneabile in Etiopia, ma abitato da ippopotami e numerose specie di uccelli. Passeggiata nel bel bosco originario nella parte sud del lago con avvistamento di diverse specie di uccelli. Proseguimento per Addiss Abeba. Arrivo ad Addis stanze day use (una per 4 pax fino alle 19:30) cena tradizionale e trs aeroporto.
Quota a persona: 2050 €
Supplemento stanza/tenda singola: 250 €
Il prezzo include:
trasferimenti con veicolo fuoristrada con carburante e autista-guida
Guida parlante italiano
Alloggio in hotel a pensione completa
Veicolo di appoggio con il materiale da campeggio
Cuoco professionista, con materiale da campeggio e cucina
Acqua minerale ai pasti
Ingressi ai villaggi e parchi nazionali
Gita in barca sul lago Chamo e delta dell’Omo
Il prezzo non include:
bibite ed alcolici
mance
eventuali feste e cerimonie speciali
ingressi per videocamera
volo di arrivo in Etiopia
assicurazione di viaggio
Logistica. Per realizzare il tour in modo ottimale contenendo i costi le soluzioni della logistica cambiano secondo la composizione del gruppo:
nº partecipati Personale Medir extra Nº di veicoli Veicolo extra per campeggio
2 Cuoco
3 Cuoco
4 Cuoco 1 Si
5 Cuoco e guida 2 No
6 Cuoco e guida 2 Si
7 Cuoco e guida 2 Si
8 Cuoco e guida 3 Si
9 Cuoco e guida 3 Si
10 Guida, cuoco, e aiuto cuoco 3 Si
11 Guida, cuoco, e aiuto cuoco 3 Si
12 Guida, cuoco, e aiuto cuoco 4 Si
L’Etiopia è uno tra i paesi più interessanti del continente africano e del mondo intero. Le ragioni di questo interesse sono molteplici: geografiche, per la straordinaria gamma di ambienti climatici che caratterizzano il suo territorio; culturali, per la sua storia che affonda le radici ai primordi dell’umanità; etnografiche, grazie alla varietà di culture che qui si possono incontrare, dalle più complesse e raffinate a quelle più semplici e ancora legate a una concezione arcaica dell’esistenza scandita dai cicli naturali.
CONSIGLI DI VIAGGIO
DOCUMENTI
E’ necessario il passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data di partenza ed il visto di ingresso. I cittadini UE possono ottenere il visto di ingresso all’arrivo in aeroporto. Le formalità sono molto semplici ed il costo è di USD 20,00
SALUTE
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Per quelle facoltative e per l’eventuale profilassi antimalarica Vi consigliamo di rivolgerVi al vostro medico curante o all’Ufficio di Igiene della vostra città. Vi ricordiamo che sull’altopiano non ci sono zanzare.
FARMACIA DA VIAGGIO
Consigliamo di portare i medicinali assunti con regolarità in quantità sufficiente a tutta la durata del viaggio (è difficile trovare i medicinali fuori dalle città ed in particolare gli stessi medicinali commercializzati in occidente) nonché una farmacia personale che contenga, tra l’altro:
- Analgesici/antipiretici: acido acetilsalicilico e nimesulide
- Antibiotici: come ciproxin o amoxicillina o acido clavulanico
- Antimalarici: da portare comunque 2 confezioni di Lariam in caso di emergenza
- Antidiarroici: loperamide o caolino in caso di sintomi
- Sali reidratanti: in caso di perdite di liquidi
- Contro il mal di auto/aereo: una confezione di compresse o gomme da masticare o bracciali
- Antistaminici: in caso di reazioni allergiche
- Forbici, pinzette e termometro;
- Garze, cerotti, e acqua ossigenata.
- Creme solari
- Insettifughi (tipo autan, off, etc)
ABBIGLIAMENTO
- scarpe comode (si consigliano scarpe da trekking)
- sandali (meglio se tecnici)
- ciabatte facili da asciugare per doccia
- giacca a vento smanicata
- k-way
- felpa/pile
- pantaloni lunghi cotone/lino (colori chiari)
- camicie a maniche lunghe cotone/lino (colori chiari)
- magliette cotone
- costume da bagno
- biancheria intima
- marsupio piatto sottomaglia per passaporto
- occhiali da sole
- cappello
ALTRO
- sacco a pelo
- asciugamani
- binocolo
- torcia da testa e batterie di ricambio
- coltellino/borraccia
- macchina fotografica/videocamera/batterie di ricambio!!!
- fotocopia passaporto e 2 fototessere
BAGAGLIO
Per ragioni di spazio e convivenza ogni persona dovrà avere un solo borsone/zaino grande di max 15 kg con dimensioni massime di 30x40x60 cm oltre al classico zainetto a mano con attrezzatura fotografica. Sono da evitare zaini da montagna con spallacci e imbraghi inutili e ingombranti, che possono facilmente riportare danni durante i viaggi.