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Questa proposta, che negli anni scorsi ha suscitato un grande interesse e che abbiamo il grande piacere di riproporre, è destinata a chi vuole farsi un’idea dell’Eritrea e dei suoi posti più significativi, senza però includere un soggiorno alle Isole Dahlak. Ancora quasi del tutto estranea alle logiche del turismo commerciale, l’Eritrea propone un’eccitante sfida a chi ami le mete ancora inesplorate: l’Eritrea combina scenari tipicamente abissini; scarpate, altopiani e picchi vertiginosi, con interessanti siti archeologici. Rimane una delle mete più affascinanti del Corno d’Africa: il suo mix unico di influenze abissine, arabe e mediterranee ne fa un paese davvero suggestivo. Questo viaggio, un po’ un “assaggio” dell’Eritrea e delle particolarità e bellezze che ha da offrire, ha un accompagnatore d’eccezione: la scrittrice Erminia Dell’Oro.
Erminia, è un’asmarina “DOC”, è nata ad Asmara dove suo nonno paterno si stabilì nel 1896 ed ha vissuto ad Asmara vent'anni; si è trasferita in Italia mantenendo costanti legami con il paese d'origine. Ha seguito da vicino le sorti del popolo eritreo durante la lunga guerra di liberazione: sull'Eritrea e, anche come inviata, ha scritto numerosi articoli e reportage. Ha scritto vari libri, alcuni legati alle tematiche del colonialismo italiano, della Shoà, delle guerre e delle recenti e drammatiche immigrazioni. Tra questi, quelli ambientati in Eritrea durante gli anni del colonialismo e nei successivi, “Asmara addio”, “L’Abbandono”, “Il fiore di Merara”, “La gola del diavolo” e “Vedere ogni notte le stelle”, l’ultimo dei suoi libri, presentato a Giugno del 2010. Ha dunque tutte “le carte in regola”, e sarà una compagna di viaggio preziosa per mostrare le bellezze e la storia dell’Eritrea, ancora quasi tutte da scoprire.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (minimo 8 persone): Euro 1695
Supplementi partenze da altri aeroporti: Euro 100
Tasse e Fuel Surcharge al 31/12/2014: Euro 248
Supplemento camera singola: Euro 125
LA QUOTA INCLUDE:
•Volo aereo di Linea in classe economica, con partenza da Milano Malpensa/Roma Fiumicino, e ritorno a Milano Malpensa/Roma Fiumicino.
•Sistemazione in alberghi di categoria turistica, in camera doppia (o come meglio precisato nel programma di viaggio) trattamento pensione completa, incluse bevande locali ai pasti oltre a snack e bevande lungo la strada;
•Tutti i trasferimenti in autovettura/pullmino privati.
•Autista/Guida, di lingua inglese/italiana, durante le escursioni, esclusi i periodi liberi.
•Ingressi, tasse e permessi.
•Assicurazione turistica, che copre i rischi sanitari, quelli inerenti al bagaglio registrato e quelli relativi agli annullamenti del viaggio.
LA QUOTA NON INCLUDE:
•Diritti d’iscrizione: € 80,00.
•Visto d’ingresso: € 50,00 ottenibile tramite i nostri uffici. Sono necessarie 3-4 settimane per ottenerlo e vale tre mesi dalla data di concessione.
•Escursione col treno a vapore
•Bevande importate, extra e mance.
•Spese extra di carattere personale.
•Tutto quanto non indicato espressamente nel programma di viaggio.
NB: Le quote sono state calcolate applicando le tariffe aeree attualmente in vigore. Queste possono variare sia per quel che riguarda le classi di prenotazione , le date di emissione nonchè le tasse aeroportuali, le security tax ed eventuali fuel surcharge. La nostra quotazione è pertanto da considerarsi sempre soggetta a riconferma, sino a quando non avremo le conferme delle prenotazioni aeree, dei servizi offerti e di eventuali oscillazioni dei cambi applicati: 1€=1,20$ (con una tolleranza del 3%)
NB: attualmente sono cambiate le modalità per la concessione dei visti di ingresso in Eritrea: i passeggeri devono recarsi personalmente in ambasciata a Roma o al consolato a Milano (a seconda del luogo di residenza) a richiedere il visto. i tempi per l’ottenimento sono di almeno 2-3 settimane. Il visto ha validità per l’ingresso di 3 mesi dalla data di concessione, pertanto consigliamo di richiederlo immediatamente. Il costo è di 50€
NB:
- Questo viaggio prevede il trattamento di FB (pensione completa incluse bevande ai pasti), inclusi anche snack e bevande lungo la strada;
- Hotel: L’attribuzione delle stelle agli alberghi non corrisponde agli standard europei. Fuori Asmara, quasi sempre, nonostante siano sistemazioni semplici gli hotel proposti sono tra i migliori disponibili, ma a volte, causa la mancanza di energia elettrica, anche in questi può capitare che non sia disponibile elettricità e quindi acqua calda. Inoltre, in alcuni alberghi, può essere carente la gestione della manutenzione, in particolar modo nei locali da bagno. In alcune località, (Asmara e Massawa), col pagamento di un supplemento è possibile optare per sistemazioni in alberghi di di categoria superiore, i migliori attualmente disponibili.
- Il nostro primo obiettivo è quello di organizzare per voi un viaggio in grado di soddisfare tutti i vostri desideri. Non esitate quindi a chiederci qualsiasi informazione che riteniate utile, e a illustrarci tutti i dettagli che ritenete importanti affinché il vostro viaggio, oltre ad avere un’ottima riuscita, rimanga davvero nella vostra memoria come una delle più belle esperienze della vostra vita.
NOTIZIE UTILI
•Per l’ingresso in Eritrea è necessario munirsi previamente del visto di ingresso, che si richiede all’Ambasciata Eritrea a Roma o al Consolato a Milano. Le attuali disposizioni prevedono che la richiesta del visto venga fatta direttamente dall’interessato. Vi invitiamo quindi a contattare l’Ambasciata o il Consolato e richiedere il visto al più presto, perché i tempi per l’ottenimento possono a volte essere anche molto lunghi. Dal giorno di concessione del visto è possibile entrare in Eritrea per i successivi tre mesi
•Non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Per quelle consigliate rivolgetevi all’ufficio di Igiene della vostra città.
•Vi ricordiamo che i telefoni cellulari italiani, in Eritrea non funzionano, perché non c’è roaming. Potete telefonare all’estero dagli alberghi o dagli uffici della Eritrean Telecommunication, che pratica tariffe più convenienti.
•Valuta: sono ben accetti sia gli Euro che i Dollari Americani, ma è consigliabile portare dei contanti. I cambi attuali orientativi sono di 15.25 Nakfa per 1 $USA, e 19,00 Nakfa per 1 Euro.
•Al momento del vostro arrivo in aeroporto, dovete compilare la dichiarazione della valuta estera che avete con voi in ingresso. Accertatevi di compilarla e di averne una copia timbrata e firmata dall’addetto in aeroporto. Effettuate i cambi esclusivamente in banca, in hotel o negli uffici autorizzati, che provvederanno a annotare sulla vostra dichiarazione i cambi effettuati. Al momento del ritorno in Italia vi sarà richiesto di compilare una seconda dichiarazione della valuta estera in vostro possesso al momento della partenza. Eventuali incongruenze costituiscono reato, e possono far si che vi venga negato il permesso di partire sino alla definizione della pendenza. Vi invitiamo pertanto ad attenervi strettamente alle disposizioni della legge valutaria eritrea.
•Se portate con voi dollari americani, ricordate che le emissioni antecedenti il 1990 non vengono accettate, o se lo sono vengono praticati cambi molto svantaggiosi.
•Durante le escursioni è opportuno che ogni partecipante abbia con sé dell’acqua minerale per uso personale, in quanto lungo la strada e fuori dalle grandi città non sempre è disponibile.
•E’ sempre meglio portare con se, nelle escursioni, una giacca leggera o un k-way.
•Fuori da Asmara è difficile o impossibile acquistare rullini fotografici, batterie e quant’altro. E’ necessario quindi avere con se sempre tutto il necessario.
•In Eritrea molti farmaci comuni in Italia non sono disponibili. Ricordate di portare con voi tutti i medicinali di cui ritenete di avere bisogno, e in quantità sufficiente al vostro viaggio.
•Per chi soffre il mal d’auto e mal di mare: le strade sono molto tortuose, e quindi l’assunzione di farmaci per il mal d’auto o l’uso dei bracciali è consigliato, anche per le escursioni in barca alle isole Dahlak.
•Per questioni logistiche e di organizzazione, potrebbe essere possibile che non tutto il gruppo ceni o pranzi nello stesso ristorante.
L'Arcipelago delle Dahlak:
Le isole Dahlak rappresentano uno degli ultimi paradisi sommersi. Isolate dal turismo per oltre trent'anni, a causa della guerra di indipendenza eritrea, conclusasi nel 1992, e tuttora assai poco conosciute perchè mancano strutture alberghiere, turistiche e sportive (diving) adeguate, vanno vissute con un certo spirito d'adattamento, sia per quel che riguarda i trasporti (i sambuchi di Afronine Amal e Tesfa sono senz'altro le imbarcazioni di questo tipo migliori di Massawa, ma abbastanza spartani secondo gli standard del Mar Rosso settentrionale o dell'Oceano Indiano, per limitarci ai mari più vicini), sia per quel che riguarda il pernottamento (in alternativa alle cuccette di bordo c'è solo la sistemazione in tenda sulle varie isolette), sia, infine per quel che concerne la disponibilità di acqua dolce: le Dahlak sono, infatti un arcipelago molto arido, situate così come sono tra il deserto della penisola arabica ad oriente e quello dancalo ad occidente, per cui ogni sambuco deve portare con sè un'idonea scorta di acqua potabile (bottiglie di acqua minerale) e di acqua dolce per cucinare e per sommari risciacqui (potabilizzabile in condizioni di necessità o mediante bollitura o mediante additivi quali Micropur, Steridrolo od Amuchina). Questi piccoli sacrifici sono però ricompensati da una natura, sopra e sotto il mare, ancora pressochè intonsa, che consente di vivere emozioni fortissime. Le oltre 200 isole d isolette dell'arcipelago, molte delle quali senza nome sulle carte nautiche, sono, tranne quattro (Dahlak Kebir, Dissei, Norah e Dehel) disabitate. Quasi tutte di origine corallina (fanno eccezione Dissei a sud ed alcune all'estremo nord, di origine vulcanica), sono in genere costituite in tavolati di corallo fossile, alti sulla superficie del mare soltanto qualche metro, con coste sempre di corallo fossile interrotte da spiaggette di sabbia corallina. Le più piccole (Madote, Assarca, Enteara, Dahret, Dohul Bahut solo per citarne alcune previste nei tre itinerari proposti) sono invece nulla di più che banchi di sabbia corallina, la cui sommità massimaè di un paio di metri sul livello del mare e con una vegetazione scarsissima, costituita da bassi arbusti). La fauna selvatica delle isoleè costituita da uccelli (vari tipi di gabbiani, cormorani e trampolieri, pellicani, falchi pescatori, aquile di mare, sterne, ibis) e da crostacei (granchi e paguri). Sulle isole abitate e maggiori si trovano anche animali domestici spesso in assoluta libertà (dromedari, asinelli, capre e pecore). A Dahlak Kebir vi sono anche gazzelle e, nell'interno, si dice siano presenti aspidi. Pressochè assenti insetti molesti, tranne nelle isole maggiori od in quelle che presentano mangrovie durante il periodo delle piogge, quandoè possibile che vi siano mosche e zanzare. La fauna marinaè quanto di meglio si possa pensare in questi mari tropicali: sono presenti e facilmente osservabili infinite specie di pesci di barriera (farfalla, angelo, scorpione, pipistrello, di vetro, pappagalli, donzelle eccetera), varie specie di razze e trigoni, molti tipi di pesce commestibile (lasciate però che siano i pescatori dei sambuchi a procurarveli!): bonitos e alalunga, sgombri e maquerel, saraghi e dentici, carangidi e ricciole, leccie e quel pesce misterioso che Gianni Roghi battezzò "cefalone". Frequenti anche per gli snorkellisti gli incontri con delfini e barracuda, non rari, soprattutto se ci si spinge alquanto al di fuori dei bassi fondali attorno ai coralli, quelli con testuggini e squali (pine nere, pinne bianche, grigi). Non frequenti per chi nuota in superficie o si immerge soltanto in apnea gli incontri con le mante e gli squali martello. Per chi invece vuole fare immersioni con bombole ed attrezzature cinefotosub alcune raccomandazioni particolari: la trasparenza delle acque delle Dahlak nonè ottima, per la ricchezza di plancton;è indispensabile essere accompagnati da un divemaster governativo; le immersioni su alcuni relitti sono vietate (in particolare quelli più recenti, risalenti alla guerra di indipendenza, e concentrati tutti tra l'isola di Nokra e quella di dahlak Kebir, ma anche, a quanto risulta, anche alcuni di quelli più antichi, come il Nazario Sauro, il Mazzini, il Panaria); a tutt'oggi nonè presente a Massawa una camera iperbarica, nè mezzi di soccorso veloci. A tutti, invece due raccomandazioni di ordine generale: proteggersi adeguatamente dai raggi del sole non solo con le apposite creme, ma anche, i primissimi giorni, per le pelli più sensibili, con magliette e fuseaux, anche durante le nuotate; la presenza di plancton urticante può rendere necessario avere con sè idonei medicinali.
Qualche cenno, infine sulle isole, citate in ordine alfabetico:
Assarca: isolette gemelle di sabbia corallina, con bellissimo reef attorno a quella più meridionale
Dahret: gioiellino di sabbia, con splendidi coralli. Sulla punta meridionali avvistati più volte branchi di delfini che si avvicinavano a riva e mante che pascolavano sul fondale sabbioso
Dahlak Kebir: l'isola grande, la più grande dell'arcipelago. Con almeno quattro villaggi è caratterizzata da un grande golfo (il Gubbet Mus Nefit), all'interno del quale giacciono molti relitti di navi, risalenti sia alla 2^ G.M. (i più famosi sono l'Urania, il Nazari Sauro, il Mazzini, Il Panarea. Soltanto il primoè visibile dagli snorkellisti), sia di epoche più recenti (una grande nave recupero, un mercantile più piccolo e due motomissilistiche sovietiche, il mercantile etiopico Ras Dogon). Nei pressi del villaggio di Old Dahlak Kebirè visitabile la necropoli araba e turca, con alcune lapidi che presentano incisioni in caratteri cufici. Si possono anche vedere alcuni degli oltre 360 pozzi che consentono agli abitanti ed agli animali di sopravvivere in quest'isola caldissima. Sono presenti sull'isola un posto radiotelefonico, l'improbabile villaggio turistico di Luul un posto di polizia militare. Di fronte al villaggio turistico, nel canale nord che consente di uscire dal Gubbet Mus Nefit (di solito vi si entra da quello sud),è possibile vedere dalla barca la vicinissima isola di Nokra, con l'antico carcere turco, poi italiano, poi etiopico, ora eritreo. La presenza di militari impedisce a tutt'oggi l'approdo.
Dissei: l'unica isola dell'arcipelago che presenta delle alture (cinquanta-sessanta metri!). Tipico villaggio di pescatori afar, con mercatino di conchiglie
Dur Gaam: gemella della vicina Dur Ghella, ha bellissimi reef sia sul lato sud che su quello nord. Avvistati frequentemente squali (i fondali sprofondano repentinamente). Sulla punta est, boschetto di mangrovie e tracce di insediamenti militari italiani
Dur Ghella: isoletta di sabbia corallina con bella barriera
Enteara: altra splendida isoletta di sabbia corallina, con altrettanto splendido reef
Madote: banco corallino microscopico, con fanale a traliccio e splendido fondale
Shumma: vicina a Dahlak Kebir, offre un ancoraggio per le imbarcazioni all'interno di due grandi bracci di coralli sommersi. A terraè possibile andare a visitare un paio di pozzi riparati da un boschetto di acacie, i resti di un insediamento militare italiano della 2^ G.M. (batteria navale "Quarto"), il faro, un boschetto di mangrovie
Abbigliamento ed attrezzature varie da portare alle Dahlak
Prima di tutto, alcune doverose avvertenze per chi vuole visitare le isole Dahlak: le popolazioni rivierasche e delle isole sono di religione islamica, e di conseguenza, in segno di rispetto per gli usi locali sarà necessario avere un abbigliamento consono, quando si visitano i villaggi. Per gli amanti della pesca, ricordiamo che a bordo c'è solo l'attrezzatura per la pesca dei marinai. Chi desidera pescare deve portare con se le necessarie attrezzature (in Eritreaè difficile trovare attrezzature professionali). Per le persone con pelle sensibile,è opportuno usare precauzioni particolari, ad esempio coprendosi anche in acqua con pantaloni aderenti e t-shirt. Ancora, le attrezzature per il mare sono riferite soltanto a snorkellisti o semplici nuotatori e non ai divers. Da ultimo, le indicazioni che seguono riguardano esclusivamente il viaggio alle isole, per chi desideri fare escursioni in altre zone dell'Eritrea dovrà utilizzare i necessari, specifici ulteriori capi d'abbigliamento ed attrezzature.
Abbigliamento
- felpa o pullover
- K-way o poncho
- un paio di pantaloni lunghi leggeri
- almeno un paio di pantaloncini corti
- T-shirt a volontà (magari una maniche lunghe )
- una tuta da ginnastica (meglio se comoda e calda, da utilizzare anche come pigiama)
- almeno due costumi da bagno
- un pareo
- un telo da mare
- almeno un asciugamano
- cappello o berretto
- scarpe da ginnastica o sandali con suola robusta (da utilizzare anche in acqua)
- occhiali da sole
Attrezzatura per il mare
- almeno una maschera sub con boccaglio (si raccomanda di portarla ben protetta nel bagaglio a mano)
- pinne
- lenze per la traina (suggerito filo da 100, terminale da 80 o cavetto d'acciaio, robusto artificiale con ancorotto)
- guanti da mare o da pesca
Attrezzatura cinefotografica
- fotocamera con pile di scorta
- pellicole idonee
- videocamera con pile di scorta
- caricabatteria per videocamera
Attrezzatura per la notte
- sacco lenzuolo o sacco a pelo leggero
- almeno una federa
- mascherina da notte
- calzerotti
Attrezzature ed oggetti vari
- coltello milleusi attenzione ai controlli negli aeroporti!
- torcia frontale con pile di scorta
- pinzette per bucato
- accendino
- set cucito d'emergenza
- alimenti personali suggerito latte condensato
- un paio di buste di tela o di cellophan per riporre indumenti od oggetti sporchi o bagnati
- nastro adesivo impermeabile
- sveglietta da viaggio
- posate da campo
- bicchiere o boccale infrangibili
- borraccia
- per gli appassionati, bussola o GPS
- per gli appassionati, carte da gioco
Sanitari e medicinali
- borsino da toilette attenzione alle forbicine!
- sapone e shampoo per acqua di mare
- potabilizzatore micropur o simili
- protettori solari
- antistaminico, antidolorifico, antipiretico, antinfiammatorio
- medicinali di uso personale
- medicinali di profilassi del viaggiatore
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