1° GIORNO venerdì Italia - Asmara
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto della città di partenza in tempo utile per la partenza del volo di linea per Asmara. Pernottamento a bordo.
2° GIORNO sabato Asmara
Arrivo ad Asmara nelle prime ore del mattino.
Welcome in aeroporto e trasferimento in hotel. Mattinata a disposizione. Nel pomeriggio visita guidata della città di Asmara.
Asmara, capitale del paese, conserva una chiara impronta del periodo coloniale italiano, negli edifici e nell’arte; ma oltre alle sue notevoli opere architettoniche e giardini perennemente fioriti, questa città è intimamente segnata dall’impronta lasciata dagli italiani nelle abitudini degli abitanti.
Visitare Asmara è un viaggio a ritroso nel tempo, in un passato che un po’ è anche nostro perché appartiene ai ricordi dei nostri genitori, perché l’abbiamo studiato sui libri di storia e ripetutamente visto nei documentari alla televisione.
Pernottamento ad Asmara, Midian hotel o similare. Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
3° GIORNO Domenica ASMARA - KEREN
Se disponibile, in mattinata escursione in treno a bordo della mitica “littorina” o del treno trainato dalle locomotive a vapore Mallet dei tempi coloniali. (escursione facoltativa e a pagamento, soggetta a disponibilità).
Si avrà la rara opportunità di percorrere una delle più ardite ferrovie al mondo, la cui costruzione è iniziata nel 1897, a bordo dei treni che risalgono ai tempi delle colonie, ancora efficienti grazie ad una “amorosa” manutenzione. Si percorrerà il tratto Asmara-Arbaroba, circa 18km una della parte del tratto più suggestivo e panoramico dell’intero itinerario.
Se l’escursione col treno non sarà disponibile, la mattina continuerà la visita di Asmara.
Nel pomeriggio partenza per Keren, con varie soste lungo la strada ed arrivo nel tardo pomeriggio Pernottamento a Keren, hotel Sarina o similare.
Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
4° GIORNO Lunedì KEREN - ASMARA
Oggi a Keren c’è il mercato del bestiame, e quindi un crocevia che attira tutti gli abitanti delle zone circostanti la città. Dedicheremo la giornata a visitare la città ed il suo mercato.
Sosta al Santuario della Madonna del Baobab, legato ad una storia miracolosa che salvò la vita ad alcuni militari italiani.
Merita sicuramente una visita il Santuario di Mariam Dearit, dove è venerata una Madonna nera inserita nella cavità di un maestoso baobab, e considerata da tutti la regina e protettrici del paese.
Visita ai cimiteri di guerra in cui sono sepolti soldati italiani e ascari (gli indigeni eritrei che combattevano a fianco alle nostre truppe) e a quello britannico.
Se possibile, sosta a Elabered per la visita alla “concessione De Nadai”. Qui venne realizzato dai coloni italiani un efficiente sistema di dighe, ancora oggi funzionante, che permette di coltivare ortaggi e frutta e di allevare animali in stalle modello. Lungo il fiume si vedono grandi alberi di mango.
Pernottamento ad Asmara, Midian hotel o similare. Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
5° GIORNO martedì ASMARA – DEKAMERE’ – SEGHENEYTI – ADI KEY – ALTOPIANO KOHAITO – ASMARA
Prima colazione e partenza per Dekamerè, in direzione sud, con i fuoristrada 4x4. A Dekamare una breve passeggiata ci farà conoscere il centro, con le case in stile italiano dei primi del ‘900, ed il mercato locale: quello coperto per le varie mercanzie e i generi alimentari, quello degli animali all’aperto. Dalla città si sviluppa la strada che da Dekamere porta a Nefasit, che fu costruita dagli italiani in soli 7 mesi, attraversando la famosa Piana D’Ala e creando una strada che raggiungeva l’Etiopia senza transitare da Asmara. Continuazione per Segheneyti dove si osserveranno i maestosi alberi di sicomoro, i più grandi del paese, alcuni vecchi anche di 300 anni, in quella che è detta la “Valle dei Sicomori”. Il più bello è riprodotto su una banconota del Paese. Sosta ad Adi Keyh. Arrivo a Senafè e Kohaito, dove si ergono le rovine delle antiche città axumite di Metara e di Coloe. Pranzo in ristorante. Rientro ad Asmara, Pernottamento in albergo, B&B.
NB: questa escursione è soggetta a riconferma per l’ottenimento dei permessi. Nel caso che non venissero ottenuti, l’escursione arriverà sino alla Piana dei Sicomori.
6°- 7°- 8° GIORNO Mercoledì Giovedì Venerdì ASMARA - MASSAWA – ARCIPELAGO DAHLAK
Prima colazione e partenza per Massawa. (2400 metri circa di dislivello con Asmara in poco più di 100 km di strada), se possibile lungo la panoramica strada delle Pendici orientali. Lungo la strada si incontreranno le cittadine di Nefasit, Embatcalla, Ghinda, Dongollo Alto ed infine Dongollo Basso famosa per le sue acque minerali.
Finalmente arriviamo in vista del mare! Le due attraenti isole che formano Massawa si chiamano Taulud e Massawa, ed entrambe sono collegate alla terraferma tramite dei terrapieni che fungono da ponti.
Subito dopo l’arrivo a Massawa, ci imbarcheremo per l’escursione di tre giorni alle isole Dahlak in motoscafo. L’itinerario prevede la visita di alcune isole tra le più interessanti e le più ricche di barriera corallina, e verrà definito in prossimità delle date di partenza della crociera, anche se il programma definitivo verrà deciso dal capitano il giorno di partenza sulla base delle condizioni e previsioni meteo, nonché delle isole per cui si è ottenuto il permesso di accesso.
NB: Alcune avvertenze doverose: la crociera alle Dahlak, richiede adattabilità: il pernottamento sarà in tenda sulle isole (ampie tende ad igloo mt 2,50 x 2,50x 1,90H, dotate di lettini da campo, cuscino, lenzuola e federe, seggiole e tavoli sono messi a disposizione dall’organizzazione);
le riserve di acqua dolce sono limitate quindi dimenticatevi docce giornaliere. Saranno disponibili servizi igienici da campo.
I pasti saranno preparati dal cuoco che vi accompagnerà. Si mangerà pesce appena pescato, il pane sarà quello tipico dancalo, fritto o cotto in padella, la frutta ci sarà solo i primi giorni, però non mancheranno the e caffé, pasta e riso, forse anche del formaggio locale, biscotti e marmellata per la colazione, oltre alla, per chi la preferisce, tipica colazione della costa: il “foul” a base di fave, o una frittata con l’aggiunta di peperoncino! Non mancherà un goccio di areki (l’anice locale), da gustare la sera, magari sulla spiaggia, attorno al fuoco chiacchierando con i compagni di viaggio o ammirando un incredibile cielo con (vedere per credere!) milioni di stelle, una visione mozzafiato davanti alla quale ognuno rimane stupefatto e senza parole e, se saremo fortunati, un mare luminoso per il plancton fosforescente.
L’ottavo giorno si rientrerà a Massawa nel primo pomeriggio e si raggiungerà Asmara in serata.
6° e 7° giorno: Pernottamento in tenda sulle isole
8° giorno: pernottamento ad Asmara, Midian Hotel o similare
Durante la crociera: trattamento FB (Pernottamento, prima colazione, pranzo, cena, incluse bevande 4pcs/gg/persona tra acqua, birra locale, bibite).
9° GIORNO Sabato ASMARA
Continua la visita guidata di Asmara, in relax e con i tempi asmarini. Ci inoltreremo nel cuore indigeno della città.
Filtrati dalla sensibilità artistica italiana, Asmara ha accolto praticamente tutti gli stili del primo scorcio del Novecento diventando la città Modernista d’Africa per eccellenza. Una specie di foglio bianco dove gli architetti italiani del ventennio fascista, lontani da vincoli e costrizioni della madre patria, poterono disegnare la città dell'utopia. Pernottamento ad Asmara, Midian hotel o similare. Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
10° GIORNO Domenica ASMARA - ADI QUALA - ASMARA
Prima colazione e partenza con i fuoristrada 4x4 lungo la strada che porta verso l’Etiopia in direzione di Adua e Axum. Arrivo nella valle del Mareb e visita alla chiesa di Santa Rita ad Adi Quala dove è situata la lapide in ricordo dei morti del Nova Scotia.
Nella cittadina di Adi Quala, ai confini dell’Etiopia, visiteremo la chiesa copta, dedicata alla Madonna, una delle poche costruite ai tempi coloniali, di bella fattura e che ospita al suo interno bei affreschi.
Poi vedremo la chiesetta cattolica di Santa Rita che custodisce la lapide in ricordo dei morti del “Nova Scotia “e poi andremo a visitare il sacrario che custodisce i resti dei caduti nella battaglia di Adua del 1896.
Proseguimento per Daaro Khonat dove si trova il Sacrario dei caduti di Adua. Da qui si gode una delle più spettacolari viste e uno splendido panorama della valle del Mareb, e in giornate cristalline, la vista spazia sino a raggiungere appunto le ambe di Adua.
Il significativo manufatto architettonico è stato eretto nell’ottobre 1939 per ricordare la sanguinosa battaglia di Adua del 1° marzo 1896. La battaglia di Adua o Abba Garima, momento culminante e decisivo della guerra di Abissinia, ebbe luogo tra le forze italiane, comandate dal tenente generale Oreste Baratieri, e l'esercito abissino del negus Menelik II. Gli italiani subirono una pesante sconfitta, che arrestò per molti anni le loro ambizioni coloniali sul corno d'Africa. La guerra era iniziata nel dicembre del 1895, quando le truppe etiopiche avevano attaccato gli sparpagliati presidi italiani nella regione di Tigrè, occupata nell'aprile precedente; gli italiani erano stati colti di sorpresa, ed erano incappati subito in una sconfitta nella battaglia dell'Amba Alagi il 7 dicembre.
Rientro ad Asmara in serata. Pernottamento ad Asmara, Midian hotel o similare. Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
11° GIORNO Lunedì ASMARA
E’ l’ultimo giorno e sicuramente l’idea di partire e lasciare questo splendido paese vi farà venire il magone. La giornata la dedichiamo all’ultimo shopping, a fare quello che non siamo riusciti nelle altre giornate. Ci inoltreremo nel cuore indigeno della città. In serata parteciperete ad una cena tradizionale, dove potrete gustare la cucina eritrea e le bevande locali, senza “corruzioni” occidentali ed assisterete al la cerimonia del caffè.
RITO DEL CAFFE' IN ERITREA
Per prima cosa si provvede alla torrefazione del caffè verde sui carboni ardenti in un braciere. Segue poi la macinazione dei chicchi con mortaio e pestello di legno e il caffè macinato versato insieme all’acqua nella tradizionale brocca di ceramica dal collo allungato, il “jebena”. Una volta che l’infuso di caffè raggiunge la temperatura di ebollizione viene versato, per quattro o cinque volte, in un altro contenitore di coccio per contenere l’ebollizione e poi viene travasato nuovamente nel jebena. Una volta pronto, il caffè viene servito in fingial, tazzine senza manico, versato dal jebena, brocca di argilla tonda e panciuta alla base con un luogo collo laterale che termina in un beccuccio, e ogni tazza viene servita piena fino all’orlo. Il caffè viene servito tre volte: il primo giro si chiama ”awel” in tigrino, il secondo “kale'i” e il terzo “bereka” (benedetto). La cerimonia del caffè include anche la combustione di vari aromi come incenso e gomma arabica, oltre alla preparazione di popcorn, detto “mbaba” e simbolo di prosperità e fortuna. Anche il fumo che si sprigiona durante la tostatura del caffè è un simbolo di prosperità ed è avvicinato all’ospite per augurargli un lieto destino. Le donne eritree che preparano con gioia e affetto il caffè, bevanda dell’amicizia e dell’incontro, dedicano a loro stesse il momento domenicale dell’auel, pausa canonica per sorseggiare la tazza di caffè tranquille, dopo la funzione religiosa cui si recano digiune. E’ un rito che va gustato attimo dopo attimo e che, di solito, dura dai trenta minuti all’ora intera, con una gestualità dal sapore antico e affascinante.
In tarda serata trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno. La camera in hotel è a vostra disposizione sino all’ora della partenza per l’aeroporto.
12° GIORNO ASMARA - ITALIA
Rientro in Italia