Giorno 15/07/2024 Djanet –Tikoubawime 

Partenza per il sito di Tikoubawime. Visita di questa splendida area con una favolosa formazione rocciosa ad Arco e sistemazione per il bivacco 

 

Partenza al mattino presto per la visita della gola di Issendilen, visita del canyon e della guelta (lago) of Issendilen. In una di queste vallate è molto facile incontrare gli ultimi nomadi del deserto. Trasferimento a mezzogiorno a Djanet dove nel pomeriggio ci sarà il Festival di Sebiba. Campo tra le dune di sabbia dell'Erg Admer. 

 

Visita al Museo della Torre dei Sensi. Proseguiamo per l'altopiano aspro Fadnoun e raggiungiamo l'oasi di Ehrir, l'alloggiamento tipico, immerso nella parte inferiore del canyon. A piedi percorriamo un canyon spettacolare punteggiato con gelatine e cascate di acqua limpida. Bivacco e pernottamento nell'oasi di Ehrir

 

Paesaggi attraggono la nostra attenzione per la loro varietà. Pareti di roccia a picco, caverne, antiche abitazioni preistoriche. Sin dalla preistoria gli uomini che vivevano in queste vallate pitturavano e incidevano delle scene di vita quotidiana e di caccia su queste pareti. Si visiteranno numerosi di questi siti. Pasti e pernottamento nelle tende, intorno al fuoco e sotto cieli stellati.

 

Giorno 19/07/2024 Trasferimento al sito di Tin Tagirt a Dedar  

Visita delle tombe di Tin Tagirt a Dedar dove ammireremo le famose incisioni rupestri. Campo tra le dune dell'Erg Admir.  

 

Percorriamo l'erg in direzione di Tivartasin e del bivacco di Tighargharet, meglio conosciuto come il sito della “mucca che piange”. Rientro a Djanet, visita dell’oasi, del centro e del suo mercato. Trasferimento in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

 

Trasferimento all’aeroporto per il volo su Algeri in coincidenza con il volo per l’Italia.

 

La Sebiba è uno spettacolo coreografico le cui origini risalgono a più di 3.000 anni or sono, al tempo in cui Mosè sconfisse le truppe di Pharaoh, re dell’Egitto. Si narra che a quel tempo le tribù del Tassili, in perenne guerra tra loro, appresa la notizia della morte del re d’Egitto, acconsentirono a sugellare la pace. Tutt’ora, a cadenza annuale, due gruppi tuareg dei paesi limitrofi si riuniscono per celebrare quest’alleanza e nelle distese polverose del sud-est algerino mettono in scena lo storico combattimento, simulando gli antichi contingenti in guerra e duellando a suon di danze e canti. Gli uomini si esibiscono incrociando le loro spade, abbigliati con abiti tradizionali ed il consueto taguelmoust, il copricapo dei nobili, color indaco; le donne incoraggiano le due fazioni intonando canti vibranti al ritmo cadenzato e ipnotico dei tobol, il tipico tamburo tuareg, e per l’occasione portano luccicanti gioielli e sfavillanti abiti di pailettes. Il tripudio di colori, musiche, danze e l’abbagliante riflesso di gioielli e spade che risplendono in questa oasi di sabbia e rocce, rendono il Sebiba un momento indimenticabile.