Il Tassili n'Ajjer, che in berbero significa "Altopiano (Tassili) dei tuareg Kel Ajjer", è un massiccio montuoso del deserto del Sahara, situato nel sud est dell'Algeria presso il confine con la Libia (distretto di Ghat). Si estende per circa 500 chilometri in direzione nord-ovest sud-est e il suo punto più elevato è il monte Afao, alto 2.158 m. La città più vicina è Djanet, a circa 10 chilometri a sud ovest del massiccio.
Gran parte della catena montuosa, compresi i cipressi e i siti archeologici, è protetta: fa parte di un Parco nazionale ed è considerata Riserva della biosfera. Il sito è inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Il Tassili n'Ajjer è noto anche per l'arte rupestre di epoca preistorica che viene datata tra 9 000 e 10 000 anni fa e per altri antichi siti archeologici di epoca neolitica, quando in questa regione il clima era più umido e al posto del deserto vi era la savana.
Sono state finora identificate circa 15.000 tra pitture e incisioni rupestri che raffigurano mandrie di bestiame, grandi animali selvaggi tra cui elefanti, giraffe e coccodrilli, attività umane come caccia e danza.
Accompagna il viaggio Giampietro Mattolin
Algeria: Trekking sull’altopiano del Tassili n’Ajjer
Dal 6 al 14 febbraio 2024
Durata: 9 giorni / 7 notti
Programma
Giorno 01: Volo Italia – Algeri
Partenza in volo dall’Italia per Algeri. Voli da Venezia, Milano, Bologna via Roma.
Arrivo e coincidenza con il volo interno per Djanet.
Possibilità di arrivare il giorno prima ad Algeri; da prevedere in questo caso i trasferimenti, la prenotazione dell’hotel e i pasti.
Giorno 02: Trasferimento dall’aeroporto e sistemazione in hotel. Dopo la prima colazione, si visiteranno il palmeto e il Ksour di Djanet. Dopo avere espletato le formalità per l’ingresso al Parco Nazionale del Tassili ci trasferiamo con le 4×4 a Tafilanet, ai piedi dell'altopiano per il bivacco e dove ci sarà ad attenderci la nostra carovana di asini.
Giorno 03: Partenza di prima mattina per affrontare la salita, circa 700 m. di dislivello verso l'altopiano dell'Agba di Tafalalat per arrivare a mezzogiorno a Tamrit. Inizieremo le visite con le pitture rupestri di Tan Zoumaitak, poi proseguiremo fino al Canyon di Tamrit e la Valle dei Cipressi, i più vecchi del mondo. Campo allestito a Tamrit.
Giorno 04: Partenza in mattinata verso Tin Tazareft da dove si potranno ammirare i favolosi paesaggi delle montagne rocciose e le pitture rupestri di In Itinan. Pianteremo il campo a Tin Tazareft.
Giorno 05: Proseguimento per Sefar dove potremo osservare le splendide pitture rupestri tra le quali spicca l’enorme figura del “Dio Sefar”. Allestimento del campo.
Giorno 06: In mattinata visita delle grotte con le pitture rupestri e perlustrazione degli splendidi paesaggi interessanti per la loro varietà. Nel pomeriggio partenza verso il sito di Tin Kani e proseguimento verso Allagh-N'damente dove si arriva in serata e dove troveremo il campo allestito.
Giorno 07: Dopo colazione inizieremo l’attraversamento dell'"Altopiano di Pietra" per arrivare a mezzogiorno a Idjabaren; visita delle pitture rupestri nella regione di Djabaren e allestimento del campo.
Giorno 08: In mattinata si completa la visita alle pitture rupestri fino a mezzogiorno. Nel pomeriggio effettueremo la discesa fino ai piedi dell'altopiano. Quindi trasferimento in 4×4 a Tagharghart per ammirare la famosa incisione rupestre della « Crying Cow » (mucca che piange). Sistemazione e pernottamento in hotel.
Giorno 09: Trasferimento in auto all’aeroporto in coincidenza con il volo per Algeri.
Quota individuale di partecipazione: 1800 €
Supplemento camera singola: 80 €
La quota include:
- Lettera di invito per la richiesta del visto
- Voli interni Algeri/Djanet/Algeri: AIR ALGERIE
- Accompagnatore italiano (da 4 partecipanti);
- Guida locale parlante francese;
- Visite ed escursioni come da programma e tasse d’ingresso al Parco del Tassili;
- Tutti i trasferimenti;
- Asini per il trasporto dei materiali personali e da campo;
- Cuoco e cucina da campo per i pasti nel deserto (pensione completa nel deserto);
- 7 pernottamenti come menzionati nel programma (1 in hotel, 6 in tenda);
- Materiale da campo tranne il sacco a pelo e cuscino;
- Acqua minerale durante il trekking.
La quota non include:
- I voli aerei internazionali;
- Il visto per l’Algeria;
- Eventuale hotel e i pasti ad Algeri;
- L’ assicurazione sanitaria (obbligatoria) e annullamento (facoltativa);
- Le bevande e l’acqua minerale;
- Sacco a pelo e cuscino;
- Le mance fotografiche e video;
- Le mance e spese di carattere personale;
- Tutto quello non espressamente citato ne «la quota include»
Quando partire...
Il periodo climatico più indicato per il viaggio nel Sahara va da ottobre ad aprile. Nei mesi invernali la temperatura oscilla di giorno tra i 18 e i 25°C scendendo nella notte intorno ai 5/9°C, con punte minime vicino allo zero durante i mesi più freddi (dicembre e gennaio). Ottobre ed aprile registrano in genere massime sui 30°C e minime sui 15°C. La bassa percentuale di umidità rende più facilmente sopportabili sia il caldo che il freddo. Nel massiccio dell’Hoggar l’estate è caldissima e d’inverno può fare veramente freddo, specie in altitudine, come sul Colle dell’Assekrem.
Nella zona desertica nel sud est dell’Algeria, al confine con la Libia, si trova il massiccio montuoso del Tassili n’Ajjer.
Il Parco Nazionale del Tassili n’Ajjer, situato in uno strano paesaggio lunare di grande interesse geologico, custodisce uno dei più importanti gruppi di arte rupestre preistorica del mondo.
Tassili n’Ajjer è un vasto altopiano desertico nel sud-est dell’Algeria ai confini della Libia, Niger e Mali, che si estende per 72.000 chilometri quadrati: l’imponente catena montuosa è composta per la gran parte di arenaria, una roccia sedimentaria costituita da granuli derivanti dalla disgregazione di rocce di vario tipo.
Nel corso della storia quest’area ha attraversato lunghi periodi di piogge alternati a lunghi periodi di siccità, che anche grazie all’opera instancabile del vento, hanno saputo modellare le rocce di arenaria in modo fantasioso: l’erosione ha fatto sì che si formassero circa 300 archi di roccia e altre numerose formazioni, mentre sul versante settentrionale dell’altopiano, dove anticamente scorrevano fiumi, l’acqua ha creato dei veri e propri burroni.
In grande contrasto con il circostante deserto del Sahara, in questa zona, proprio per l’altitudine e per le proprietà particolari dell’arenaria, la vegetazione è molto ricca e rigogliosa: il panorama geologico del Tassili n’Ajjer, così come lo si vede oggi, regala uno spettacolo unico, di colori e forme, un paesaggio che ricorda quello lunare con “foreste” di roccia arenaria.
Ma come se tutto questo non bastasse, queste formazioni geologiche custodiscono uno dei più importanti gruppi di arte rupestre preistorica del mondo: si tratta di più di 15.000 disegni e incisioni che dal 1933 hanno reso Tassili famosa nel mondo.
L’arte rupestre di questo sito è una vera e propria testimonianza di vita: registra i cambiamenti climatici, le migrazioni degli animali, i rapporti tra l’uomo e l’ambiente sul bordo del Sahara dal 6000 a.C. ai primi secoli della nostra era.
Queste meraviglie, insieme ai numerosi siti archeologici della zona, sono protette dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità: la zona desertica del Tassili n’Ajjer con il suo eccezionale valore universale, è considerato parco culturale, inteso come spazio geografico in cui fattori culturali e naturali sono interconnessi. Uno degli imperativi di lungo termine in questa zona immensa rimarrà la gestione del turismo.