Scoprite la Dancalia in questo meraviglioso tour sulle orme dei nomadi Afar.
Parteciperete ad un viaggio in un mondo di luce, di laghi salati, di piste non segnate e di fiumi di lava, e non è un modo di dire....
Dancalia: ribollenti vulcani illuminano il cielo notturno, cumuli di un giallo sulfureo si contorcono in forme mostruose e miraggi di cammelli attraversano laghi di sale. La depressione dancala è forse il luogo più caldo e inospitale della terra, il paesaggio lunare è così surreale che, sotto ogni punto di vista, sembra non appartenere affatto al nostro pianeta. Gli Afar che la abitano sono bellissime persone, integri ma molto poco amichevoli, gelosi della loro identità, non pronti a relazionarsi con i visitatori se non in rari casi, con una reputazione quasi leggendaria alimentata dai racconti dei viaggiatori e degli esploratori europei, una delle poche tribù capaci di sopravvivere alle dure condizioni di questo ambiente. La visita della depressione dancala, è un viaggio unico: panorami maestosi, il vulcano Erta Ale che, col suo lago di magma vi farà provare la sensazione di affacciarsi sulle porte dell’inferno, le lunghe carovane di cammelli che trasportano il sale, estratto, lavorato e trasportato seguendo i dettami secolari tramandati da generazioni, la località di Dallool dove il sale, l’acqua e i vulcani sotterranei, si coalizzano per creare fantastici paesaggi lunari, ghost town.
Gibuti: questo piccolo e spesso dimenticato paese del Corno d’Africa ha tra i paesaggi più spettacolari del continente: laghi turchesi, cenerei vulcani, distese di sale, fumarole sulfuree.
Scoprite l'incredibile Gibuti:
- I paesaggi del Lago Abbé, definito come la “luna sulla terra”
- Il bagliore luccicante del lago Assale e gli incontri con i nomadi Afar
- I paesaggi danteschi di Le Goubet, incredibile sito vulcanico
- Il fascino arabeggiante di Tajura, con le sue case imbiancate a calce
Esperienze di viaggio:
Quota base 6/7 pax: 3050 €/pax
Quota base 8/9 pax: 2800 €/pax
Quota base 10/12 pax: 2550 €/pax
Supplemento singola: 300 €
La quota comprende:
- vetture 4x4 con autista e carburante,
- extra macchina per la Dancalia,
- cuoco e staff per capeggio e cucina da campo,
- permessi Afar,
- guide e scout Afar,
- scorte militari,
- dromedari per Erta Ale,
- Hotel come da programma,
- pasti come da programma (FB eccetto Addis e Gibuti),
- ingressi,
- guida parlante italiano in Dancalia,
- guida parlante inglese/francese in Gibuti
La quota non comprende:
- visti per Etiopia (50 USD) e Gibuti (80 USD),
- bevande,
- alcuni pasti,
- guida parlante italiano in Gibuti,
- voli interni e internazionali,
- mance,
- assicurazione personale.
Informazioni generali:
ETIOPIA:
Avvertenze:
E’ questo un viaggio non alla portata di tutti. La traversata della Dancalia richiede molta adattabilità, capacità di sopportare il caldo, l’assenza di bevande fresche. La vita comunitaria è prevalente, i pasti saranno consumati o in piccoli ristoranti locali o cucinati dal cuoco, ma comunque semplici e spartani, pur se abbondanti. La possibilità di contrattempi è molto alta, da quelli semplici e facilmente risolvibili a quelli che possono rivoluzionare la logistica e la programmazione del viaggio. In questi casi un atteggiamento aperto ed un approccio positivo sono indispensabili per poter tramutare questi contrattempi in nuove occasioni di scoperta e del miglior uso, che saremo capaci di fare del tempo e dell’occasione che il “destino di viaggio” ci offre.
Sistemazioni:
Nelle città la sistemazione è in albergo, quasi sempre i migliori disponibili, ad Addis Abeba alloggeremo in un 4*. Bisogna però essere aperti agli eventuali piccoli inconvenienti come la carenza di manutenzione specie nei bagni, mancanza di energia elettrica, etc. I pasti serviti in albergo rifletteranno la cucina internazionale, ma per i desiderosi di novità sarà possibile assaggiare anche la cucina locale.
Nei villaggi e in Dancalia saranno piccoli alberghetti, oppure i letti sistemati all’aperto o sotto una tettoia, o ancora le tende. I pasti saranno preparati dal cuoco, che quasi sempre sarà capace di sorprendervi positivamente, oppure provate la cucina tradizionale nei piccoli ristorantini lungo la strada.
DOCUMENTI
E’ necessario il passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data di partenza ed il visto di ingresso. I cittadini UE possono ottenere il visto di ingresso all’arrivo in aeroporto. Le formalità sono molto semplici ed il costo è di USD 50,00
SALUTE
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Per quelle facoltative e per l’eventuale profilassi antimalarica Vi consigliamo di rivolgerVi al vostro medico curante o all’Ufficio di Igiene della vostra città. Vi ricordiamo che sull’altopiano non ci sono zanzare.
FARMACIA DA VIAGGIO
Consigliamo di portare i medicinali assunti con regolarità in quantità sufficiente a tutta la durata del viaggio (è difficile trovare i medicinali fuori dalle città ed in particolare gli stessi medicinali commercializzati in occidente) nonché una farmacia personale che contenga, tra l’altro:
- Analgesici/antipiretici: acido acetilsalicilico e nimesulide
- Antibiotici: come ciproxin o amoxicillina o acido clavulanico
- Antimalarici: da portare comunque 2 confezioni di Lariam in caso di emergenza
- Antidiarroici: loperamide o caolino in caso di sintomi
- Sali reidratanti: in caso di perdite di liquidi
- Contro il mal di auto/aereo: una confezione di compresse o gomme da masticare o bracciali
- Antistaminici: in caso di reazioni allergiche
- Forbici, pinzette e termometro;
- Garze, cerotti, e acqua ossigenata.
- Creme solari
- Insettifughi (tipo autan, off, etc)
ABBIGLIAMENTO
- scarpe comode (si consigliano scarpe da trekking)
- sandali (meglio se tecnici)
- ciabatte facili da asciugare per doccia
- giacca a vento smanicata
- k-way
- felpa/pile
- pantaloni lunghi cotone/lino (colori chiari)
- camicie a maniche lunghe cotone/lino (colori chiari)
- magliette cotone
- costume da bagno
- biancheria intima
- marsupio piatto sottomaglia per passaporto
- occhiali da sole
- cappello
ALTRO
- sacco a pelo
- asciugamani
- binocolo
- torcia da testa e batterie di ricambio
- coltellino/borraccia
- macchina fotografica/videocamera/batterie di ricambio!!!
- fotocopia passaporto e 2 fototessere
BAGAGLIO
Per ragioni di spazio e convivenza ogni persona dovrà avere un solo borsone/zaino grande di max 15 kg con dimensioni massime di 30x40x60 cm oltre al classico zainetto a mano con attrezzatura fotografica. Sono da evitare zaini da montagna con spallacci e imbraghi inutili e ingombranti, che possono facilmente riportare danni durante i viaggi.
GIBUTI
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER L’INGRESSO NEL PAESE
Passaporto: necessario. Per le eventuali modifiche a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare il Focus: “Prima di partire-documenti per viaggi all’estero di minori” sulla home page di questo sito.
Visto di ingresso: necessario. Per soggiorni non superiori ad un mese è possibile ottenere il visto d’ingresso direttamente all’aeroporto di Gibuti.
Vaccinazioni obbligatorie: Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore ad 1 anno provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia
Formalità valutarie e doganali: nessuna. Le valute facilmente convertibili sono l’Euro e Dollaro US. L’uso della carta di credito è limitato ai principali esercizi commerciali. Sono diffusi, nelle principali città, sportelli bancari automatici.
Limitazione di esportazione: nessuna. E’ vietato esportare articoli illegali oppure protetti, quali avorio, tartarughe, pelli di leopardo.
Viaggiatori con Animali (cani e gatti): è richiesto il carnet di vaccinazione ed identificazione come da regolamento internazionale.
Sistema sanitario
Il sistema sanitario gibutiano è in condizioni precarie, benché abbia registrato negli ultimi anni alcuni significativi progressi. Il Gibuti spende in media ogni anno il 7% del PIL nella sanità.L'aspettativa di vita è di 62 anni, 59 per gli uomini 64 per le donne; la mortalità infantile, in costante decrescita, si attesta al 2010 sui 53 morti ogni 1,000 nati vivi. La malaria e la tubercolosi sono endemiche ed il contrasto a queste malattie è il primo obiettivo del governo in materia sanitaria. L'AIDS non è diffuso in misura allarmante, ma comunque è un problema abbastanza serio, in quanto colpisce più del 2% della popolazione adulta. Il vero problema è la scarsa diffusione del sistema sanitario sul territorio: il Gibuti ha meno di un medico e un solo letto negli ospedali ogni 1,000 abitanti. Ciò è dovuto al fatto che la sanità non è riuscita a svilupparsi tenendosi al passo con la tumultuosa e continua crescita della popolazione.
Situazione sanitaria
Strutture sanitarie: le strutture sanitarie sono carenti e al di sotto degli standards europei; l’unica struttura in grado di garantire un servizio affidabile è il “Centro Ospedaliero Militare” di Gibuti. Si consiglia, in ogni caso, di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.
Malattie presenti: La situazione igienico-sanitaria del Paese è precaria. L’AIDS e la malaria sono molto diffusi. Si registrano nel corso dell’anno casi di dengue, leishmaniosi cutanea, filariosi e poliomielite.
Non essendoci vaccini contro dengue e leishmaniosi, è opportuno adottare le misure di cautela del caso, quali: usare insetticidi e prodotti repellenti contro gli insetti; alloggiare in locali dotati di zanzariere; vestire con abiti che coprano braccia e gambe.
Si suggerisce inoltre di adottare, durante la permanenza nel Paese, misure preventive contro le punture di zanzara indicate nel Focus Sicurezza Sanitaria – Misure preventive contro malattie trasmesse da puntura di zanzara” sulla home page di questo sito.
Si consigliano, previo parere medico, le vaccinazioni contro: l’epatite A e B (malattie diffuse nel Paese) e contro tifo, difterite, tetano, poliomielite, morbillo, rabbia e meningite. La profilassi antimalarica (previo parere medico) è consigliata.
Avvertenze:
Si consiglia di :
- bere solo acqua minerale,
- verificare che le bottiglie siano sigillate,
- non aggiungere ghiaccio nelle bevande;
- non mangiare carne cruda, frutta e verdure non disinfettate.
Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore ad 1 anno provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia,
Morfologia
Il paese occupa una zona strategica nel corno d'Africa vista la vicinanza delle coste gibutiane alla penisola arabica.La costa, punteggiata per molti chilometri da barriere coralline, si incunea profondamente nel golfo di Tagiura, venendo quasi a toccare la depressione dove si trova il lago Assal.Nel nord, in corrispondenza con il confine con Etiopia ed Eritrea, si trova Moussa Ali che con i suoi 2063 metri è il rilievo montuoso più alto del paese.In generale la morfologia del territorio è irregolare: a cime che raggiungono i 2.000 m s.l.m. si alternano profonde depressioni.Poiché il clima è caldo e secco, non vi sono fiumi permanenti, ma solo alcuni wadi (o widyan), e la vegetazione è composta da steppe e rade boscaglie. Il 90% circa del territorio è coperto dal deserto.
Idrografia
Ci sono dei fiumi, ma non riescono a sfociare in mare a causa del clima caldo e secco che contribuisce al loro prematuro prosciugamento.Al confine con l'Etiopia vi è il lago Abbe, bacino endoreico salato di 450 km². dei quali circa il 75% di specchio d'acqua e il 25% ridotto a deserto salino.
Situazione climatica
Tropicale, arido e molto caldo. Temperature particolarmente elevate si raggiungono durante tutto l'anno nelle zone interne del Paese. I mesi di maggio e settembre sono caratterizzati da una alto grado di umidità, mentre nel resto dell'anno le precipitazioni sono scarse.Si possono tuttavia verificare sporadiche alluvioni.
Clima
Il clima è caldo e secco soprattutto nella capitale e nelle località non montuose. La temperatura varia tra 20 °C a 49 °C all'ombra. I mesi più caldi sono da maggio ad agosto, (35-49 °C) circa. Negli altri mesi da settembre ad aprile si registra una temperatura tra 20 °C e 35 °C circa.
Popolazione
Demografia
Secondo una stima del 2013 Gibuti ha una popolazione totale di 792,198 abitanti[4], di cui il 76% vive in centri urbani ed il resto si dedica alla pastorizia. La popolazione è in costante e pronunciato aumento, con un tasso di crescita superiore al 2% annuo. Inoltre la popolazione è concentrata soprattutto nella capitale, che nel 2012 ha raggiunto i 600,000 abitanti, circa i tre quarti di quelli complessivi. La bassa densità di popolazione (37,2 ab. km².) è quindi da considerare lontana dalla realtà, vista la concentrazione di abitanti nella capitale.
Etnie
I due principali gruppi etnici del paese sono i somali (60%), quasi tutti del clan degli Issa, e gli Afar (35%). Il resto della popolazione è composto da esigue minoranze di origine araba, etiope ed europea, quest'ultima per lo più francese ed italiana[4].
Lingue
Le lingue ufficiali del Gibuti sono l'arabo e il francese[5]. L'arabo ha grande importanza sociale, culturale e religiosa dato che il paese ha una consolidata tradizione islamica; il francese, prodotto del periodo coloniale, è soprattutto la lingua utilizzata nell'istruzione. Diffusi, ed anzi parlati come prima lingua dalle rispettive etnie, sono anche il somalo presso gli Issa e l'Afar presso l'omonima popolazione; entrambe sono lingue cuscite.
Religioni
Il 94% della popolazione è di religione islamica, mentre il restante 6% professa il Cristianesimo nelle sue varie forme[4]; i cattolici sono circa 7,000[6]. La divisione religiosa della popolazione ha origine in quella etnica. Infatti a praticare l'islam sono i somali, gli Afar e la minoranza araba, invece la religione cristiana è professata quasi soltanto da etiopi ed europei, il cui ammontare sulla popolazione totale è infatti di poco inferiore al 6% di cristiani gibutiani.
La Costituzione dichiara l'islam religione di Stato, ma al contempo riconosce espressamente la libertà religiosa e l'uguaglianza dei cittadini indipendentemente dalla loro confessione religiosa. La professione di fedi diverse da quella islamica è tollerata ed i rapporti tra le comunità religiose sono pacifici. Tuttavia l'opera di proselitismo cristiano verso i musulmani non è consentita, ed il Codice del diritto di famiglia vieta alle donne di sposare uomini che non siano musulmani. Legalmente, i musulmani hanno il diritto di sposare donne di altre fedi e convertirsi ad altre religioni, ma non lo fanno quasi mai. In particolare gli islamici non si convertono o hanno paura di farlo per paura delle possibili reazioni delle proprie famiglie o clan, o comunque di essere perseguitati. Le pressioni sui conversi per tornare all'islam spesso sono forti