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La prima cosa che colpisce il viaggiatore che arriva in Uganda è quanto lussureggiante appaia la natura tropicale: l'unico paese in grado di soddisfare le aspettative della giungla di Tarzan. In nessun’altra parte dell’Africa si può vedere una cosi grande varietà di primati, dal gorilla di montagna agli scimpanzé, ad oltre dieci tipi di scimmie più piccole. Rivolto agli amanti della natura e degli animali, include la visita al “Santuario degli scimpanzè”, nonché i tracking mirati all’incontro con i gorilla e gli scimpanzè. E’ un viaggio per tutti, con trasferimenti in fuoristrada e sistemazione in alberghi e lodge di buona qualità. Richiede solamente buone condizioni fisiche per i tracking ai gorilla e agli scimpanzè, in vista di camminate che possono risultare anche non brevi.
Cosa vedremo
- Entebbe;
- Ngamba Island Chimpanzee Sanctuary (lago Vittoria);
- Parco Nazionale Cascate Murchinson;
- Trekking degli scimpanzé nella foresta di Kibale;
- Parco nazionale Queen Elizabeth;
- Safari nella zona Ishasa, terra dei leoni che si arrampicano;
- Lago Bunyonyii;
- Parco dei Vulcani;
- Trekking dei Gorilla di montagna;
- Lago Kivu;
- Kigali.
Uganda & Rwanda
14gg - 12 notti
Viaggi per i sentieri infiniti del mondo con occhi increduli innanzi a ciò che di più grande non credevano di poter vedere. Un battito di cuore si incolla ad ogni passo lasciato sul terreno e il ricordo del tuo viaggio brillerà ad ogni successivo palpito.
(Federica Colarossi)
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° GIORNO Italia - Entebbe
Partenza per Entebbe con volo di linea.
2° GIORNO ENTEBBE
Arrivo all’Aeroporto Internazionale di Entebbe. Dopo il disbrigo delle formalità doganali, incontro con la guida e trasferimento alla Karibu Guest House, per il pernottamento. Resto della giornata libera. Trattamento di pernottamento e prima colazione, pasti liberi.
3° GIORNO ENTEBBE - Ngamba Island Chimpanzee Sanctuary - ENTEBBE
Al mattino ci si imbarcherà da Entebbe a bordo di un motoscafo per raggiungere l’isola di Ngamba, situata nel Lago Vittoria, ove un’ esperienza estremamente interessante vi darà il benvenuto in Uganda. Si tratta di un’ iniziativa che riguarda gli scimpanzè che vengono sequestrati dalle autorità ai bracconieri (vittime di trappole nella foresta, spesso hanno subito amputazioni e/o shock di vario genere, e sono ormai orfani, in quanto non fanno più parte di alcun ‘gruppo’), permettendo loro di ritrovare, in questo ambiente, una nuova famiglia. Un gruppo di volontari, finanziati da alcune importanti ONG sia locali che internazionali, ha preparato il 5% dell’isola ad accogliere le strutture che ospitano scimpanzè e volontari, lasciando il restante 95% a completa disposizione degli animali. I volontari seguono l’inserimento dei nuovi arrivi all’interno dei gruppi esistenti e le dinamiche che si sviluppano all’interno del gruppo o dei gruppi, occupandosi dell’assistenza sanitaria, del mantenimento etc. Un’ iniziativa da cui ricadono anche benefici a tutte le comunità limitrofe. Pernottamento alla Karibu Guest House. Trattamento B&B
4° GIORNO ENTEBBE – RISERVA DI ZIWA – MURCHISON FALLS
Dopo colazione partenza in direzione di Masindi e del Parco Nazionale delle Murchinson Fall. Un secondo benvenuto in Uganda sarà l’esperienza, estremamente interessante, della visita alla ‘Riserva naturale di Ziwa’, l’unica dove sia possibile vedere i rinoceronti da vicino, sia bianchi che neri. Qui, probabilmente, sotto la guida dei rangers, sarà necessario percorrere una parte del percorso a piedi, per potersi recare nei siti in cui dimorano i pachidermi. Dopo questa visita si proseguirà verso il Murchison Falls National Park, il più vasto parco nazionale dell'Uganda. Appartiene alla Murchison Falls Conservation Area, un sistema di aree protette che include anche gli adiacenti Bugungu Wildlife Refuge e Karuma Wildlife Refuge. Il parco si trova nella parte nordoccidentale del paese, a circa 90 km da Masindi. Comprende un tratto della costa del Lago Alberto, ed è diviso in due dal Nilo Vittoria, che lo attraversa da est a ovest e che dà origine alle Cascate Murchison da cui il parco prende il nome. Pernottamento all’interno del parco al Paraa Safari Lodge o equivalente, ove sarete accolti in maniera particolarmente gentile ed ospitale. Trattamento di pensione completa.
5° GIORNO MURCHISON FALLS
Di prima mattina, partenza per un game drive all’interno del parco, con l’obiettivo di avvistare gli animali al loro risveglio , momento più consigliato, insieme a quello del tardo pomeriggio, per la loro osservazione. Si raggiungerà il delta del Nilo e nel percorso si potranno ammirare scenari e panorami indimenticabili. Rientro al lodge per il pranzo e nel pomeriggio partenza per un safari in barca lungo il Nilo. Si arriverà fin sotto le stesse cascate ‘Murchison Falls’, proseguirete con una camminata sino al “Top of the Fall” la sommità della cascata si visiteranno le famose cascate dovute al Nilo, che qui si restringe all’interno di una gola ampia solo una decina di metri, dando vita ad una tumultuosa caduta d'acqua e creando uno degli scenari più belli di tutto l'est Africa, potendo così ammirare la caduta delle acque di questo maestoso fiume imbrigliate dalla natura dei luoghi. Prima di arrivare in questo punto, il fiume Nilo dà vita ad un'altra cascata chiamata Karuma e a 23 chilometri di rapide Lungo il percorso sarà possibile avvistare ippopotami e coccodrilli, oltre ad una infinità di uccelli e altri animali. Nel Parco Nazionale di Murchison Falls si trovano 76 specie di mammiferi: elefanti, bufali, scimmie, babbuini, giraffe, leoni, ippopotami, varie specie di antilopi tra cui il cobo ugandese, il fiòco o oribi (Ourebia ourebi) e il boero di Hartebeests o alcelafo (Alcelaphus buselaphus). Esemplari di leopardo sono presenti nel delta del fiume sul lago Albert. Rientro al Paraa Safari Lodge o equivalente, per la cena e pernottamento. Trattamento di pensione completa
6° GIORNO RIFT VALLEY ALBERTINA – HOIMA – FORT PORTAL
Oggi giornata di trasferimento per recarci in prossimità del ‘Parco nazionale di Kibale’, per il tracking agli scimpanzè. Lungo la strada si potrà ammirare la spaccatura della Rift Valley Albertina e si passerà da Hoima, antica capitale del regno del Bunyoro. Questa zona è caratterizzata da piantagioni di banani, canna da zucchero, thè e caffè. Nel pomeriggio proseguimento per Fort Portal e la regione dei laghetti craterici Kasenda. Cena e pernottamento al Primate Lodge o equivalente, pensione completa.
7° GIORNO PARCO NAZIONALE DI KIBALE – BIGODI - QUEEN ELIZABETH
Dopo colazione, di primo mattino, partenza per la foresta di Budongo per il “trekking degli scimpanzé”, presso il Parco Nazionale di Kibale. Come per i gorilla, anche qui alcune famiglie sono abituate ad essere osservate da vicino, anche se, a differenza dei gorilla, che sono molto più pacati, gli scimpanzè sono estremamente rumorosi, giocosi e fanno un gran baccano. Un’emozione unica osservare gli scimpanzé in quello che è il loro ambiente naturale: la foresta tropicale, con tutta la sua affascinante e lussureggiante impenetrabilità, habitat anche di altri primati come i babbuini, scimmie colobo bianco e nero, dalla coda rossa. Questa attività è resa possibile da anni di lavoro preparatorio da parte dell’istituto internazionale Jane Goodal per la protezione degli scimpanzé e della foresta. Per pranzo avrete l’opportunità di assaggiare il cibo locale (esperienza molto interessante). Dopo il pranzo con una camminata guidata nella comunità locale di Bigodi, avrete la possibilità di conoscere da vicino gli usi e le tradizioni dei popoli Batoro e Bakiga. In serata un breve trasferimento al Parco Nazionale Queen Elizabeth con cena e pernottamento al Mweya Safari Lodge o equivalente. Trattamento di pensione completa.
8° GIORNO PARCO NAZIONALE QUEEN ELIZABETH - ISHASHA
Di nuovo sveglia al mattino presto e partenza per un game drive nella parte nord del parco. Qui vivono i famosi leoni arboricoli insieme al cobo ugandese, il raro leopardo, varie specie di antilopi, e un'abbondanza di elefanti, bufali, ippopotami, babbuini, e scimpanzé. Il Parco Nazionale Queen Elizabeth, situato a cavallo dell'equatore nella regione ovest della Rift Valley nel sud ovest dell'Uganda, insieme alle riserve naturali di Kyambura e Kigezi, forma uno degli ecosistemi più vari di tutta l'Africa. Nel 1979 è stato nominato riserva della biosfera per l'umanità dall'UNESCO con l'obiettivo di integrare le attività delle comunità locali con la conservazione della biodiversità. All'interno del parco esistono 11 enclavi di villaggi di pescatori. Lungo il tragitto verso il Parco, che costeggia la catena dei Monti Rwenzori, non mancheranno splendidi scenari e punti panoramici particolarmente suggestivi. Per quanto poco conosciuti, sono la più grande catena montuosa in Africa, comprendente ben 6 monti con cime che superano i 4.500 metri di altezza: Stanley, Speke, Baker, Gessi, Emin Pasha, Luigi Di Savoia. Si estende per oltre 120 kilometri lungo il confine tra l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo Il monte più alto, Stanley, raggiunge un’altezza di 5.109 m. con la cima Margherita. Nel parco sono state registrate 95 specie di mammiferi tra cui 10 specie di primati e 606 specie di uccelli facendone quindi un paradiso per gli ornitologi. La grande varietà di ecosistemi che vanno dalle foreste tropicali semi-decidue ai vasti prati da pascolo, dalla savana alle paludi fa del Parco Nazionale Queen Elizabeth una delle più belle aree dell’Africa con gli stupendi scenari dei laghi craterici e i punti panoramici della Rif Valley Albertina. Rientro per il pranzo e nel pomeriggio escursione in barca sul canale naturale Kazinga, dove si potranno ammirare una miriade di volatili. Il Parco Nazionale Queen Elizabeth è uno del luoghi favoriti da tutte le specie europee di uccelli migratori per svernare e fermarsi prima di intraprender il loro viaggio e nei periodi pre-migratori il numero di uccelli presenti può facilmente arrivare a vari milioni. Tra le tante specie presenti nel parco interessante il Becco a scarpa (Balaeniceps rex), l'Aquila pescatrice africana (Haliaeetus vocifer), l'Aquila marziale (Polemaetus bellicosus), l'Averla di Mufumbiri (Laniarius mufumbiri), il Becco a cesoie africano (Rynchops flavirostris), l'Euristomo africano (Eurystomus glaucurus), il Pigliamosche grigio di Cassin (Muscicapa cassini) e alcune rarità come il Garrulo tordo pettoscaglioso (Illadopsis albipectus), il Tordo pettirosso testadineve (Cossypha niveicapilla) e il Pigliamosche occhirossi castano (Platysteira castanea). In serata un altro game drive fotografico e poi ci sposteremo nel settore Ishasa del parco. Cena e pernottamento al Ishasha Jungle Lodge o equivalente. Trattamento di pensione completa.
9° GIORNO ISHASHA – LAGO BUNYONYI
Dopo colazione si seguirà la pista per la ‘Foresta di Maramagambo’, per raggiungere il settore Ishasha del parco. Qui ci sarà un game drive alla ricerca dei famosi nonché straordinari ‘leoni che si arrampicano’, durante le ore più calde del giorno, sugli alberi di fico per riposarsi e cercare refrigerio, che si trovano solo in questa ristretta area africana. Anche qui, per le naturali variabili che ci si troverà a fronteggiare, gli avvistamenti possono rivelarsi difficoltosi: investite i vostri amuleti portafortuna, perché li si possa avvistare senza problemi! Pranzo al lodge e nel pomeriggio proseguimento verso il Lago Bunyonyi e la cittadina di Kabale, capoluogo della regione del Kigezi. Cena e pernottamento al Bird Nest Resort o equivalente. trattamento di pensione completa
10° GIORNO LAGO BUNYONYI – PARCO DEI VULCANI
Dopo colazione, escursione in barca sul lago Bunyonyi, il lago più profondo del paese, tra le varie isole, osservando moltissimi uccelli e ambienti naturali incontaminati. La regione di Kabale e Kigezi, dove si trova il lago Bunyonyi, viene chiamata la “Svizzera d’Africa”: una bellissima zona, con panorami magnifici e colline coltivate e terrazzate. Pranzo a Kabale, capoluogo del Kigezi, e abitata dal popolo Bakiga, di cui visiteremo il museo culturale. Nel pomeriggio proseguimento del viaggio verso il Rwanda, il paese dalle mille colline, chiamato il “cuore dell’Africa” per la sua posizione geografica ad est subito sotto l’equatore; ma anche la Svizzera dell’Africa, per i suoi splendidi rilievi montuosi con vedute mozzafiato sui laghi, per il suo clima ideale e per il verde rigoglioso dovuto alle abbondanti piogge, attraversando la frontiera a Kisoro, ai piedi del vulcano Muhavura. Il Parco Nazionale dei Vulcani è un parco del Rwanda nordoccidentale, confinante con il Parco Nazionale Virunga (Congo RD) e il Parco Nazionale dei Gorilla di Mgahinga in Uganda. Ha una grande importanza scientifica, ambientale e turistica in quanto ospita una delle principali comunità di gorilla di montagna del mondo; fu tra l'altro proprio all'interno di questo parco che operò la celebre zoologa Dian Fossey. All'interno dei confini del parco si trovano cinque degli otto vulcani dei monti Virunga: il Karisimbi, il Bisoke, il Muhabura, il Gahinga e il Sabyinyo. La vegetazione del parco è prevalentemente costituita da foresta pluviale e bambù. Cena e pernottamento al Mountain Gorilla View Lodge o equivalente, trattamento pensione completa
11° GIORNO TREKKING DEI GORILLA DI MONTAGNA
Al mattino presto subito dopo colazione alle ore 7, finalmente l’incontro con i gorilla. La ricerca delle famiglie dei gorilla, soggetta a diverse variabili, può richiedere una mezz’ora oppure anche alcune ore di cammino; a volte, per la pioggia, su terreni molto scivolosi.I capo ranger dell’RDB organizzerà i gruppi, de qui incontrerete anche i portatori e le guide. Quando si incontrano i gorilla, potete stare con loro fino ad un’ora di tempo per osservare, fotografare e filmare. Dovete portare con voi acqua e il pranzo al sacco. Chi lo desidera può avvalersi dell’aiuto dei portatori (a pagamento). E’ raccomandabile una buona forma fisica. Non di meno, al rientro, tutte le fatiche saranno dimenticate a fronte delle emozioni generate dall’incontro ravvicinato con i nostri ‘progenitori’. I gorilla di montagna sono una specie minacciata che rischia l'estinzione e sono sicuramente tra le attrazioni principali dell'Uganda. I gorilla che vivono sulle montagne ugandesi sono tra i più socievoli e sono i più grandi primati viventi sul nostro pianeta. Guardare negli occhi bruni e pensosi di questi giganti, il cui codice genetico é uguale per il 95% a quello dell’uomo, è un’esercizio di umiltà ed un’esperienza entusiasmante allo stesso tempo, soprattutto quando si considera che ne sopravvivono meno di 800 esemplari, divisi tra il Parco Nazionale Bwindi e i Monti Virunga. Nel pomeriggio una visita alle comunità locali del Iby’Iwacu Cultural Village a Kinigi, un modo per assistere alla danze Intore ed osservare genti, tradizioni e costumi locali. Ci trasferiremo poi al Lago Kivu. Cena e pernottamento sul lago al Kivu Serena Hotel o equivalente. Trattamento pensione completa.
NB: non possono partecipare al trekking i bambini al di sotto dei 14 anni.
12° GIORNO LAGO KIVU - KIGALI
Dopo colazione ed un po’ di relax raggiungeremo Kigali dove termina il viaggio. Fondata nel 1907 durante il dominio tedesco, la città divenne capitale del Ruanda solo in seguito all'indipendenza, raggiunta nel 1962. Ai tempi del regno mwami la capitale aveva sede a Nyanza, mentre sotto il dominio coloniale aveva sede a Butare. Tutti i principali uffici nazionali, compresi la sede della Presidenza e del Governo e tutti i Ministeri hanno sede in città. Situata al centro della nazione, è’ una sorta di città giardino, con un’atmosfera ed un clima estremamente piacevole. La città dalle mille colline, questa è Kigali agli occhi del viaggiatore: bellissima, sembra un ricamo, in cui ogni punto è il risultato del lavoro dell’uomo. E’ un territorio profondamente addomesticato, ma nello stesso tempo selvaggio, forse per il rapporto ancora così stretto ed evidente con madre natura. Nel pomeriggio visita della città. Pernottamento al Flame Tree Village Hotel o equivalente. Trattamento mezza pensione
13° GIORNO, Lunedì KIGALI - ITALIA
Mattinata libera. In tempo utile trasferimento all’aeroporto Internazionale di Kigali per imbarcarsi sul volo di ritorno. Trattamento B&B
14° GIORNO ITALIA
Arrivo in Italia
N.B.
- Il programma può variare, in parte, a seconda delle compagnie aeree utilizzate per arrivare in Uganda, e dipenderà, di volta in volta, dalle date indicate sui permessi ottenuti. Per tali motivi, il programma finale operativo potrà essere inviato ai partecipanti solo dopo aver definito questi due punti, essenziali alla buona riuscita del viaggio;
- L’incontro con i gorilla non è mai garantito, anche se le probabilità di avvicinarli sono sempre molto alte, grazie all’impegno ed alla professionalità delle guide allo scopo designate. Non dimentichiamo che gli animali, in natura, vivono in libertà; ma anche che è proprio questo fatto a determinare l’alto grado delle emozioni che potremo provare;
- Questo viaggio prevede una pensione completa, escluse le bevande ai pasti durante tutto il tour, ad esclusione di Kigali ed Entebbe, dove il trattamento è B&B.
- Hotel: L’attribuzione delle stelle agli alberghi non corrisponde agli standard europei. Fuori Kigali, quasi sempre, gli hotel e i lodge di categoria turistica confort proposti sono tra i migliori disponibili. E’ possibile alloggiare in hotel e lodges di categoria ancora superiore, col pagamento di un supplemento. E’ altresì possibile optare per sistemazioni più economiche, comunque sempre dignitose e pulite, con servizi privati quasi sempre disponibili ma non sempre garantiti, e con quote che possono essere sensibilmente ridotte, sino a € 620,00 per persona.
- Il nostro primo obiettivo è quello di organizzare per voi un viaggio in grado di soddisfare tutti i vostri desideri. Non esitate quindi a chiederci qualsiasi informazione che riteniate utile, e a illustrarci tutti i dettagli che ritenete importanti affinché il vostro viaggio, oltre ad avere un’ ottima riuscita, rimanga davvero nella vostra memoria come una delle più belle esperienze della vostra vita.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
Partenze di gruppo (minimo 4 persone) 3.125 EURO
Supplemento camera singola 335 EURO
Partenze individuali o per gruppi inferiori al minimo: possibili tutto l’anno, col pagamento di un supplemento
LA QUOTA INCLUDE:
- Sistemazione in alberghi di categoria turistica indicati in programma o equivalenti, in camera doppia (o come meglio precisato nel programma di viaggio) trattamento FB durante tutto il tour tranne che a Kigali ed Entebbe dove è quello di B&B (pernottamento e prima colazione). Le bevande sono sempre escluse. Col pagamento di un supplemento è possibile optare per alberghi e lodges di categoria superiore. E’ possibile optare per alberghi e lodges di categoria economica usufruendo di una quota sensibilmente ridotta.
- Tutti i trasferimenti in autovettura fuoristrada 4X4 con tettuccio apribile.
- Autista/Guida, di lingua inglese, durante le escursioni, esclusi i periodi liberi;
- Ingressi nei parchi e relative attività
- Tasse locali e permessi;
- Assicurazione turistica che copre i rischi sanitari, quelli inerenti al bagaglio registrato e quelli relativi agli annullamenti del viaggio.
LA QUOTA NON INCLUDE:
- Volo aereo di Linea in classe economica, con partenza da Roma Fiumicino e/o Milano Malpensa, e ritorno a Roma Fiumicino e/o Milano Malpensa;
- Diritti d’iscrizione: € 80,00
- Visto d’ingresso: USD 50,00 (ottenibile per i cittadini UE all’aeroporto di Entebbe all’arrivo). Bisogna richiedere il visto per l'East Africa, e richiedere quello per il Rwanda on line.
- Permessi per il Gorilla Tracking: € 520,00 (USD 600,00)
- Bevande, extra e mance;
- Pasti a Kigali ed Entebbe;
- Spese extra di carattere personale;
- Tutto quanto non indicato espressamente nel programma di viaggio.
NOTA BENE: Le quote sono state calcolate applicando le tariffe aeree attualmente in vigore. Queste possono variare sia per quel che riguarda le classi di prenotazione , le date di emissione nonchè le tasse aeroportuali, le security tax ed eventuali fuel surcharge. La nostra quotazione è pertanto da considerarsi sempre soggetta a riconferma, sino a quando non avremo le conferme delle prenotazioni aeree, dei servizi offerti e di eventuali oscillazioni dei cambi applicati: 1€=1,15$ (con una tolleranza del 3%).
UGANDA
L’Uganda è uno dei paesi più belli e interessanti dell’Africa. Non per niente, nel 1907, nella persona di Sir Winston Churchill, gli inglesi, primi colonizzatori di quelle regioni, attribuirono al paese la definizione di "Perla d’Africa". Fieri del loro paese, gli ugandesi hanno oggi coniato un motto ancor più suggestivo: “Uganda – Il paese dotato dalla natura”. Uno slogan che potrebbe apparire presuntuoso, ma che, se deciderete di posare lo sguardo sulle sue bellezze, vi accorgerete quanto vicino sia, davvero, alla realtà. Infatti, basterà giusto considerare alcuni elementi di carattere geografico per intuire quali sensazioni l’Uganda sia capace di generare, quando vi si entri in contatto.
Attraversato dall’Equatore, e posto sul vasto plateau che si stende tra i rami orientale e occidentale della Great Rift Valley, il paese presenta biomi unici al mondo. Una notevole porzione del paese è ricoperta dalle acque: come lo sterminato Lago Vittoria, che, largo più di 250 Km, è il più grande di quelli africani - praticamente un mare a sud del paese; il lago Alberto e il lago Edoardo, raccolti nella Rift Valley Occidentale, al confine con la Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire); i laghi Kwania, Kyoga e Bisina nella regione centrale; il Lago Bunyonyi, il lago Mburo, e, per finire, una miriade di laghetti craterici che sono di spettacolare bellezza.
Dal lago Vittoria nasce il Nilo, uno dei più grandi fiumi del mondo, che potrete ammirare nelle cascate Murchison Falls, all’interno dell’omonimo parco, stretto in una gola di una decina di metri: uno spettacolo imponente.
Sette dei diciotto ambienti vegetali dell’Africa sono rappresentati in Uganda, più che in ogni altro Paese del Continente. Le foreste tropicali dell’Uganda Occidentale hanno flora e fauna davvero uniche, con molte specie, purtroppo, anche a rischio di estinzione.
L’incontro di biomi diversi al termine della Rift Valley, ha infatti permesso la nascita di ambienti unici, che raccolgono una varietà di fauna senza paragoni, con oltre un migliaio di specie di uccelli registrate (e l’elenco continua ad essere aggiornato!); fatto che permette all’Uganda di vantare circa la metà delle specie ornitologiche conosciute sul continente Africano, e oltre il dieci per cento a livello mondiale.
Proprio per le particolari condizioni ambientali, in Uganda, tra le tante specie di primati, è possibile incontrare gorilla (gorilla gorilla beringei) e scimpanzé, che vi sarà possibile avvicinare tramite opportuni trekking guidati, in grado di farveli osservare da vicino durante le loro attività quotidiane - Un’ esperienza unica! Tanto più quando si consideri che con gli scimpanzè l’uomo condivide il 98% del DNA, con i gorilla il 97%.
Non è dunque un caso che in Uganda siano stati istituiti 10 parchi naturali, che coprono una ampia zona del paese. Oltre ad essi, vi sono poi decine di zone protette e di riserve naturali dove l’habitat viene preservato. Esiste persino un’isola dedicata al recupero degli scimpanzé
orfani (Ngamba Island).
Gli ugandesi stanno facendo enormi sforzi per mantenere il possibile equilibrio trale esigenze necessarie alla preservazione degli ambienti naturali e delle specie animali, con le occorrenze degli umani e dell’indispensabile sviluppo delle comunità. Da qui nascono moltissime iniziative, tese a far ricadere sulle comunità locali parte degli introiti e dei profitti dei parchi, e più in generale del turismo. Se porrete attenzione scoprirete molte di queste attività e, se vi interessa ed avrete pazienza, sarà possibile incontrare molte di queste comunità.
INFORMAZIONI PER IL VIAGGIATORE
Principali informazioni sul paese:
Capitale: Kampala
Superficie: 236,040 Km quadrati.
Superficie dei laghi: 36,330 Km quadrati.
Popolazione: 25 milioni di abitanti.
Lingue: Inglese (lingua ufficiale, notevolmente diffusa anche nelle zone rurali); Lugana (lingua del Buganda, regione del centro-sud; è la più praticata dalla popolazione); lingue Bantù, Nilotiche e Swahili.
Religioni: Cattolici 30%; Protestanti 30%; Musulmani 16%; altri 24%.
Reddito medio per famiglia: circa $200 l’anno.
Governo : Repubblica Presidenziale.
Giorno dell’Indipendenza: 9 Ottobre 1962.
Industrie: Tessile (cotone), zucchero, birra, pesce, tabacco, cemento, bevande e succhi di frutta, farmaci, legno e arredamento, cemento, plastica.
Agricoltura e allevamento: Caffé, thè, cotone, vaniglia, miglio, frutti tropicali, latte, pollame, carne bovina e di capra.
Miniere: rame, cobalto, sale.
Clima: Tropicale
Fuso orario: GMT+3
Religione e popolazione:
L’Uganda presenta un incrocio di religioni, che convivono pacificamente all’interno della popolazione. Mentre due terzi si richiamano al Cristianesimo (Cattolici e Protestanti), un altro terzo si richiama ai culti animisti tradizionali, che sono ben vivi e compresenti ovunque nel Paese. Circa il 15% degli Ugandesi si rifanno all’Islam, come dimostra la presenza di molte moschee e il canto del muezzin durante il giorno, non solo a Kampala. Data la consistente presenza di Indiani asiatici, c’è anche un certo numero di Sikh e Indù, specialmente a Kampala e Jinja.
Documenti e Visto d’ingresso:
E’ necessario il passaporto internazionale con almeno 6 mesi residui di validità oltre che al visto di ingresso. Il visto viene rilasciato dall’Ambasciata dell’Uganda in Italia, o anche all’arrivo all’aeroporto internazionale di Entebbe, con pochissime formalità. Il costo è di USD 30,00.
Disposizioni sanitarie:
E’ obbligatoria la sola vaccinazione contro la Febbre Gialla(che ha 10 anni di validità), da effettuarsi con almeno 3 settimane di anticipo rispetto alla partenza, e che deve essere dimostrata con il Certificato Internazionale di Vaccinazione.
È consigliata la profilassi antimalarica, da effettuarsi con il dovuto anticipo. E’ consigliabile rivolgersi al proprio medico curante per le indicazioni del caso.
Nel paese l’assistenza sanitaria di base è disponibile in quasi tutte le aree. E’ però consigliabile portare con se tutte le medicine di uso personale necessarie per l’intero viaggio, con l’accortezza di trasportarle nel bagaglio a mano.
Valuta e cambio:
La valuta in corso è lo Scellino Ugandese (UShg). Il cambio orientativo è di 1 € = 2.250 UShg; 1 USD = 1.700 UShg. (aggiornato al 1/3/07) Non ci sono restrizioni di sorta all’importazione e al cambio di valuta estera, che può essere effettuata nelle banche, negli hotel e negli uffici di cambio. I dollari americani emessi prima del 2001, vengono cambiati con forti penalizzazioni nel cambio o, a volte, addirittura non cambiati, per cui è bene verificare in anticipo la data delle banconote. Tenere presente che fuori dalle città principali i cambi sono meno favorevoli.
Si consiglia di cambiare poco per volta, perché riconvertire in valuta forte può essere complicato. L'utilizzo delle Carte di Credito internazionali è possibile solo nelle grandi città e nei grandi alberghi/lodge, tuttavia i tempi possono essere lunghi e può essere applicata una commissione extra. Non sono accettate le carte di credito elettroniche e quelle ricaricabili
Telefoni:
La rete telefonica ugandese, sia fissa che mobile, è buona ed estesa a tutte le città e zone di frequenza turistica, con esclusione di alcune zone. Esistono più operatori in concorrenza tra loro, le carte SIM locali sono facilmente reperibili in quasi tutti i luoghi, ed è possibile acquistarle e ricaricarle senza formalità. Il prefisso per chiamare l’Uganda dall’Italia è 00256. In Uganda i cellulari italiani funzionano senza problemi, ma ricordatevi di accertarvi dei costi del roaming internazionale col vostro gestore.
Elettricità:
Il voltaggio in uso è 220-240 V, come quello italiano, ma le prese sono di tipo inglese, e dunque non compatibili con lo standard italiano. Prima della partenza, è pertanto indispensabile munirsi di un adattatore specifico o internazionale, dato che è difficile trovarne all’interno dell’Uganda.
Clima:
L’Uganda è soleggiato per gran parte dell’anno, ma senza avere climi torridi, avendo un’altitudine media di 1200mt . La stagione delle piogge è quella dei mesi di Ottobre e Novembre, oltre a quella di Marzo-Aprile-Maggio. Anche durante le piogge, comunque, quasi sempre il sole fa capolino. Nelle zone delle foreste pluviali, come lungo il versante occidentale dei Parchi (Bwindi, Queen Elisabeth, Rwenzori), le piogge sono più frequenti.
I periodi più consigliabili per viaggiare in Uganda sono quelli legati alle stagioni secche, da Giugno a Settembre e da Dicembre a Marzo.
Pasti:
I pasti in Uganda seguono le ricette della cucina inglese e di quella indiana; più frequentemente quelle della cucina locale. Questa è fatta di pietanze semplici, non difficili al palato dell’Europeo. Infatti si tratta soprattutto di riso, patate, manioca, matooke accompagnate da una salsa a base di carni o di legumi, senza particolari spezie. Diffusi sono le carni arrostite e l’ottimo pesce (tilapia), e tutti – certamente i vegetariani - potranno godersi i sapori della frutta e delle verdure locali. Riguardo alle bevande, è sempre disponibile acqua minerale in bottiglia, oltre a dell’ottima birra ugandese. Disponibili anche vini d’importazione e superalcolici, sia locali (come il tipico waraji) che esteri. Diffusi sono tutti i più tipici soft drink, come pure molti ottimi succhi di frutta. La cucina italiana si trova solo a Kampala, anche se spesso troverete cibi di nome italiano ma di cucina fantasiosa: basta accontentarsi.
Abbigliamento e bagaglio:
Si consigliano capi leggeri e pratici, ovvero: pantaloni lunghi di tela, magliette e camicie a maniche lunghe per la sera (in modo da ripararsi dalle punture di zanzare), trainers e scarponcini da trekking con calzettoni per le escursioni nei parchi. La sera non fa freddo, ma è sempre consigliabile avere una giacca, o una felpa o un pile. Una giacca impermeabile e dei pantavento, o un poncho, sono sicuramente necessari per i trekking in caso di pioggia. Si consiglia di vestire colori come il kaki, il verde o il marrone, che sono più rassicuranti per gli animali.
Necessari gli occhiali da sole, un cappello, creme solari e idratanti, repellente per insetti (Autan), burro-cacao per labbra, costume da bagno, piccolo zaino da viaggio, binocolo per gli avvistamenti, block notes per le note di viaggio, una borraccia per l’acqua, una torcia elettrica.
Se siete amanti degli animali non vi dovranno mancare i libri che parlano delle specie animali presenti nell’Africa dell’Est, sia uccelli che mammiferi. Sarà un utile ausilio nel riconoscimento degli animali e nella compilazione della check-list, che risulterà sicuramente nel souvenir più memorabile del vostro viaggio.
Per migliorare la vivibilità all’interno degli automezzi, si consiglia di portare un bagaglio morbido (zaino o borsoni) che permette un miglior stivaggio, oltre all’accortezza di avere con se un telo di protezione per il bagaglio, che a volte viene caricato all’esterno degli automezzi, e necessita quindi della dovuta protezione.
Mance:
Sono sempre gradite ed attese, così come usuale nel mondo anglosassone.
Souvenir:
In Uganda c’è molta scelta: dalle tele "batik", all’artigianato locale (tappeti, vasi, collane e braccialetti), alle sculture in legno, ai vestiti tradizionali,senza dimenticare oggetti di antiquariato (maschere e statue) spesso provenienti anche dal Congo. Per il palato ricordarsi che il the e il caffé ugandesi sono rinomati a livello internazionale. E la musica locale, espressione variegata di una comunità culturale molto effervescente.
Gorilla di montagna e scimpanzè:
Per molti visitatori lo scopo principale di venire in Uganda è quello di incontrare i primati, tra cui soprattutto i gorilla di montagna e gli scimpanzè. Saremo in debito con Alan Moorehead, viaggiatore negli anni '50, scrittore, amante ed appassionato d'Africa, che a nostro avviso ha, in poche righe, espresso la sintesi dell'incontro con i gorilla. Malgrado tutte le sue esperienze così lo definisce: "Lo spettacolo era finito, ed era durato non più di due o tre minuti. Ma in tutti i miei vagabondaggi attraverso l'Africa, negli ultimi anni, questo è stato l'incontro più emozionante", e questo può essere la pietra di paragone per vivere questa esperienza.
I gorilla di montagna o Gorilla gorilla beringei costituiscono una specie quasi in via di estinzione, della quale restano solo 670 esemplari in tutto il pianeta. Essi trovano il loro habitat naturale in alcune foreste pluviali in territorio ugandese (Bwindi, con circa 320 esemplari) o al confine con Rwanda e Congo (Mgahinga e Virunga). Gli studi più importanti su questi animali sono dovuti a George Schaller e a Diane Fossey; quest’ultima autrice del famoso libro “Gorilla nella nebbia” – da cui fu tratto l’omonimo film – nelle cui pagine raccontò i suoi 13 anni trascorsi in un accampamento sul vulcano Visoke, in Congo, a stretto contatto con gli amici gorilla. Morì nel 1986, verosimilmente uccisa dai bracconieri.
Ci sono alcune famiglie di gorilla – cinque a Bwindi, una a Mgahinga, una a Virunga - che sono state abituate alla visita degli uomini, ai quali è dato avvicinarsi in numero di sei per volta. Per poter fare questo occorrono dei “gorilla permit” individuali, da richiedere presso la Uganda Wildlife Authority. In generale i gorilla di montagna sono animali pacifici, timidi, che si nutrono di foglie e vegetali., ma durante la visita è doverosamente necessario osservare alcune specifiche norme di comportamento: non avvicinarsi o lasciarsi avvicinare dai gorilla a meno di sette metri; non partecipare al “gorilla tracking” se raffreddati o con altra affezione trasmissibile; non mostrare ai gorilla cibi o bevande; non fumare e non abbandonare rifiuti nella foresta; non usare flash durante le riprese fotografiche; non fare rumori fastidiosi; non guardare negli occhi il capobranco (il Silverback, maschio capo famiglia dalla schiena argentata), in quanto ciò potrebbe essere interpretato come atto di sfida.
La possibilità di vedere effettivamente i gorilla è quasi garantita al cento per cento, sempreché si sia disposti alla fatica del trekking. Ad ogni modo, si viene rimborsati del costo del “gorilla permit” nel caso di insuccesso legato alle attività dei rangers.
I PARCHI NAZIONALI
L’Uganda offre ben dieci parchi nazionali organizzati, oltre a foreste e aree di riserva naturale, con un’ampia scelta di safari ed esperienze di natura selvaggia: Game drives (escursioni in macchina alla ricerca degli animali), safari in barca, camminate naturalistiche, trekking, scalate e rafting.
PARCO NAZIONALE QUEEN ELIZABETH (QENP)
Questo parco, con un’estensione di 2.056 kmq, si trova a Sud dei Monti Rwenzori, lungo il confine con il Congo e include i due laghi Edward e George, collegati attraverso il canale naturale Kazinga. E’ un ecosistema di zone umide e aperta savana, ad un’altezza di 910m; primo parco ad essere stato istituito nel paese, nel lontano 1952.
Natura. Il parco registra un numero elevato di animali, ovvero 95 specie di mammiferi (tra cui elefanti, leoni, leopardi, Kob Ugandesi, bufali, sciacalli, iene macchiate) e 10 specie di primati, come scimpanzè, scimmie vervet, blu e dalla coda rossa, colobi bianchi e neri, babbuini. La lista degli uccelli comprende ben 606 specie, forse il più alto numero rispetto a qualsiasi altro parco africano.
Attività. Giro in barca da Mweya sul canale naturale di Kazinga, per una fantastica esperienza di natura selvaggia: si vedranno ippopotami, coccodrilli, bufali, elefanti, facoceri e varie specie di uccelli d’acqua. Game drive nei Piani di Kasenyi (settore Nord) e ad Ishasa (settore Sud, alla ricerca dei caratteristici leoni che si arrampicano sugli alberi di “figus”). Scimpanzè tracking nella Gola di Kyambura e bird watching nella Foresta di Maramagambo.
PARCO NAZIONALE MURCHISON FALLS (MFNP)
L’area protetta di Murchison Falls è la più estesa dell’Uganda (ben 5.025 kmq) e comprende il Parco Nazionale Murchison Falls, le Riserve di Bugungo e Karuma e, a sud, la Foresta di Bugongo. L’altitudine varia dai 929 m sul delta del Lago Alberto e i 1.292 m sul colle di Rabongo. L’area è attraversata dal Nilo Vittoria, che congiunge il Lago Kyoga con il Lago Alberto. Il nome del parco viene dalle meravigliose cascate sul fiume, che incontra una strettoia tra le rocce e si trasforma in una vertiginosa schiuma di acqua bianca, senza paragoni con altri siti in tutta l’Africa dell’Est. La vegetazione è caratterizzata da savana, foresta lungo il fiume e zone umide.
Natura. Ci sono 76 specie di mammiferi, tra cui giraffe, elefanti, leoni, leopardi, iene macchiate, kobi, bushbuck (antilopi di bosco), waterbuck (antilopi d’acqua), oribi (piccole antilopi africane simili alle gazzelle) e sciacalli. Vi si contano ben 450 specie di uccelli.
Attività. Giro in barca sul fiume Nilo, da Paraa fino alla base delle cascate Murchison (17 km), durante il quale si potranno vedere elefanti, bufali, waterbuck, ippopotami, coccodrilli, uccelli d’acqua come pellicani, cormorani, aironi, aquila pescatrice, cicogna dal becco a scarpa (shoebill). Escursione fino alla “cima delle cascate”, per vedere da vicino le cascate Murchison in tutta la loro imponenza. Game drive a nord del Nilo e sul delta del Lago Alberto (lungo le piste Buligi, Alberto e Queen). Attività di pesca (Persico del Nilo e Pesce tigre) sul fiume Nilo, sopra e sotto le cascate. Scimpanzè tracking e bird watching nella foresta di Budongo e nella Riserva della Foresta di Kanyiyo Pabidi.
PARCO NAZIONALE BWINDI IMPENETRABILE (BINP)
Bwindi Impenetrabile (331 kmq di estensione) si trova nel Sud-Ovest dell’Uganda, a ridosso della Rift Valley Albertina, ad un’altitudine compresa fra 1.160 m e 2.607 m. Si tratta di una vera foresta tropicale pluviale, distribuita su una serie di monti e vallate, considerata tra le foreste più ricche in biodiversità di tutta l’Africa. Nella lingua locale “bwindi” (da “mubwindi”) significa “posto oscuro”, in riferimento alla natura, di fatto impenetrabile agli umani, della palude che si trova nella zona sudorientale del parco attuale.
Natura. Ci sono 11 specie di primati, tra cui scimpanzè, scimmie Hoest, blu e dalla coda rossa, colobi bianchi e neri, babbuini. Soprattutto, Bwindi accoglie 360 gorilla di montagna, ovvero metà della popolazione mondiale rimasta. Ci sono 346 specie di uccelli (Bwindi raccoglie il 90% delle specie endemiche della Rift Valley Albertina, difficili da vedere in altri posti dell’Africa dell’Est) e 200 di farfalle. I mammiferi annoverano bufali, leopardi ed elefanti, mentre le specie arboree assommano a 324.
Attività. La principale attrazione – com’è logico che sia – consiste ovviamente nel gorilla tracking, visita guidata ad una delle cinque famiglie di gorilla abituate alla presenza umana. Camminate naturalistiche sono possibili per l’osservazione di uccelli, farfalle, primati, alberi (seguendo i sentieri Munyaga, Waterfall, Rushura, fiume Ivi e zona dei Bambù). Specialmente raccomandabili agli amanti del bird-watching sono le escursioni al fiume Ivi e alla palude Mubwindi. Camminate culturali sono organizzate al villaggio comunità Buhoma, per vedere le case tradizionali, il guaritore, la produzione di birra di banana, l’artigianato e le rappresentazioni di danza e musica.
PARCO NAZIONALE LAGO MBURO (LMNP)
Questo parco, di soli 260 kmq, si trova nel Distretto di Mbarara, ad un’altitudine che da 1.220 m giunge sino a 1828 m sul livello del mare. Il suo nome deriva dall’omonimo lago all’interno del territorio del parco.
Natura. Il parco ospita una ricca varietà di animali, con 68 specie di mammiferi, tra cui in gran numero impala (l’antilope da cui deriva il nome della stessa Kampala), kobi ugandesi, zebre, mucche Ankole, bufali, topis, leopardi, iene macchiate, waterbuck, facoceri, oribi, bushbucks, gazzelle di bosco. Ci sono 315 specie di uccelli, tra cui red faced barbet, gru coronata, la cicogna dal becco a scarpa (shoebill), papyrus yellow warbler (uccello canoro giallo papiro). La vegetazione è dominata da aperta savana di acacie.
Attività. Giro in barca sul Lago Mburo, per vedere i coccodrilli e gli ippopotami, oltre a cormorani, aquile pescatrici, pellicani, aironi. Game drives nel parco, lungo le piste Impala, Zebra e lungo il Lago. Camminate naturali e bird watching.
IL PARCO NAZIONALE DEI MONTI RWENZORI (RMNP)
Il parco, dalla superficie di 996 kmq, protegge i monti Rwenzori, che si estendono per oltre 120 km lungo il confine con il Congo. Essi non hanno origine vulcanica, bensì presero forma dai movimenti tettonici della Rift Valley Occidentale. I Rwenzori, con i loro ghiacciai, costituiscono la più alta catena montuosa dell’Africa: il Monte Stanley, il Monte Speke, il Monte Emin Pasha, il Monte Gessi, il Monte Luigi da Savoia e il Monte Baker. All’interno del continente africano, le vette principali, Margherita (5.109 m) e Alexandra (5.083 m) sul Monte Stanley, sono superate in altezza solo dai Monti Kilimangiaro e Kenya. Il primo europeo a scalare le cime principali fu nel 1906 il principe Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi. Per commemorare il centenario dell’impresa, nel 2006 è stata organizzata una spedizione che ha ricalcato le orme dei primi esploratori.
Natura. L’interesse verso il Rwenzori è soprattutto legato alla sua ricca e varia vegetazione, che si divide in almeno tre fasce distinte: la zona di foresta (tra 1.800 e 2.500 m), la foresta di bambù (fino a 3000 m), la brughiera e la zona Alpina (3000-4.500 m), con foreste di giganti piante di brughiera e lobelie. Ci sono inoltre nel parco 70 specie di mammiferi, tra cui elefanti, gatti dorati, scimpanzè, yellow – backed duiker (cefalopo dal dorso giallo). Ci sono 177 specie di uccelli, specialmente quelli endemici della Rift Albertina (come il turaco del Rwenzori, vari tipi di cuculi, civette, francolini e pettirossi).
Attività. Gran parte dei visitatori intraprendono il bellissimo quanto impegnativo percorso del “circuito centrale”, che richiede 6 notti e 7 giorni e consente di vedere tutte le principali vette. Tuttavia, altri percorsi più brevi sono possibili nell’area centrale e settentrionale del Rwenzori. Un buon equipaggiamento da montagna è consigliato per chi intende scalare il Rwenzori, dato che si raggiungono altezze anche oltre i 4000 m.
PARCO NAZIONALE MONTE ELGON (MENP)
Il Monte Elgon è un gigantesco vulcano estinto, con la più larga superficie nel mondo (50km per 80km) e una caldera con un diametro di circa 8 km. La vetta più alta è il Wagagai 4.321m. Si trova nell’Uganda orientale, al confine con il Kenya, ed il parco nazionale omonimo ha una estensione di 1.145 kmq. Il popolo locale, i Bagisu, chiamavano il monte “Masaba”, mentre “Elgon” deriva dall’inglesismo del nome masai “El Kony”. Il periodo migliore per visitare il Monte Elgon sono i mesi di Maggio e Settembre, oppure Novembre e Dicembre.
Natura. Salendo sul Monte Elgon, si incontrano quattro differenti fasce di vegetazione: la lussureggiante foresta montana, la zona del bambù e la brughiera, che presenta rare specie quali la Lobelia gigante dell’Elgon. Almeno 300 sono le specie di uccelli registrate, tra cui il francolino di Jackson, guinea fowls, sunbirds e il turaco. La lista dei mammiferi include almeno 24 specie, anche se non facilmente visibili (elefanti, leopardi, bufali, maiali selvatici, duiker, sitatunga).
Attività. Ci sono vari sentieri per il trekking sul Monte Elgon, tutti aperti a chiunque interessato, dato che non si tratta di un monte difficile da scalare (in particolare, si ricordano i sentieri Sasa, Sipi e Piswa). Il percorso completo fino alle cime richiede da 5 a 6 giorni di cammino. Le escursioni naturalistiche consentono di vedere fauna e flora, le enormi caverne, le gole e le sorgenti d’acqua calda. Camminate brevi di un giorno sono possibili a partire dal Forest Exploration Centre a Kapkway. Particolarmente affascinante è la camminata dal villaggio di Sipi alle Cascate Sipi, una serie di quattro stupende cascate che culminano in un salto di 99 m ad un’altezza di 1.775 m, lungo il fiume Sipi, che ha origine dal Monte Elgon.
PARCO NAZIONALE DI KIBALE (KNP)
Il Parco Nazionale di Kibale (766 kmq di superficie) forma un blocco contiguo con il Parco Queen Elisabeth, ad un’altitudine di 1.100-1.590 m sopra il livello del mare. La sua vegetazione è dominata dalla foresta tropicale pluviale.
Natura. Almeno 60 specie di mammiferi sono presenti nel parco, tra cui elefanti, bufali, ippopotami, facoceri, maiali selvatici, duikers. Kibale è conosciuto per la presenza di primati, di cui si contano 13 specie. In particolare si trova qui un’ampia popolazione di scimpanzè; inoltre ci sono scimmie blu, vervet, dalla coda rossa, Hoest’s, colobi rossi e bianchi e neri, grey – cheeked mangabey, babbuini. Ci sono 335 specie di uccelli, di cui 4 si trovano solo qui (il francolino di Nahan, Cassin’s spinetail, blue-headed bee eater e masked apalis). Infine, sono stati classificati oltre 250 specie di alberi.
Attività. La principale attrazione del Parco è lo scimpanzè trekking, ovvero la camminata guidata per l’incontro con i primati, a partire dal quartiere generale a Kanyanchu. La seconda attrazione interessante è l’osservazione degli uccelli nella Riserva di Bigodi, che prende il nome dall’omonimo piccolo centro fuori dai confine del Parco. Questa attività consiste in una camminata guidata attraverso la palude di Magombe, con la possibilità di vedere tra gli altri il grande turaco blu e il papyrus gonolek. Camminate naturalistiche sono possibili nel parco, per l’avvistamento di primati, uccelli, rettili, e piante medicinali.
PARCO NAZIONALE MGAHINGA GORILLA (MGNP)
Il Parco Nazionale Mgahinga, con soli 38 kmq di superficie, è la parte ugandese della più vasta Area Protetta Virunga, che viene gestita in comune con Ruanda e Congo. Comprende tre vulcani estinti: il monte Sabinyo (3.669 m.), il monte Gahinga (3.474 m.) e il monte Muhavura (4.127 m.). Il nome “Mgahinga” deriva dal monte Gahinga stesso più le iniziali del monte Muhavura.
Natura. La vegetazione è quella tipica delle aree afro-montane, con una consistente foresta di bambù. Mgahinga è importante in quanto ospita un certo numero di gorilla di montagna. Sono state rilevate 76 specie di mammiferi, fra cui bufali, elefanti, bushbuck, scimmie dorate, leopardi. Inoltre ci sono almeno 115 specie di uccelli, tra cui il Turaco del Rwenzori, bucero coronato, black kite e gru coronata.
Attività. Ciascuno dei tre vulcani può essere scalato con un’escursione di un giorno e senza particolare equipaggiamento da montagna. E’possibile inoltre effettuare una serie di camminate naturalistiche (sentiero della Gola Savinyo, sentiero della palude di Rugezi), specialmente appetibili per gli appassionati di “bird watching”.
Visite guidate sono organizzate presso la caverna di Garama, vicino al quartiere generale del parco a Cave Ntebeko; tale caverna, lunga ben 432 m, fu un tempo abitata dalla popolazione di Pigmei. La principale attrazione era il Gorilla tracking, ovvero l’escursione per visitare una famiglia di gorilla di montagna abituata alla presenza umana, la quale, tuttavia, nel 2005 si è posizionata oltre i confini con il Ruanda.
PARCO NAZIONALE KIDEPO VALLEY (KVNP)
Kidepo, con i suoi 1.442 kmq di estensione, è tra i più spettacolari parchi ugandesi, anche se non è facilmente accessibile, in quanto si trova nel Nord-Est del Paese, ai confini con Sudan e Kenya, nella regione della Karamoja. Voli charter sono prenotabili da Entebbe.
Natura. La vegetazione è dominata dall’aperta savana, con foreste secche di montagna e foreste di acacie. Il parco ospita almeno 86 specie di mammiferi, tra cui elefanti, zebre, giraffe, bufali, maiali selvatici, oltre a molti predatori, come lo sciacallo dal dorso nero, il cane cacciatore africano, la volpe dalle orecchie di pipistrello, il ghepardo, la lince, il leone e il leopardo. Vi si contano 17 specie di antilopi. La lista degli uccelli annovera 463 specie, tra cui 56 rapaci, come il falco pigmeo, l’aquila ambrata e l’uccello segretario.
Attività. Ci sono parecchi percorsi per game drive, che conducono i visitatori ad esplorare la natura e gli animali nella vallata di Narus nel sud-ovest del parco.
PARCO NAZIONALE SEMLIKI (SNP)
Questo parco, di 220 kmq, si estende lungo il confine con il Congo, seguendo il corso del fiume Semliki (da cui prende il nome), nella parte occidentale della Rift Valley Albertina e a Nord dei monti Rwenzori. Si trova ad un’altitudine di circa 700 m sopra il livello del mare.
Natura. Ci sono 336 specie di alberi registrati, di cui 24 presenti solo in questo parco (come l’Isolana Congolana o l’Ejacis Guineesis); 435 specie di uccelli (di cui almeno 40 non si trovano altrove in Uganda); 63 di mammiferi, tra cui elefanti, leopardi, bufali - solo qui si trovano scoiattoli volanti, antilopi pigmee e sei tipi di pipistrello; 9 primati (scimpanzè, scimmia blu, scimmia vervet e babbuini); almeno 374 specie di farfalle.
Attività. La principale attrazione sono le camminate naturalistiche dal quartiere generale del Parco a Sempaya fino al fiume Semliki, per osservare uccelli, farfalle, fiori e alberi. Inoltre ci sono due “sorgenti calde” (una maschio e una femmina), situate in un tratto di terreno paludoso, dove i visitatori possono vedere un getto di acqua calda e una pozza di acqua bollente.
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