Da Agadez al massiccio dell'Air, da Djado a Bilma si estende il Ténéré, l'ultima propaggine del Sahara. 800 km di deserto ora piatto ora dunoso, spazi senza fine la cui traversata ha ancora oggi il sapore delle antiche esplorazioni del passato. In questi luoghi, le ultime carovane di sale ne attraversano solo una parte. Da Agadez, da Zinder o da Tahoua, qualcuna più rara dall'Air, hanno un'unica destinazione: le saline di Fachi e di Bilma. Il Niger non ha le miniere di sale del Mali (Taoudenni) o della Mauritania (Idjil), ma dei bacini di terra salifera imbevuta di acqua salmastra che a queste latitudini sono un bene prezioso quanto la vita stessa.
NIGER: TRAVERSATA DEL DESERTO DEL TENERE
SULLE TRACCE DELLE CAROVONE DI SALE
Dal 19/10/2019 al 03/11/2019 e 23/11/2019 al 08/12/2019
Minimo 10 - max 12 pax
Accompagnatore italiano
PROGRAMMA DEL VIAGGIO
1° giorno - VOLO ITALIA - NIAMEY
Arrivo all’aeroporto di Niamey e trasferimento in hotel
2° giorno: VOLO NIAMEY - AGADEZ
Trasferimento in volo da Niamey ad Agadez.
La città di Agadez, capitale dell’Aïr conosciuta come “la porta del deserto”, fu fondata circa nel 1300. Dal 1449 divenne un sultanato ed ancora oggi questa figura dirige le varie controversie e questioni sottoposte al suo ordine. Le tribù Tuareg furono sedentarizzate nella città che divenne il loro centro più importante nonché crocevia del centro carovaniero e punto d’incontro tra le genti nomadi sahariane: i Tuareg dell’Aïr, i Tubu del Kaouar, le popolazioni sedentarie nere haussa, che un tempo abitavano l’Aïr e attualmente sono stanziate nella savana a sud.
Il centro cittadino, Patrimonio Unesco, ha mantenuto inalterato il suo fascino, con vari edifici interamente costruiti in mattoni di fango, tra cui il Palazzo del Sultano e la moschea fondata dal Sultano Yunus nel XV° secolo, con il minareto di forma piramidale allungata alto 27 metri, le cui pareti sono irte di grandi pioli, in perfetto “stile sudanese”. Nella citta vecchia le case sono tutte costruite in banco, impasto di argilla, sterco e paglia, con facciate talora decorate con motivi geometrici, talora dipinte. Negli anni ’80 Agadez era un centro per turisti e visitatori da tutto il mondo: erano gli anni della Parigi-Dakar e Bernardo Bertolucci la scelse per girare alcune scene del film il Tè nel Deserto: il suo fascino è rimasto inalterato nel tempo e girare per il mercato immersi negli odori di spezie e profumi o nelle strette viuzze riporta indietro nel tempo. Sistemazione in Hotel in BB. Pranzo e cena liberi.
3° e 4° giorno: AGADEZ - TIMIA
In mattinata partenza verso nord con le vetture fuoristrada lunga la pista che si snoda nel Massiccio dell’Aïr dove sono frequenti gli incontri con i Tuareg. Visita alla cascata di Aguelman, che ha scavato e modellato le scure pareti di roccia creando morbide curve come in un’opera d’arte. Proseguiamo verso Timia, oasi verde e fresca abitata da circa 7000 Tuareg della tribu` Kel Oui, posta in una bellissima valle nel cuore dell’Aïr. La presenza di catene montuose e di una falda ricca d’acqua a poca profondità hanno creato un ambiente favorevole al giardinaggio: caratteristici sono i rigogliosi orti, giardini e frutteti (un tripudio di melograni, pompelmi, uva, arance) che irrigati permanentemente producono verdure, frutta e cereali venduti ai mercati. Sono circa 300 le famiglie che hanno un giardino di proprietà, e poi ci sono i proprietari delle palme da dattero nella palmerie, che a Settembre, dopo la stagione delle piogge, raccolgono i loro frutti per farli seccare e vendere ad Agadez in cambio di tessuti e altri beni oppure si recano a Bilma per cambiarli con il natron, il sale per gli animali. La popolazione è dedita a tre mestieri: giardiniere, cammelliere o allevatore (capre, buoi e cammelli). I bambini sono numerosissimi e sbucano incuriositi e intimoriti da ogni dove, alla scuola apprendono il francese dagli insegnati Haussa, i pochi che qui si sono fermati. Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
5° giorno: TIMIA - IFEROUANE
Si prosegue verso nord passando per le rovine dell’antica capitale touareg: Assodé
A nord, ai piedi dei monti Tamgak, Iferouane regala nuove emozioni. I Tuaregh Kel Ferouane sono un gruppo misto di neri bella e haoussa dalle caratteristichecapanne a forma di zucca rovesciata, a cui si associano nuove costruzioni in argilla.Anche qui gli orti sono fiorenti e offrono i necessari approvvigionamenti per chi intende attraversare il Ténéré. Naturalmente è possibile incontrare i Tuaregh che in queste zone si sentono a “ casa loro “. Nelle rivolte ( l’ultima è terminata nel 1995 ) che li hanno visti protagonisti contro il governo nigerino, si sono rifugiati in questi posti quasi inaccessibili.
Per l'Adrar Chiriet la pista è abbastanza buona fino all'attraversamento della piccola valle di Tezirzek (interessante sito di graffiti), da qui in avanti la sabbia sarà assoluta protagonista con alcuni passaggi tra le dune le cui creste sembrano onde spumeggianti che si infrangono sulla roccia nera dell'Adrar Chiriet. Il campo sotto le dune e il cielo stellato è indimenticabile.....Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cena e sistemazione al campo.
6 °e 7° giorno: CHIRIET - KOGO - ARAKAO
Proseguendo nel nostro viaggio i paesaggi cambiano, i profili si addolciscono e le sagome delle dune di sabbia appaiono all’orizzonte: la valle dello Zagado un tempo famosa per la presenza degli ultimi struzzi esistenti nel Massiccio dell’Aïr, ci permette di affacciarci al deserto del Ténéré e contornandolo a sua volta raggiungere il cratere di Arakao. Arakao in lingua tuareg " Tchin Taburak ", è la chela del granchio, un anfiteatro di roccia che racchiude come in uno stretto abbraccio (la chela) le grandi dune che sembrano toccare il cielo. Nei dintorni, con una breve passeggiata nell’uadi circostante, si puo` raggiungere un sito con incisioni rupestri. Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
8° e 9° giorno: ADRAR MADET - ERG DI BILMA
Il Ténéré, in lingua tuareg, e cioè che non esiste.... E' l'ultima propaggine dell'immenso Sahara, piu` di 800 km di sabbia, ora piatto ora con dune, spazi che sembrano non avere mai fine, dove inevitabilmente si perde la percezione dello spazio vitale. L’Adrar Madet una montagna rocciosa nel bel mezzo del deserto del Ténéré è sempre stata un’importante riferimento per le carovane del sale provenienti dal Massiccio dell’Aïr. L’intera giornata e` dedicata alla ricerca delle carovane del sale tra le bellissime dune dello spettacolare Erg di Bilma. La carovana.. decine di cammelli in fila guidati da un capo carovana Tuareg che li conduce lungo la pista di sabbia percorrono in un giorno anche 30 chilometri, l’andamento è lento e silenzioso ma inarrestabile. Anche il primo cammello ha memorizzato il percorso e talvolta conduce a piccoli tratti la carovana, il vento di sabbia non lo infastidisce, un doppio strato di lunghe ciglia proteggono i suoi occhi e le narici si chiudono per evitare di respirarla. Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
10° e 11° giorno: BILMA - FACHI
Arrivo a Bilma, antichissima oasi conosciuta per le sue saline, piccoli crateri scavati nella terra, ciascuno con dei colori insolitamente vivaci che variano dal rosso porpora al giallo ocra: qui il sale si cristallizza alla superficie. Le saline sono di proprietà delle famiglie che abitano a Bilma e che ogni giorno, nel periodo novembre e dicembre, si recano nel loro appezzamento per estrarlo e per prepararlo alla vendita, anche stoccandolo per le carovane che partono nei mesi successivi. Il sale estratto é sminuzzato e prodotto in piccoli pani o in forme conoidali (con tanto di “marchio” del produttore) e viene venduto o barattato alle carovane; in piccolissima parte viene prodotto anche il sale bianco, per uso alimentare umano, che impiega circa un mese per rifarsi e che viene messo in sacchi. I cammelli uno ad uno vengono fatti accucciare in modo che non possano muoversi mentre il prezioso carico viene legato alla loro imbragatura .. bramiterano rumorosi ma poi si rialzano e sono obbedienti al loro padrone. Percorriamo un’altra parte dell’Erg di Bilma in direzione di Fachi con possibilità di incontrare altre carovane del sale. Circondata da palme e grandi acacie, l’oasi di Fachi e` caratterizzata dalla tipica struttura nello stile dello ksar berbero; le mura che la contornano racchiudono case in terra cruda addossate le une alle altre in un intricato dedalo di vicoletti. Il forte oramai abbandonato veniva usato come rifugio: all’interno il pozzo ed i granai giganti permettevano alla popolazione che lì si rifugiava di resistere agli attacchi per svariato tempo. La parte antica della città è disabitata, con l’eccezione di una o due famiglie, ma i resti delle case a due piani con i loro muri spessi che creavano ombra e frescura ed i tetti fatti con il tronco della palma nonché le “panche” in argilla dove si sedevano i passanti, fanno immaginare un delizioso villaggio dove la vita scorreva serena. Escursione alle saline situate nelle vicinanze. Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
12° e 13° giorno: ALBERO DEL Ténéré - GADOUFAUA - FALESIA DI TIGUIDIT
L’arbre du Ténéré è un crocevia di piste carovaniere segnalato da un alto traliccio in ferro con diramazioni laterali eretto in sostituzione della leggendaria acacia centenaria il cui tronco e` oggi esposto al museo di Niamey. Lungo le piste numerosi sono i paleosuoli dove è possibile trovare freccette, asce, pestelli, macine e altri oggetti litici testimonianza di civiltà vissute in Niger migliaia di anni or sono. Si prosegue verso Gadoufawa: in Niger sono stati scoperti i piu` grandi cimiteri di fossili dell’Africa e alcuni fra i piu` importanti del mondo. Visita al « cimitero dei dinosauri », dove si potranno ammirare i resti delle ossa di dinosauri che il vento, spostando la sabbia, scopre e ricopre continuamente. Possibili incontri coi nomadi ai vari pozzi che punteggiano il lungo oued in direzione della falesia di Tiguidit Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
14° giorno: FALESIA DI TIGUIDIT-AGADEZ
Rientriamo ad Agadez e tempo permettendo, visita al mercato: movimentato e ricco di oggetti artigianali si possono trovare le famose “croci di Agadez”, gioielli cesellati in argento di forme diverse a seconda dell’oasi di provenienza. Sistemazioni in Hotel ad Agadez. Cena libera.
15° giorno: VOLO AGADEZ - NIAMEY
Trasferimento in volo da Agadez a Niamey. Arrivo all'aeroporto di Niamey e trasferimento in pulmino all'hotel. Nel pomeriggio visita della città, museo e mercato dell'artigianato con utilizzo del minibus per gli spostamenti. L’origine di Niamey è incerta: villaggio di pescatori Songhai per alcuni, villaggio di agricoltori Fulani e Maouri per altri. Si dice che il nome derivi da un albero “Niamey pour Nia” che in Djerma significa “la riva dove l’acqua è presa”. Per via della sua posizione, lontana dalle più importanti piste commerciali, fu ignorata da grandi esploratori come Heinrich Barth, che pur si fermarono ad esplorare altre zone del paese. Inizialmente scelta come capoluogo amministrativo dalla Francia nel 1903 per la sua vicinanza con il fiume Niger ed il grande mercato che si trovava nelle prossimità, rimase in secondo piano rispetto alla più centrale Zinder dal 1911 al 1926, quando divenne definitivamente la capitale. Ha conosciuto il suo sviluppo negli anni ’40 ed è oggi Capitale popolosa e multietnica con una parte amministrativa e residenziale separata dal centro città dedicato al commercio. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio in serata transferimento al aeroporto di Niamey. Pranzo e cena liberi.
16° giorno: VOLO NIAMEY - ITALIA
Arrivo in giornata in Italia.
QUOTAZIONE INDIVIDUALE IN CAMERA/TENDA DOPPIA: € 3450
SUPPLEMENTO SINGOLA: € 300,00
La quota comprende:
- I voli nazionali Niamey-Agadez-Niamey (circa 440 €)
- Accoglienza all’aeroporto di Niamey dal personale parlante francese
- Accoglienza all'aeroporto di Agadez
- Trasferimenti da e per gli aeroporti
- Sistemazioni in hotel in BB ad Agadez il 2° ed il 7° giorno (pranzi e cene escluse) - Le sistemazioni in hotel a Niamey in camera doppia
- Veicoli fuoristrada durante il tour nel deserto del Ténéré (3/4 passeggeri + autista su ogni vettura)
- Trattamento di pensione completa durante tutta la spedizione (da Agadez ad Agadez), ad eccezione le cene ad Agadez.e ad Niamey
- Tutto il materiale da campeggio, eccetto il sacco a pelo, gli asciugamani e il cuscino
- La scorta della Garde Nationale
- Permessi per viaggiare
- Guida italiana durante tutto il tour (da Agadez ad Agadez)
- Minibus per gli spostamenti nella visita di Niamey
- Assistenza con personale parlante francese a Niamey
- Acqua minerale durante tutto il tour
La quota non comprende:
- I voli internazionali Italia - Niamey e Niamey - Italia
- Tutte le cene a Niamey ed Agadez
- Tutte le bevande
- Mance per guide, autisti, staff e hotels
- Visto d’ingresso (circa Euro 61 + spese di agenzia)
- Assicurazione sanitaria (obbligatoria) e annullamento viaggio (facoltativa)
- Quanto non espressamente citato ne “la quota comprende”
Il Niger è uno Stato continentale dell'Africa centro-settentrionale, non ha sbocchi sul mare, ma una discreta estensione totale; oltre 2/3 del territorio sono desertici, soltanto le aree nei dintorni del fiume Niger ed in misura minore lungo il confine con la Nigeria offrono condizioni ambientali decenti, anche se non ideali, questo, assieme alla scarsità delle risorse di ogni tipo (escluso l'uranio), fa del Niger uno dei Paesi più poveri del Globo.
Il Niger è quasi interamente pianeggiante, con la parte centrale ed orientale leggermente più elevata rispetto a quella occidentale; l'unica catena montuosa rilevante è l'Aïr, massiccio che occupa una zona del Deserto del Sahara di poco inferiore ai centomila chilometri quadrati e che raggiunge i duemila metri d'altezza con l'Idoukal-n-Taghes (2.022 m.).
Dato che il nord ed il centro del Paese sono occupati dal Deserto del Sahara, gli unici corsi d'acqua di rilievo si trovano nella parte più meridionale del territorio, comunque solamente il Niger (560 Km il tratto nigerino, in totale 4.180 Km), il terzo fiume più lungo d'Africa, risulta di grande importanza, visto che rende fertile tutta la zona più occidentale di questa Nazione, altrimenti molto scarsa d'acqua.
Il Niger non ha nessun lago naturale di buone dimensioni, ma solo alcuni piccoli bacini nelle oasi sahariane, oltre a zone paludose che si inondano d'acqua durante la breve stagione delle piogge; fino a pochi decenni fa l'estremità sud-orientale del Paese era occupata da una porzione del Lago Ciad, che però a partire dagli anni 60, a causa di sovrasfruttamento agricolo, ha subito una drastica riduzione della sua superficie, passata da 25.300 Km² ai miseri 1.350 Km² attuali, quasi tutti in Ciad ed in misura minore in Camerun.
Il clima è di tipo desertico, se si eccettua la fascia meridionale semi-arida, in cui si alternano una stagione umida fra Giugno e Settembre ad una più lunga secca fra Ottobre e Maggio, che diventa sempre più predominante addentrandosi nel Sahara, con conseguente diminuzione delle precipitazioni, già modeste nelle aree più idonee all'uomo (400-500 mm all'anno in media); le temperature sono dovunque molto alte, nella capitale si hanno massime attorno ai 40°C da Marzo a Maggio ed una media annuale sui 29°-30°C, la differenze fra mesi più caldi e quelli più freschi è di una decina di gradi, nel Sahara aumenta l'escursione termica giornaliera.
Il Niger è suddiviso a livello amministrativo in 7 regioni, a cui si aggiunge il distretto speciale della capitale Niamey (1.435.000 ab.), unica grande città di questo vasto Paese, che infatti ha un tasso di urbanizzazione molto basso del 16%; gli altri centri principali sono Zinder (355.000 ab.) e Maradi (288.000 ab.), che si trovano poco distanti dal confine con la Nigeria, mentre Agadez (127.000 ab.) è la città maggiore nel Sahara.
Poco più della metà della popolazione è di etnia Hausa (53%), seguono Djerma (21%), Tuareg (10,5%), che vivono nell'area sahariana, meno densamente popolata rispetto al resto del Paese, e Fula (10%); la religione islamica (94%) è professata dalla quasi totalità degli abitanti, mentre i riti animisti tradizionali vengono praticati dal 5%.
Forma di governo Repubblica semi-presidenziale
Superficie 1.267.000 Km²
Popolazione 17.139.000 ab. (censimento 2012) - 19.865.000 ab. (stime 2016)
Densità 16 ab/Km² Capitale Niamey (1.435.000 ab.)
Moneta Franco CFA
Indice di sviluppo umano 0,348 (188° posto)
Lingua Francese (ufficiale), idiomi regionali
Speranza di vita M 59 anni, F 61 anni