1°g. 03/08: partenza in volo per il Nepal
Per andare a Kathmandu non ci sono collegamenti diretti dall’Italia e diverse compagnie aeree permettono di raggiungere la capitale del Nepal, partendo da diverse città. Consigliamo Qatar Airways. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.
2°g. 04/08: Arrivo a Kathmandu
Arrivo e accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese. Trasferimento in hotel. Pranzo libero e nel pomeriggio visita dello Swayambhunhat temple, con uno stupa di 2000 anni e una splendida vista della città di Kathmandu. In serata cena tradizionale nepalese in un ristorante tipico. Pernottamento in hotel.
3°g. 05/08:Kathmandu: Pashupatinath, Bodnath, Durbar
Dopo colazione si iniziano le visite recandosi a Pashupatinath e Bodnath, l’antichissimo Stupa divenuto punto di riferimento per la comunità tibetana. Dopo pranzo si visiteranno la Durbar Square di Kathmandu e Patan (Lilitpur), la più vecchia delle tre maggiori città della Valle di Kathmandu, famosa per i suoi monumenti buddhisti e templi hindu. Potrete osservare il lavoro artigianale in legno, pietra e metallo. Pernottamento in hotel. Pranzo e cena sono liberi.
4°g. 06/08:Kathmandu: Baktapur
Si dedica la mattina alla visita di Baktapur, il cui nome significa “città dei devoti”; la più preservata, ma purtroppo anche la più danneggiata dal recente terremoto, delle tre antiche capitali della valle di Kathmandu. Qui è più facile rivivere l’atmosfera che permeava la vita della gente prima del recente avvento della “civiltà” moderna. Oltre al piacere di curiosare, questa città-villaggio offre esempi stupendi di architettura newari, tra cui la Nyatapola Mandir, una pagoda a cinque livelli, e le tre piazze di Durbar, Tumadhi e Dattatraya. Nel pomeriggio si rientra in hotel dove si farà un briefing sul viaggio in Tibet. Se a qualcuno necessita acquistare qualcosa come equipaggiamento personale sarà supportato dallo staff dell'organizzazione. Pernottamento in hotel.
5°g. 07/08: Kathmandu / Lhasa (flight)
Lhasa - situata a 3.650 m di altitudine nella valle del Kyi Chu, significa "trono di Dio" ed è la principale città del Tibet, territorio fin dal 1750 direttamente o indirettamente controllato dalla Cina (e ora dalla Repubblica Popolare Cinese). Attualmente Lhasa è quindi la capitale della Regione Autonoma del Tibet. Era anche la residenza tradizionale del Dalai Lama. Per favorire l’acclimatazione e iniziare ad assaporare la parte vecchia della città ci si reca con una tranquilla passeggiata al Barkor, la strada che pullula di pellegrini e circumambula la cattedrale di Lhasa, punto focale della vita tibetana e vivacissimo mercatino. Ci si muove con calma, piano, per iniziare ad acclimatarsi. Pernottamento in hotel.
6° g. 08/08: Lhasa: Potala, Jokhang, Norbulingka, Barkor
Giornata dedicata alla visita di Lhasa. Al mattino ci si reca al Potala e al palazzo estivo, il Norbulingka. Si dedica il pomeriggio alle visite della città vecchia che fortunatamente è ancora abitata in prevalenza da tibetani, iniziando dalla magnifica cattedrale del Jokhang che custodisce la statua di Jowo Sakyamuni, una reliquia circondata di mito e leggende che è sicuramente l’oggetto più prezioso del Tibet. Si passeggia dal Barkor, il circuito sacro che la circonda, fino al convento di Ani Tshamkhung e al tempio di Ramoche, che fu fondato nel medesimo periodo del Jokhang e ospitò la sede del collegio tantrico del Gyuto, toccando anche altri siti minori, cari al cuore dei tibetani.
7°g. 09/08: Lhasa: Drepung, Nechung e Sera
Si visitano le università monastiche poste negli immediati dintorni di Lhasa, iniziando da Drepung che prima dell’invasione era la più grande del Tibet, dove ci si reca anche al tempio di Nechung, una volta sede dell’Oracolo di stato tibetano che conserva dipinti difficilmente visibili altrove. Nel pomeriggio si visita l’università di Sera, dove spesso si può assistere al dibattito dei monaci, e si rientra nella città vecchia a curiosare nel Barkor.
8°g. 10/08: Lhasa – Samye – Tsetang
Arrivati allo Tsangpo se ne segue il corso fino al ponte nei pressi di Tsetang che porta sulla sponda nord; la si risale per un tratto incontrando inaspettatamente grandi dune di sabbia, e si giunge a Samye. E’ il più antico monastero buddista del Tibet, fondato nell’VIII secolo da Guru Rinpoche, nei pressi di una zona di belle dune di sabbia non lontano dallo Tsangpo. Il tempio principale, costruito su 4 livelli, rivela affreschi di bellezza indimenticabile e all’interno del grande recinto sacro, delimitato da un lungo muro circolare sormontato da piccoli chorten, si trovano diversi templi e grandi Stupa. La forma mandalica dell’insieme si ammira nella luce migliore al tramonto dalla vicina collina del Hepori, dove si trova un tempietto in cui spesso la sera un monaco recita le preghiere di buon auspicio alla divinità protettrice che qui risiede e la tradizione dice essere un potente demone soggiogato da Guru Rimpoche. Si torna a Tsetang dove si effettua una passeggiata nella parte vecchia, visitando tempo permettendo anche il convento femminile e il tempio tibetano. Pernottamento in hotel.
9°g. 11/08: Tsetang
Si dedica la giornata alle visite di Tsetang e Yarlung iniziando dal tempio di Tradruk, la cui fondazione è attribuita a Songtsen Gampo nell’VIII secolo. La struttura architettonica è simile al Jokhang di Lhasa e l’interno regala una splendida atmosfera con molte cappelle affrescate e statue di fine fattura; vi sono custodite anche alcune importanti reliquie. Si prosegue lungo la valle dello Yarlung, ricchissima di testimonianze che risalgono all’origine della storia del Tibet, con la visita del Yumbulagang, tra i luoghi più pittoreschi, che fu il primo palazzo degli antichi re ed è stato restaurato nel 1982. Ci continua con il sito delle tombe dei re di Yarlung, dove primeggia il grande tumulo di Songtsen Gampo, su cui è stato costruito un piccolo tempio da dove si ha una stupenda visuale di Riwo Dechen, un monastero dove però i cinesi non permettono di andare. I tumuli dei re di Yarlung non sono mai stati oggetto di scavi archeologici e pare che non siano stati profanati: la tradizione tramanda che sotto il tempio dedicato a Songtsen Gampo vi siano interrati cinque templi a struttura mandalica, con la salma del grande re posta nel tempio centrale e circondata da innumerevoli tesori. Ci si reca quindi a due delle grotte di meditazione più venerate di questa parte del Tibet. La prima, Bairo Phuk, è il minuscolo eremo utilizzato nell’VIII secolo da Vairochana, uno dei discepoli principali di Guru Padmasambhava, o Guru Rinpoche per i tibetani. A Rechung Phuk si ritirò il prediletto discepolo di Milarepa, il grande Rechung; il monastero è stato distrutto dai barbari invasori, ma i tibetani hanno ripristinato il tempio all’ingresso della grotta che conserva oggetti appartenuti al grande mistico. Pernottamento in hotel.
10°g. 12/08: Tsetang – Gyantse
Lasciata Tsetang risalendo per un tratto una vallata verso sud si visita Orgyen Mindroling, il monastero di scuola Nyingmapa più importante del Tibet Classico; fondato nel 1670, più volte distrutto e ricostruito ma in buona parte restaurato, conserva interessanti opere d'arte. Proseguendo lungo lo Tsangpo si sosta poi al monastero sakyapa di Gonsar Chode, dove molti degli affreschi originali sono sopravvissuti alle vicissitudini dell’invasione cinese. Si lascia la grande valle dello Tsangpo salendo verso sud al passo di Gampa (4794 mt) che offre una visuale indimenticabile sul vasto specchio turchese dello Yamdrok Tso, una delle perle naturali del Tibet, incastonato tra magnifiche vette di cui alcune superano i 7000 metri. Raggiunte le sponde del lago se ne segue il perimetro per un bel tratto e con una deviazione ci si reca al monastero di Samding, uno dei rari siti dell’esoterica scuola dei Bodonpa che risale al XII secolo, la cui badessa è riconosciuta come una Kandroma (dakini) ed è considerata una delle maestre spiritualmente più elevate del Tibet. La posizione è fantastica, con grandiosi panorami sui monti e sul lago, e nel Gompa si trovano molti affreschi recentemente restaurati. Proseguendo, si valica lo spettacolare passo di Khari (5045 mt) dove la strada passa tra le pasture degli yak sfiorando i poderosi ghiacciai del Nyengchen Kang Ksa, la cui vetta si staglia oltre i 7000 metri, e, dopo aver costeggiato un lago di origine artificiale, si arriva a Gyantse. Pernottamento in hotel.
11°g. 13/08: Gyantse
Gyantse è la città del Tibet Classico meglio preservata. L’enclave monastica prima delle distruzioni perpetrate conteneva 16 collegi monastici appartenenti a diverse scuole; fortunatamente il tempio principale, lo Tsuklakhang (XV sec.) e la costruzione più preziosa, l’inestimabile stupa di Kumbum, sono rimasti intatti. Lo “Stupa delle 100.000 divinità” è una struttura costituita da più piani progettati secondo una planimetria mandalica arricchita da 75 cappelle, statue e affreschi: chi è in grado di decifrarne la complessa simbologia può leggervi l’intero percorso iniziatico del misticismo tibetano. La visita al castello di Gyantse regala un’ottima panoramica sul complesso, sulla cittadina e le valli circostanti. Pernottamento in hotel.
12°g. 14/08: Gyantse – Shigatse
Prima di arrivare a Shigatse una breve deviazione porta a Shalu, sito del tempio di Serkhang Tramo, che conserva un’antica atmosfera dove si indovinano interessanti affreschi nella penombra; fu qui che Buton Rinpoche nel XIV secolo editò i 227 volumi del Canone Buddhista Tibetano; nei pressi si trova l’antichissimo tempio di Gyengong Lhakang, fondato nel 997. Giunti a Shigatse, seconda città del Tibet, ci si reca a visitare il grandioso monastero di Tashilhumpo fondato dal primo Dalai Lama nel 1447, uno dei più grandi del Tibet, con molti templi e sale dove sono conservati inestimabili tesori tra cui primeggiano i giganteschi Stupa dei Panchen Lama. Dopo una passeggiata nella parte vecchia della città ci si sistema in hotel. Pernottamento in hotel.
13°g. 15/08: Shigatse – Ganden (festival) - Lhasa
Si torna verso Lhasa risalendo il corso dello Tsangpo verso est fino alla confluenza col fiume Kyuchu, di cui si risale il corso fino a Ganden Namgyeling, l’università monastica fondata da Tsongkhapa, capostipite della scuola Ghelupa, costruita in posizione panoramica a 4500 mt su un monte che sovrasta la valle del fiume Kyuchu a est di Lhasa. Lo sforzo tenace e la devozione dei tibetani ha reso possibile la ricostruzione di tutti i templi principali; il grande stupa contiene alcune reliquie del corpo di Tsongkhapa che furono ritrovate passando con le mani le macerie lasciate dalla distruzione perpetrata dai cinesi, esaminando ogni pietra e setacciando anche la terra. Oggi è una giornata molto speciale perché viene esposta la grande tanka che rappresenta Buddha Sakyamuni, momento culminante di un complesso insieme di rituali officiati dai monaci a cui assistono stuoli di pellegrini, richiamati sia dall’evento che dal valore molto speciale che Ganden ha nella tradizione del Tibet. Nell’arco della giornata si eseguirà anche la breve circumambulazione del monte dove sorgono i molti templi e collegi, unendosi ai pellegrini devoti e festosi, godendo sia dell’atmosfera intensa che degli splendidi panorami che il kora offre sulla vallata del Kyuchu; sul percorso vi sono alcune grotte di meditazione e alla fine del sentiero il piccolo Gompa di Tsongkhapa. Nel pomeriggio si raggiunge Lhasa dove si alloggia presso lo stesso hotel.
14° g. 16/08: Lhasa / Kathmandu / (flight)
Dopo colazione trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo per Kathmandu. Pernottamento in hotel.
15°g. 17/08: Kathmandu - volo di rientro e arrivo a destinazione
Dopo colazione trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo Turkish o Qatar per l'Italia. In serata arrivo a destinazione.