Il sentiero che porta all’Annapurna è tra i più celebri del Nepal per la mitica bellezza dei luoghi che percorre, dalle foreste tropicali e di bambù ai rigogliosi boschi dei giganteschi rododendri himalaiani, attraverso tipici villaggi che indicano anche con le diverse caratteristiche costruttive le etnie di appartenenza, con panorami incommensurabili. La meta: la maestosa parete sud dell’Annapurna, una barriera rocciosa tra le più alte e ardite al mondo, che si erge per 4000 mt al centro di un vasto anfiteatro di monti glaciali tingendosi di ocra e arancione con le luci del tramonto.
Questo luogo è conosciuto come ‘Santuario dell’Annapurna’: il significato del nome è chiaro a chi vi è stato e ha goduto dell’incredibile spettacolo dei monti che cingono tutto l’orizzonte, con gli Annapurna che troneggiano tra il frastuono delle valanghe che rimbombano nella valle e spesso fanno tremare il suolo.
Questo magnifico trek parte dalla regione di Pokhara, ad ovest di Katmandu. E’ un percorso che offre la grande soddisfazione di iniziare dalle aree pre himalaiane e di arrivare in breve tempo nel territorio d’alta quota attraversando i diversi tipi di ambiente arboreo, incluse le foreste di bambù, fino ai 4130 metri del campo base. Si inizia risalendo le zone dei villaggi terrazzati fino ai costoni coperti da foreste di rododendri tra panorami incredibili, che spaziano dall’Annapurna Sud al Macchapuchare ed ad est fino al Manaslu, arrivando al villaggio di Langdrung, molto pittoresco e ben tenuto con le tipiche case in pietra; si prosegue direttamente verso nord attraversando il fiume verso il villaggio di Chomrung e si risale la valle che si fa sempre più ripida e impervia finché si giunge ai piedi del Macchapuchare, un monte sacro ai nepalesi e per questo motivo inviolato, che è stato ribattezzato dagli occidentali ‘Cervino dell’Himalaia’ per la sua forma ardita, e anche “Fishtail mountain” per via della doppia cima che ricorda ad alcuni la coda di un pesce. Da qui, con una svolta verso ovest che regala la visione della parete sud dell’Annapurna, si accede alla vallata del Santuario.
Si rientra seguendo il medesimo sentiero per la parte iniziale fino alla zona del villaggio di Dovan sostando a Jhinudanda; qui, oltre a godere degli stupendi panorami, si potrà rilassarsi nelle acque di una fonte termale. Quindi, oltre il bel villaggio di etnia Gurung di Gangdruk attraverso pristine foreste di giganteschi rododendri himalaiani si arriva al passo di Ghorepani, alla base di Poon Hill, uno dei punti panoramici più rinomati del Nepal che regala ottime visuali sull’arco himalaiano, dal Daulagiri al Manaslu. Si scende quindi nella vallata del fiume Bhurungdi rientrando a Pokhara e da qui si prosegue in volo per Katmandu.
Nepal: Trekking al Campo Base dell'Annapurna
Ai piedi della parte sud, magia del “Santuario dell’Annapurna”
Dal 09.04.2016 al 25.04.2016
PROGRAMMA DEL VIAGGIO
NB: i tempi di tappa riportati sono indicativi, riferiti a escursionisti di capacità media. Le tappe potranno essere leggermente variate dal capogruppo in funzione delle condizioni del tempo od altro.
1°g. Sabato 9 aprile, partenza in volo per il Nepal
Per andare a Katmandu non ci sono collegamenti diretti dall’Italia e molti viaggiatori scelgono di transitare da Delhi in India o utilizzano linee aeree che fanno scalo in Medio Oriente; vi è un’ampia scelta e Amitaba può prenotare quella di maggior gradimento. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.
2°g. 10/4 Arrivo a Katmandu
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’Hotel Vajra, immerso in un bel giardino ad un quarto d’ora di cammino dal centro della città e dallo Stupa di Swayambhu. L’hotel dispone di buoni servizi, è costruito nello stile tradizionale newari con decorazioni in legno eseguite dall’artista Utam Raj di Patan ed è dotato di piacevoli spazi comuni; relax e riposo.
3°g. 11/4 Katmandu – Pokhara – Kande – Australian Camp
Si parte in volo per Pokhara; il peso del bagaglio consentito senza extra è di kg 15 (ma il prezzo per i kg in più non è eccessivo). Giunti a destinazione si prosegue con dei veicoli privati per il villaggio di Khande (1450 mt), che dista circa un’ora e mezza di guida. Da qui inizia il percorso a piedi, la prima tappa di circa un’ora e mezza porta all’Australian Camp (1870 mt), da dove già si godono ottimi panorami.
4°g. 12/4 Australian Camp – Langdrung
Una tappa di circa 4 ore che transita dai villaggi di Deurali e Tolka conduce al bel villaggio di Langdrung (1700 mt).
5°g. 13/4 Langdrung – Chomrung
Si attraversa il fiume su di un ponte sospeso arrivando per il pranzo a Jhinudanda (1780 mt); in questa zona durante il percorso di rientro si potranno fare dei bagni nelle acque calde termali. Si prosegue salendo a Chomrung (2170 mt), uno dei principali villaggi della regione contornato dalle vette dell’Hiunchuli, Annapurna Sud e Macchapuchare. La tappa è di circa 5,5 ore.
6°g. 14/4 Chomrung – Dovan
Il sentiero in parte gradinato scende ripido a un fiume e risale verso Sinuwa, con panorami spettacolari sul Macchapuchare. Si attraversano foreste di bambù arrivando a Dovan (2600 mt), una tappa di circa 5 ore.
7°g. 15/4 Dovan - Macchapuchare Base Camp
Attraverso foreste di rododendro si sale verso Deurali (3200 mt) e si prosegue per il campo base del Macchapuchare (3700 mt), dove sono stati allestiti alcuni rifugi. La tappa è di circa 5 ore.
8°g. 16/4 Macchapuchare Base Camp - Annapurna Base Camp
Il rifugio del campo base dista circa due ore di cammino ed è posto a 4130 mt. Si trascorre la giornata esplorando la meravigliosa vallata, in vista dell’inimmaginabile parete sud dell’Annapurna. La corona di montagne che cinge l’orizzonte a 360 gradi forma una delle visioni epiche di tutto l’Himalaia.
9°g. 17/4 Annapurna Base Camp – Dovan
Si rientra fino a Dovan (2600 mt), dove si era fatta tappa il 14/4.
10°g. 18/4 Dovan – Jhinudanda
Si ripercorre il sentiero da Dovan a Chomrung e si continua fino alla località di Jhinudanda, situata a 1780 mt, dove si era transitati il 31/3. A 300 mt dal lodge si trovano delle fonti di acque termali dove si potrà fare il bagno. La tappa è di circa 5 / 6 ore.
11°g. 19/4 Jhinudanda – Gangdruk
Si attraversa un’area di campi terrazzati e villaggi, con una salita finale fino al villaggio di Gangdruk (1940 mt). E’ forse il più bello dei villaggi Gurung della regione, ed è situato in un’ottima posizione panoramica. La tappa è di circa 5 ore.
12°g. 20/4 Gangdruk – Tadapani - Banthati
Ci procede nelle foreste di rododendro fino a Tadapani (2630 mt), un paesello che offre ottimi panorami sull’Annapurna Sud e il Macchapuchare. Si scende gradatamente nelle foreste di rododendro e bambù fino a un torrente, da dove si risale un costone arrivando poi al villaggio di Banthati (2680), ai piedi di una ripida parete. La tappa è di 5 / 6 ore. Per chi lo desidera, è molto bello salire sulla sommità del colle sovrastante, Banthati Hill (3180 mt), che offre stupendi panorami.
13°g. 21/4 Banthati – Deurali La – Ghorepani
Si continua per il passo di Deurali (3200 mt) in un’area dove spesso si incontrano animali selvatici e seguendo il sentiero si scende a Ghorepani (2870 mt), un altro valico che funge da punto di partenza per Poon Hill. La tappa è di circa 5 ore.
14°g. 22/4 Ghorepani, salita a Poon Hill; Hilè
Si parte prestissimo per godere dell’alba dalla vetta di Poon Hill (3193 mt), una salita che impegna circa 1 ora: lo sguardo spazia senza confini dalle lontane pianure dell’India verso sud al Daulagiri ad ovest, Annapurna e Macchapuchare a nord e Manaslu ad est. Tornati al passo, inizia poi la discesa attraverso immacolate foreste fino a Hilè (1430 mt), una tappa di circa 5 ore.
15°g. 23/4 Hilè – Birethani – Pokhara - Katmandu
Il sentiero segue la sponda sinistra del fiume Bhurungdi fino alla cittadina di Birethani (1089 mt), che dista circa 3 ore. Qui si conclude il trekking e si salutano i portatori; la guida nepalese rimane invece col gruppo. Si prosegue con mezzi privati per Pokhara, che si raggiunge in circa un’ora e mezza. Si prende il volo per Katmandu, dove si alloggia presso l’Hotel Vajra.
16°g. 24/4 Katmandu e volo di rientro
Tempo libero fino a quando ci si reca all’aeroporto per l’imbarco sul volo internazionale. In funzione del volo di rientro utilizzato Amitaba predisporrà gli eventuali servizi aggiuntivi richiesti sia a Katmandu che a Delhi per chi transitasse dall’India.
17°g. Lunedì 25 aprile, arrivo a destinazione
Costo del viaggio: € 1870 (escluso volo internazionale)
Con 3 partecipanti, extra di € 150; con 2, extra di € 300. Massimo 12 partecipanti
(Il volo di andata e ritorno per Katmandu costa da € 700 a € 1100 in funzione della data di richiesta – si consiglia pertanto di prenotare con un buon anticipo)
Il prezzo non comprende il volo internazionale; include le spese di iscrizione, tutti i trasporti necessari inclusi i voli interni (su questi voli il bagaglio massimo consentito è di 15 kg; il costo per l’extra è di circa € 1,5 al chilo – rs. 110 / 130), l’alloggio in camera doppia, i permessi per il trekking, la colazione a Katmandu e il vitto durante il trekking, il trasporto del bagaglio personale durante il trekking per un massimo di 15 kg, la presenza dell’accompagnatore italiano e di una guida locale che parla la lingua inglese, la Polizza Assicurativa di viaggio (polizza base Europ Assistance – su richiesta, possono essere estesi i massimali con un costo € 70 e può essere emessa la Polizza di Annullamento, costo 4,8% del valore del viaggio) – le polizze escludono il recupero con l’elicottero. Il visto nepalese può essere ottenuto all’arrivo a Katmandu, 30 giorni costano $40; il passaporto deve avere almeno sei mesi di validità dal momento dell’ingresso in Nepal (portare alcune foto tessera, che serviranno 1 per il visto e altre per i permessi di trekking). Sono escluse le bevande e le mance. Per la stanza singola il supplemento è di € 240 (NB: nei rifugi spesso non è possibile avere la singola). Il prezzo del viaggio è formulato con riferimento al cambio euro - dollaro del 23/10/'15 (Banca d’Italia): € 1 = $ 1,1084.
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni di Partecipazione; la quota include una “Polizza di assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danni al bagaglio” fornita da Europ Assistance e una “Polizza viaggi rischio zero” fornita da Navale Assicurazioni. Le normative (Condizioni di Partecipazione e Assicurazioni), i massimali assicurati e le possibili integrazioni sono riportati nel sito e disponibili presso la nostra sede.
NOTA TECNICA
E’ richiesto un livello di allenamento normale per chi va in montagna, con tappe medie di circa 5 ore di cammino effettivo; non è necessaria una preparazione tecnica: si tratta solo di spostarsi lungo i sentieri. Il clima previsto è secco; ma bisogna essere attrezzati nell’eventualità che possa piovere o anche nevicare nelle parti alte. Durante il trekking si alloggia e si consumano i pasti nei ‘logde’, ovvero nei rifugetti nepalesi, che offrono un discreto livello di comodità e pulizia; in molti di questi sono anche disponibili delle docce con acqua calda ad un prezzo modico. Il bagaglio personale è trasportato da portatori (massimo 13 kg a testa). Nella valle del Santuario se si sta all’aperto di sera o di prima mattina all’alba si preveda un abbigliamento per una minima di -10°c. (di solito non fa così freddo, ma dei cali di temperatura sono sempre possibili), ed è anche consigliabile per il proprio confort avere un sacco a pelo con il medesimo gradiente termico minimo, anche se nei lodge sono disponibili le coperte.
Guida il viaggio Giuseppe Magrin
Giuseppe Magrin è un alpinista, viaggiatore e scrittore; ex ufficiale degli Alpini, si occupa di temi storici e ambientali con pubblicazioni e conferenze. Autore di una quarantina di libri riguardanti la Grande Guerra e l’alpinismo, collabora col Giornale di Vicenza e varie riviste culturali. Sportivo fondista e paracadutista, ha salito montagne in Africa, Antartide, Sud America, Himalaia e conta numerose prime ascensioni sulle Dolomiti. Ha conseguito il Premio Nazionale Alpino dell’Anno, è Accademico e consigliere nazionale del Gruppo Scrittori di montagna, Guida Alpina Militare e qualificato esperto neve e valanghe. Referente per la Sierra Leone della ONG Mine Action Italy, si è dedicato anche ad interventi umanitari in Africa e Sudamerica.