Giorno 01 27/06: Italia – Delhi
Per raggiungere Delhi utilizziamo voli Lufthansa; la maggior parte dei voli giunge a Delhi nelle prime ore del mattino successivo. All’arrivo ci si trasferisce alle partenze nazionali nello stesso aeroporto.
Giorno 02 28/06: Delhi – Leh
Il volo per Leh parte alle 6.40 circa; dall’aereo di godono panorami stupendi sull’Himalaya dell’India. A Leh si viene ricevuti dalla guida. Sistemazione in uno dei migliori hotel della città e riposo per favorire l’adattamento alla quota; Leh è posta a 3500 mt di altezza. Nel pomeriggio tranquilla passeggiata a Sankar Gompa, un piccolo monastero situato tra i campi e le tipiche case dei contadini ladakhi.
Giorno 03 29/06: Leh - Phyang e lo Stupa Artificiale di ghiaccio di Sonam Wangchuk - Spituk
Dopo colazione si lascia Leh e si segue la valle dell’Indo fino a una breve deviazione che ci porta al monastero di Phyang, un sito molto interessante con sale finemente affrescate e molte statue tipiche dell’esoterica scuola dei Drikung Kagyu, alla cui scuola appartiene il Gompa. Ci trasferiamo poco lontano dove possiamo ammirare lo Stupa Artificiale di ghiaccio di Sonam Wangchuk. Rientrando a Leh visita del monastero di Spituk, della parte vecchia della città e del Palazzo Reale. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 04 30/06: Leh, Cham di Hemis
Il grande monastero di Hemis, situato a circa 40 km da Leh, è il principale di scuola Drukpakagyu del Ladakh; è un’importante meta di pellegrinaggi e ospita una ricca collezione di tanka, statue d’oro e stupa (reliquiari) incastonati con pietre preziose. Si inizia la giornata con una sosta al monastero Ghelupa di Tikse, tra i più celebri e attivi, una delle perle del Ladakh: ricco di templi, contiene molte importanti opere d’arte e un’impressionante statua di Yamantaka che regna nel Gonkhang. La grande statua di Maitreya posizionata nel tempio a destra dell’ingresso, di recente fattura, è diventata uno degli oggetti simbolo più famosi del Ladakh. Giunti a Hemis si seguono le rappresentazioni del festival che si svolgono nel grande cortile antistante ai templi dove, all’interno, si tengono i rituali preparatori. Fuori dal Gompa si tiene un vivace mercatino e tutta l’area pullula di pellegrini agghindati nei costumi tradizionali. Nel tardo pomeriggio si rientra a Leh con una sosta per una visita a Shey, che fu anche la sede del palazzo reale. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 05 01/07 Leh – Likir – Mulbeck
Oltrepassata la confluenza tra Indo e fiume Zanskar una breve deviazione porta al monastero di Likir, di tradizione Ghelupa e il cui abate è un fratello di S.S. il XIV Dalai Lama, con un’imponente statua di Maitreya che sovrasta il bel complesso; vi risiedono circa 150 monaci. Si prosegue lungo la strada che serpeggia verso ovest; si transita da Lamayuru e, superato il Fatu La (4147 mt) e oltre il valico del Namika (3760 mt), si raggiunge Gyal, un caratteristico villaggio con un tempio ricavato traforando la roccia, ripreso nel film “Samsara”. Poco oltre si arriva a Mulbekh; qui, oltre alla famosa statua rupestre di Buddha Maitreya (VII secolo), si trovano due monasteri posti su di un vicino, ripido colle. Si alloggia qui in una locanda del villaggio.
Giorno 06 02/07: Mulbeck (Shergol) - Kargil – Rangdum
Si prosegue per Kargil, con una breve deviazione si arriva al villaggio di Shergol, impreziosito da un piccolo monastero abbarbicato a uno sperone roccioso, ripreso nel film “Samsara”. Tornati sulla strada principale si prosegue e si imbocca la strada che porta verso lo Zanskar. La zona è un po’ più arborea rispetto al Ladakh ed a maggioranza mussulmana; ogni villaggio ha una piccola moschea con il minareto, molti uomini hanno lunghe barbe ma le donne non sono velate. Il Nun ed il Kun, le più alte vette di quest’area himalayana (7135 mt), dominano un’ampia ansa del fiume Suru in cui si tuffano le possenti seraccate di ghiaccio, che si ammirano proprio di rimpetto alla strada oltre il vorticoso fiume. Superate le gole ai loro piedi si procede lungo una valle spettacolare, ornata da ardite vette di granito da cui si protendono poderosi ghiacciai, che porta al plateau dove, tra le pasture degli yak ricche di stelle alpine, regna solitario il monastero di Rangdum. Si alloggia in un campo fisso.
Giorno 07 03/07: Rangdum – Phe - Dzongkul – Sani – Padum
Valicato il Pensi La (4400 mt), che offre visuali spettacolari sui ghiacciai a meridione, si entra nelle valli dello Zanskar e seguendo il flusso del fiume Doda si arriva nella vasta piana formata dalla confluenza dei fiumi Doda e Tsarap, il cuore dello Zanskar, dove si trovano i principali villaggi e monasteri, tra cui Sani. Il Gompa di Sani, di scuola Kagyupa, protetto da un muro di cinta ed ombreggiato da alberi, che qui sono rari, custodisce la statua di Naropa che fu uno dei capostipiti della scuola, lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno all’anno mille, e affreschi attribuiti a Zadpa Dorje. Giunti alla vicina Padum, la nuova “capitale” dello Zanskar con alcuni negozietti e un punto telefonico, si alloggia in un semplice alberghetto, lo Zhambala o simile; la quota qui è di circa 3600 mt.
Giorno 08 04/07: Padum – Bardan – Mune – Ichar
Da Padum si risale la valle dello Tsarap arrivando a Bardan, un monastero di circa 400 anni costruito su di un poggio a picco sul fiume, e si prosegue inerpicandosi con le jeep fino all’oasi ed al monastero di Mune. Si prosegue risalendo le gole dello Tsarap che porta fino al bel villaggio di Ichar.
Giorno 09 05/07: Ichar – Purne (trekking)
Tappa di circa 4 ore fino al villaggio di Pume.
Giorno 10 06/07: Purne - Phuktal – Purne (trekking)
Si dedica la giornata alla visita del monastero di Phuktal, che si raggiunge dal campo con circa due ore di cammino. Phuktal, costruito all’interno di una colossale grotta naturale è uno dei luoghi più belli e preziosi di tutto l’Himalaya, il cuore nascosto dello Zanskar. Rientro al campo.
Giorno 11 07/07: Purne – Ichar (trekking)
Si torna per lo stesso sentiero con una tappa di circa 4 ore fino al villaggio di Ichar.
Giorno 12 08/07: Ichar – Padum – Thongde (festival) - Padum
Si segue la strada che percorre verso nord il versante orientale del fiume Zanskar, formato dalla confluenza del Doda e dello Tsarap, arrivando a Thongde (13 km), un interessante monastero posto su di una rupe da cui si gode un’indimenticabile visuale, dove oggi ha inizio il festival; si sosta qui per seguire l’inizio della manifestazione. Rientro a Padum
Giorno 13 09/07: Padum – Thongde (festival) – Zangla - Padum
Oggi si svolge la seconda e principale giornata del festival di Thongde; si seguono le rappresentazioni di danza in costume eseguite dai monaci, immersi tra la gente giunta da tutta la vallata per assistere al grande rito; è un’ottima opportunità anche per ammirare gli abiti tradizionali sfoggiati dalle persone e godere con loro di uno dei preziosi momenti di festa, un breve intervallo nella vita molto dura di chi riesce a sopravvivere in questa remota regione dell’Himalaya. Si prosegue quindi per Zangla (20 km), la vecchia capitale dello Zanskar, dove se sono presenti si potranno incontrare il Gyalpo dello Zanskar e la sua famiglia e visitare la loro vecchia residenza, che noi considereremmo umile visto il loro stato nobiliare, ma che in questa regione è una vera reggia. Si visitano l’antico castello, sede storica del Gyalpo, posto in una bellissima posizione che domina la valle dove si trovano anche molti chorten, di cui il più recente è quello di Bakula Rimpoce, l’Abate del Ladakh recentemente scomparso; nell’oasi è situato anche un interessante convento femminile. Rientro a Padum
Giorno 14 10/07: Padum - Karcha – Rangdum
Si attraversa il ponte sullo Tsarap, si transita da Pipiting dove tempo permettendo, si sosta per una visita al villaggio, dove si trovano un grande stupa ed un monastero. Si attraversa quindi il fiume Doda arrivando al bel villaggio di Karcha, dominato dal grande monastero di scuola Ghelupa costruito sulle rupi rocciose, il principale dello Zanskar, La visita del Gompa rivela diverse sale e alcuni affreschi dell’XI secolo; sul monte antistante è situato l’antico convento femminile, ricco di sorprendenti reperti artistici. Si lascia quindi Karcha iniziando il percorso di rientro, si risalendo la valle del fiume Doda che porta al passo del Pensi e al bel monastero di Rangdum (104 km da Padum), ddove si sosta nell’hotel locale già utilizzato all’andata, godendo di questa piana incastonata tra i monti dove gli yak brucano le stelle alpine, luogo superbo per un ultimo saluto allo Zanskar.
Giorno 15 11/07: Rangdum – Lamayuru - Tingmosgang
Si prosegue oltre le gole del Nun, dove i ghiacci lambiscono le acque potenti del fiume Suru, raggiungendo Kargil e da qui si continua lungo la strada principale che proviene dal Kashmir. Si transita per Mulbeck e si ripercorre verso ovest la panoramicissima strada che, valicati i passi Namika e Fatu, giunge a Lamayuru, uno dei monasteri più pittoreschi dell’Himalaya, posto arditamente tra pinnacoli di roccia come un castello delle fiabe, sospeso su formazioni erose che sovrastano un villaggio circondato da policrome montagne desertiche. Si prosegue e, seguendo ancora il flusso del grandioso fiume Indo, si giunge a Tingmosgang. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 16 12/07: Tingmosgang – Alchi – Basgo - Leh
Si lascia Tingmosgang e si prosegue per il monastero di Alchi, fondato nell'XI secolo da Kaldan Sherab, discepolo di Rinchen Zangpo, che contiene magnifici dipinti di scuola Ghandara, il reperto artistico più importante del Ladakh. Ci si reca poi alle vicine grotte di Saspol: custodiscono affreschi di sorprendente bellezza in un luogo che fu casa di santi eremiti. Si prosegue quindi per Basgo, un paesino molto pittoresco e storicamente importante, dove si ergono le rovine di un antico forte e alcuni templi con decorazioni stupende che contengono due impressionanti statue di Maitreya. Fu da Basgo che il re Bhagan riuscì a riunificare il Ladakh nel XVI secolo. Seguendo la valle del’Indo verso est, proseguendo, oltre la spettacolare confluenza col fiume Zanskar si giunge a Leh verso sera. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 17 13/07: Leh, Stock, Matho e Stakna, Leh
Ci si reca nella vicina oasi di Stock, situata sul lato opposto del fiume Indo ai piedi del maestoso Stock Kangri, dove si visitano il Palazzo Reale ed il monastero del villaggio, sede di un festival oracolare collegato a quello di Matho. Si prosegue fino all’oasi di Matho, dove si trova un affascinante sito di scuola Sakya reso celebre dal peculiare festival invernale che è presenziato dagli oracoli; in effetti è un luogo che dà a molti la sensazione di essere intriso di forze esoteriche, in special modo nello scuro Gonkhang degli oracoli, col pavimento coperto di tsampa e pervaso dall’odore di chang. Arrivati al fiume Indo si completa la giornata sostando a Stakna, posto su di un colle morenico sul bordo del fiume, ricco di interessanti sale affrescate. Rientro a Leh.
Giorno 18 14/07: Leh – Delhi
Trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo per Delhi
Giorno 19 15/07: Delhi – Italia
Arrivo a destinazione