Giorno 1: Italia/Ndjamena
Volo per Ndjamena con Turkish Airlines. Arrivo all’aeroporto di NDJAMENA ed incontro con il corrispondente, trasferimento in hotel, pernottamento.
Giorni 2-3-4: Ndjamena/Moussoro/Oued Achim/Kalait
Assistenza per il cambio degli Euro e per l’eventuale acquisto di una scheda telefonica locale. Partenza verso nord-est attraverso il BAHR EL GHAZAL, “il fiume delle gazzelle”, antico emissario del lago Ciad oramai prosciugato, che unisce il nord musulmano al sud cristiano ed animista, un tempo percorso dalle carovane che collegavano i grandi regni dell’Africa nera con il Mediterraneo. Attraverseremo un paesaggio tipicamente saheliano caratterizzato da una ricca vegetazione, punto di transizione climatica tra la savana ed il deserto. Questa regione è abitata da Kanouri, Peulh, Dazi ed Arabi, entrati in Ciad circa otto secoli fa dopo aver sconfitto il regno cristiano di Dongola nell’attuale Sudan. Incontreremo altresì i Kareda, allevatori che è facile scorgere con le proprie mandrie lungo i pozzi d’acqua. Proseguimento ad est attraverso l’OUED ACHIM, frequentato da numerose gazzelle, prima di riprendere la strada in direzione dell’Ennedi. Attraverseremo aride distese abitate dai nomadi Arabi dediti alla pastorizia ed all’allevamento di dromedari, utilizzati per le carovane e venduti nell’oasi di Cufra in Libia. Faremo rifornimento di carburante a OUM CHALOUBA (antico nome dell’attuale Kalait) e proseguiremo la nostra esplorazione in direzione del MASSICCIO DI TERKEI. Colazioni, pranzi e cene preparati dal nostro cuoco, pernottamenti al campo in tende igloo.
Giorni 5-6-7: Terkei/Regione dell’Ennedi (Guelta Archei)
Proseguimento nel TERKEI, dove grotte e ripari naturali celano un’impressionante quantità di pitture rupestri, rappresentanti scene di vita quotidiana o di caccia, inestimabili opere d’arte preistorica risalenti fino ad oltre 4.000 anni a. C. Visiteremo la grotta della “vacca gigante”, quella degli “uomini con le gradi teste” (probabilmente maschere cerimoniali) dove sono raffigurate anche delle giraffe, e quella dei “cavalieri”. Entriamo nel MASSICCIO DELL’ENNEDI, un altopiano di arenaria ricco di acque nascoste trattenute nelle guelte, ricchezze che valgono a questa regione gli appellativi di “giardino sahariano” o “Eden”. Incontriamo popolazioni di pelle scura come i Gaeda e gli Zagawa. Scorgiamo le magnifiche formazioni tassiliane arenacee di DELI, CHIGEOU e TOKOU, con guglie, archi e camini che creano maestose cattedrali naturali ed intricati labirinti. Ci vengono alla mente le parole di Thèodore Monod, naturalista e grande amante del Sahara: “si prova rispetto per questi paesaggi intatti che non ci hanno domandato nulla, che farebbero volentieri a meno della nostra presenza e che sono là comunque semplicemente maestosi”. Il terzo giorno arriveremo nel cuore dell’impenetrabile Ennedi, la meta tanto attesa, la famosa GUELTA DI ARCHEI, il letto di un antico fiume che si snoda per una trentina di chilometri e termina in un anfiteatro naturale caratterizzato da muraglie rossastre che si restringono fino al luogo dove è presente uno dei punti d’acqua più importati della regione, dove i nomadi Gaeda e Bideyat portano le loro mandrie ad abbeverarsi. Al mattino presto è possibile ammirare lo spettacolo dell’abbeverata di centinaia di dromedari, che si ammassano lungo le pozze d’acqua. Ad Archei è possibile ammirare altresì una colonia di coccodrilli nilotici, ultimi sopravvissuti dell’antica fauna sahariana, fossili viventi che ci ricordano come questa regione aspra e arida fosse più di quattromila anni fa una rigogliosa savana. Questi rettili sono considerati dai nomadi Bideyat come sacri, e possono superare i 3 metri di lunghezza. Colazioni, pranzi e cene preparati dal nostro cuoco, pernottamenti al campo in tende igloo.
Giorni 8-9: Archei/Fada/Bichigara/Mourdi
Partenza attraverso le monumentali e misteriose conformazioni rocciose erose dal tempo dell’Ennedi, per raggiungere l’oasi di FADA, capitale della regione, preannunciata da resti di carri armati e lanciamissili, tristi souvenir del conflitto con la Libia degli anni ’80. L’oasi è caratterizzata da un bel palmeto e dalle case di terra e paglia, tipiche dell’architettura detta sudanese. Proseguimento per BICHIGARA, dove potremo ammirare le ultime pitture rupestri ed archi e picchi dalle forme evocatrici. A seguire ci muoveremo in direzione del pozzo di Way per il rifornimento di acqua e prenderemo la pista per la DEPRESSIONE DI MOURDI, zona battuta dal vento dell’harmattan e caratterizzata da dune barkane, dalla quale proviene gran parte del sale trasportato dalle carovane di dromedari. Colazioni, pranzi e cene preparati dal nostro cuoco, pernottamenti al campo in tende igloo.
Giorni 10-11: Mourdi/Teguedei/Laghi Ounianga
Partenza per le SALINE di DEMI, villaggio la cui economia è basata sul commercio del “sale rosso” trasportato al mercato di Ouaddai, e TEGUEDEI, palmeto abitato durante il guetna, la stagione della raccolta dei datteri. Proseguiremo il cammino verso la regione dei LAGHI OUNIANGA, patrimonio dell’umanità UNESCO, bacini d’acqua circondati da palmeti che affondano le radici in un terreno inzuppato da acque fossili, tutt’intono dune gialle e arancioni, falesie che vanno dal bianco al rosso. Specchi d’acqua blu, verde e rosso, dovuto alla salinità delle acque ed al plancton in esse presenti. Scopriremo il LAGO OUNIANGA SAKHER, uno dei punti di raduno delle numerose carovane che attraversano la regione, dove incontrare nomadi Bideyat e Ounia, ed il meraviglioso OUNIANGA KEBIR, con le sue limpide acque color blu metallico, circondato da palmeti e incastonato dalla muraglia di dune della depressione di Mourdi, che si gettano direttamente nelle sue acque. Colazioni, pranzi e cene preparati dal nostro cuoco, pernottamenti al campo in tende igloo.
Giorni 12-13-14: Ounianga/Faya/Erg Djourab/Moussoro
Lasciata la regione dei laghi ci dedichiamo al valico lento e progressivo dell’ERG di BEMBECHE, in direzione dell’OASI DI FAYA, lunga circa 70 km ed abitata da Toubou e Kamadja, che vive sul commercio di sale e datteri con le cittadine libiche di Cufra (Koufra) e Sebha. Qui faremo rifornimento di viveri, acqua, benzina ed avremo a disposizione qualche ora per riposarci e fare una doccia in albergo. Proseguimento in direzione di KOUBA, attraversando le dune dorate “barkane” a forma di mezzaluna dell’ERG DJOURAB, dove all’inizio degli anni 2.000 vennero ritrovati i resti di uno dei più antichi ominidi, il Sahelanthropus tchadensis risalente a circa 7 milioni di anni fa, che fu chiamato “Toumai”, che significa “speranza di vita” in lingua gorane, che candida di fatto il Ciad ad essere considerato come la “culla dell’umanità”. Proseguimento a Moussoro attraversando la savana costellata di piccoli villaggi rurali lungo l’antica via carovaniera che collega il sud con le saline del nord. Colazioni, pranzi e cene preparati dal nostro cuoco, pernottamenti al campo in tende igloo.
Giorno 15: Moussouro/Ndjamena
Partenza in direzione sud verso la capitale. Pranzo al campo ed arrivo a NDJAMENA, fondata nel 1.900 con il nome di Fort-Lamy e ribattezzata nel 1.973 dal primo presidente della Repubblica Francois Tombalbaye, “il luogo del riposo”. Camere in day use su richiesta. Cena libera e trasferimento in aeroporto, fine dei servizi.
Giorno 16: Ndjamena/Italia
Arrivo in mattinata all’aeroporto di destinazione.