Il viaggio consente una bella esplorazione di Druk Yul, il Paese del Drago: si visitano gli Dzong di Paro, Trashichhoe, Punakha e Semthoka, si sale al ‘Nido della Tigre’, luogo simbolo del Paese, e sono inclusi nel tour luoghi meno conosciuti e molto caratteristici, da Chorten Nyinpo all’eremo di Drakarpo e tanti altri. Punto focale del viaggio sono le celebrazioni allo Dzong di Punakha; durante questo Cham, che viene presenziato dal Je Khempo, abate del Bhutan, le musiche rituali e danze in maschera e costume sono eseguite impeccabilmente dai monaci del suo seguito e all’alba del giorno propizio viene issato il gigantesco Thongdrol sulla torre principale. Una parte delle spettacolari rappresentazioni sono riferite alle fasi iniziali della storia del Bhutan e ai conflitti coi tibetani, e vengono eseguite con i costumi di soldati e generali dell’epoca. Tutti gli spettatori sfoggiano gli abiti tradizionali più preziosi, condividendo le celebrazioni con partecipazione e godendo con serenità di un momento di gioiosa convivialità collettiva.
Esperienze di viaggio:
Cham, le danze rituali dei lama del Tibet
Bhutan, il grande festival di Punakha
Druk Yul, Paese del Drago
Dal 20.02.2015 al 02.03.2015
PROGRAMMA DEL VIAGGIO
1°g. Venerdì 20 febbraio, partenza in volo per il Nepal
Non ci sono collegamenti diretti dall’Italia per Katmandu e alcuni viaggiatori scelgono di transitare da Delhi in India; vi è un’ampia scelta di compagnie aeree e si può prenotare quella di maggior gradimento. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.
2°g. 21/2 Arrivo a Katmandu
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese e trasferimento all’Hotel Vajra. Nel pomeriggio chi lo desidera potrà unirsi ai compagni di viaggio e al capogruppo che sono già a Katmandu con il programma “Nepal, Shivaratri e Losar”: è prevista la visita di Patan, una delle tre antiche capitali della valle di Katmandu. La piazzetta centrale è un gioiello dell’architettura newari; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro e il Kumbeshwor, ed è molto stimolante anche il museo di scultura. Un aspetto interessantissimo di Patan sono anche le botteghe artigiane che producono le famose immagini sacre, che potranno essere visitate.
3°g. 22/2 Katmandu – Paro
Si utilizza la mattina per il centro storico di Katmandu, Durbar Square e dintorni, con i magnifici templi, l’antico palazzo reale, la galleria nazionale d’arte e il grande mercato di Indra Chowk. Il volo per Paro parte alle 15.30 con arrivo alle 16.45 (orari da confermare); la visuale della catena himalaiana a nord è stupefacente, si vedono ben 6 ‘ottomila’, tra cui l’Everest e il Kanchendzonga, e arrivando anche il Chomolhari, montagna sacra del Bhutan. Paro, l’unico punto d’ingresso aeroportuale del Bhutan, è un bel villaggio che ha conservato le proprie caratteristiche tradizionali; prima di recarsi in hotel si visita il Dungtse Chorten, costruito dal mitico Tamgtok Gyalpo, che all’interno rivela una potente atmosfera mistica e stupendi affreschi.
4°g. 23/2 Paro
Si visitano lo Dzong di Paro, reso celebre anche dal film giratovi da Bertolucci, e il museo posto presso la torre di Ta Dzong, situata sull’altura alle sue spalle. Con una breve passeggiata ci si reca quindi al bucolico villaggio di Drangchok, posto appena sopra Paro, dove si trova un antico tempio. Dopo pranzo si raggiunge il bel villaggio di Dzongdraka dove si trova un piccolo tempio e, lungo una ripida falesia, un panoramico eremo che la tradizione dice essere stato utilizzato da Guru Padmasambhava. Si completa la giornata andando a Yoeto Gompa, un antico tempio con statue e affreschi molto belli dove vivono alcuni giovani monaci; da qui con una breve passeggiata (20 min) si raggiunge l’eremo di Drakarpo, un altro dei mitici siti di meditazione di Guru Padmasambhava, attorniato da una serena comunità di anziani meditatori.
5°g. 24/2 Paro (esc. a Taktshang) – Thimpu
A nord di Paro si trova il monastero di Taktshang, il “nido della tigre” di Guru Rimpoce, sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso tra le rocce sopra la valle. Per facilitare la salita (c.a. 2 ore in tutto), con una modica spesa chi vuole può noleggiare un cavallo; sul percorso si giunge ad un rifugetto da cui si gode una vista stupenda, dove solitamente si consuma il pranzo. Per questa escursione si consiglia di portare con se dei vestiti caldi, giacca antivento e scarpe adatte a camminare su sentiero. Tornati a valle ci si reca a Kyuchu Lhakhang, uno dei monasteri più antichi del Bhutan, la cui fondazione è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), che contiene alcune preziosissime statue di Cenresi ed è uno dei 108 templi geomantici del Tibet. Si parte quindi per Thimpu, la capitale, che dista circa 65 km; un percorso che richiede quasi 2 ore: la velocità è sempre moderata per via delle curve e il limite ufficiale è comunque di 40 km/h - si ha così modo di gustare gli stupendi panorami. Ci si accomoda in un hotel del centro della cittadina, comodo anche per visitare i negozietti nei dintorni.
6°g. 25/2 Thimpu
Thimpu è il centro amministrativo del Bhutan e sta rapidamente crescendo, mantenendo però lo stile tradizionale nelle costruzioni. Si iniziano le visite da Pangri Zampa, un monastero posto un poco più a nord della città che fu la prima residenza dello Shabdrung quando giunse in Bhutan nel XVII secolo, ed è ora sede della scuola astrologica del Bhutan. Quindi Dechen Podrang, un magnifico palazzo che fu la sede del governo prima della costruzione di Trashichhoe ed è ora una scuola monastica; il grazioso convento femminile; il parco dei takins – che è stato scelto come animale simbolo del Bhutan; il tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, un luogo prezioso dove i bhutanesi vengono a chiedere i buoni auspici per i nuovi nati e spesso è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. Si conclude con la visita del grandioso Trashichhoe Dzong, visitabile dopo le ore 17.00, dove sono situate la sede del governo, la sala del trono del re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan.
7°g. 26/2 Thimpu – Punakha
Si sale di prima mattina al passo di Dochu, di 3166 mt, e si fa colazione al rifugio vicino al passo, dove in una foresta lussureggiante con una stupenda visuale dell’arco himalaiano si trovano migliaia di bandiere di preghiera colorate che circondano 108 Chorten (reliquiari); qui si trovano anche tanti piccoli tsa tsa contenenti le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta nella valle di Punakha, dove ci si reca con una passeggiata che transita per un bel villaggio al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima a una panoramica collina, a metà strada tra Punakha e Wangdue. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Drukpa Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Le coppie che non riescono ad avere figli e chiedono qui con fiducia questa grazia vengono quasi sempre esaudite ... pare anche gli stranieri! Dopo pranzo si effettua un’escursione col pulmino sui monti a ovest di Punakha, dove si trovano il tempio di Nabgang e le scuole monastiche di Talo e Nalanda, tra tipici e ben curati villaggi. Sistemazione in hotel.
8°g. 27/2 Punakha
Lo Dzong di Punakha è il più bello e storicamente importante del paese, meravigliosa sede invernale del Je Khempo, l’Abate del Bhutan, che vi risiede con i circa 1600 monaci che costituiscono il suo seguito nei sei mesi più freddi dell’anno, per il clima mite di questa valle: lo Dzong è situato a 1250 mt di quota, mentre Thimpu, dove è situata la sede estiva, è a 2300 mt. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra dalla qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, che era stato danneggiato da un’inondazione. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non si trovano facilmente rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. L’antica arte iconografica qui è … nel presente. Oggi nel cortile principale di fronte all’Utse (la torre) si svolgono le danze in maschera e costume; lo Dzong è affollato di persone che indossano gli abiti più belli di cui dispongono, un momento rituale ma molto festoso. Vi è forte attesa per la grande processione che si forma all’interno dello Dzong, aperta tra lo scoppio di petardi dai soldati, che sono poi seguiti con grande solennità dal corpo monastico, e arriva al fiume dove viene lanciata nelle acque una replica di un’importantissima reliquia – si evoca con questo lo stratagemma che portò alla chiusura di un conflitto coi tibetani. Al termine, si completa questa ricca giornata con la visita di Chorten Nyinpo, che dista circa 8 km dallo Dzong, un luogo bucolico posto a 1750 mt sui monti sopra la valle del Mo Chu. Il tempio fu costruito nel XIV secolo e contiene una statua di Maitreya; di fronte vi è un antico albero la cui leggendaria origine è legata a Drukpa Kunley: secondo la tradizione egli lanciò da dove meditava sui monti un ramo infuocato per scacciare i demoni, che si conficcò nel terreno e divenne questo venerato albero.
9°g. 28/2 Punakha – Thimpu
Allo Dzong oggi si svolge la cerimonia del Thongdrol, l’esposizione prima del sorgere del sole dall’alta torre dell’Utse di un gigantesco drappo con raffigurazioni sacre; è il momento più atteso dello Tsechu, i devoti si accalcano per poterlo toccare e riceverne la benedizione. Seguono pittoresche cerimonie rituali e danze in costume e maschere. Dopo pranzo si lascia la valle di Punakha risalendo al passo di Dochu, visitando nei pressi di Thimpu lo Dzong di Semtokha, recentemente restaurato, che fu il primo ad essere edificato dallo Shabdrung nel 1631. Si alloggia nel medesimo hotel utilizzato il 25/2.
10°g. 1/3 Thimpu – Katmandu e volo di rientro
Si raggiunge in circa un’ora e mezza l’aeroporto di Paro, dove il volo per Katmandu parte alle 11.45 con arrivo alle 12.40 (orari da confermare). A destinazione si avrà a disposizione un veicolo con autista fino al momento della partenza; in funzione del volo di rientro utilizzato Amitaba predisporrà gli eventuali servizi aggiuntivi richiesti.
11°g. Lunedì 2 marzo, arrivo a destinazione
Costo del viaggio: € 2250 - volo per Katmandu escluso
Da 2 a 3 partecipanti, extra di € 150; massimo, 12 partecipanti
(Il volo di andata e ritorno per Katmandu costa da € 750 a € 1200 in funzione della data di prenotazione e della compagnia utilizzata)
Il prezzo non comprende i voli intercontinentali; comprende l’iscrizione, tutti gli altri trasporti necessari inclusi i voli tra Katmandu e Paro, il pernottamento con colazione in Nepal e la pensione completa in Bhutan, gli ingressi ai siti indicati nel programma, la Polizza Assicurativa di viaggio, la presenza dell’accompagnatore italiano e delle guida locali che parlano la lingua italiana in Nepal e inglese in Bhutan, il visto e i permessi per l’ingresso in Bhutan. Per la camera singola il supplemento è € 380 (€310 per chi parte l’8/4). I dati del passaporto, che deve avere almeno sei mesi di validità al momento dell’ingresso nei paesi, devono essere forniti al momento dell’iscrizione per la richiesta dei permessi necessari per l’entrata in Bhutan. Il visto nepalese viene apposto all’arrivo e costa 25 $ (portare 1 foto tessera). L’invio di documenti tramite corriere costa € 25. Il prezzo del viaggio è riferito al cambio euro - dollaro del 25/9/’13: € 1 = $ 1,35.
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni di Partecipazione; la quota include una “Polizza di assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danni al bagaglio” fornita da Europ Assistance e una “Polizza viaggi rischio zero” fornita da Navale Assicurazioni.
Un cenno sui Cham del Bhutan
I Cham sono uno straordinario insieme di musiche sacre, danze in costume con maschere rituali, riti religiosi ed esorcistici, eseguite da monaci ed anche da laici nei Cham minori, il tutto immerso in un attento ma allegro e rilassato assiepamento di persone che esibiscono i migliori abiti tradizionali e godono di un atteso momento di gioiosa convivialità. Parteciparvi offre al visitatore che desidera accedere al cuore della realtà bhutanese un modo intelligente per avvicinarne lo scenario intimo legato alla spiritualità, alle tradizioni e alla storia. Nel Cham il confine percettivo imposto dalla mente razionale scompare e il fondersi di spirito, emozioni e pensiero genera le dimensioni di mondi sottili che nella cultura europea verrebbero relegati in una definizione di immaginario, ma che in Bhutan sono il vero perno di una profonda realtà percettiva. Ogni Cham ha delle caratteristiche diverse sia per il contenuto religioso delle rappresentazioni che per l’intreccio delle trame, che hanno spesso un riferimento agli eventi storici specifici del luogo in cui si svolge e ai diversi personaggi e maestri spirituali a cui ci si riferisce. E’ improprio e limitativo chiamare questi eventi "festival", perché quello che avviene è un insieme di funzioni religiose, trame teatrali mitiche ed evocazioni vicine allo spiritismo immerse in un contorno di folclore intenso.
Nota tecnica
In Bhutan a fine febbraio il clima è secco e le piogge sono rare. Si incontrano le temperature più basse a Paro e Thimpu, con una possibile minima notturna che può scendere fino a 2 - 3 gradi; la massima stagionale è a Punakha con 20. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini giapponesi. Gli alberghi sono puliti, le stanze sono dotate di bagno, lenzuola e acqua calda. Il cibo è valido, tra l’indiano e l’internazionale con anche qualche pietanza locale e cinese; tutti gli amici italiani che hanno viaggiato in Bhutan con noi non hanno perso un etto….